“Basilicata in Vigna” è il titolo del volume edito e scritto da Andrea Zanfi a cura dell’Enoteca regionale lucana, presentato oggi al Vinitaly di Verona nel padiglione della Basilicata.
Affascinato dalla bellezza, ma soprattutto dalla sua cultura millenaria, l’autore ha raccontato la Basilicata partendo da suoi vini, tutti, pur riconoscendo all’Aglianico il podio tra i cinque rossi italiani.
Un viaggio attorno ai vini dove non c’è una meta, che non si prefigge lo scopo di valorizzare le aziende ma un’area, uno smeraldo verde, dove il vino possiede l’eleganza che merita.
Dopo gli interventi del presidente dell’Ais, di alcuni produttori vitivinicoli lucani, del giornalista Gambero Rosso Marco Sabellico, sono arrivati i saluti del consigliere Carmine Castelgrande che ha rivolto un forte apprezzamento per l’opera. “Un lavoro, uno strumento importante- ha detto- frutto di in una rete tra le istituzioni”.
L’assessore regionale alle Politiche Agricole Luca Braia, ha concluso i lavori sottolineando le forti contraddizioni della Basilicata, che incrocia lo stupore dell’uomo solo negli ultimi anni, pur avendo radici antichissime. Un patrimonio per l’umanità da salvaguardare come il Vulture, che dovrebbe essere conosciuto da tutti.” Per questo – ha sottolineato ancora Braia – c’è bisogno di persone con l’arte del racconto e di recuperare il tempo perduto. Il vino della Basilicata premiato con diversi riconoscimenti, rappresenta appena lo O, 2 per cento della produzione nazionale. Possiamo fare ancora meglio. Il nostro merito è quello di aver saputo negli anni valorizzare il prodotto con la ristrutturazione del 40 per cento dei vitigni. Una presa di coscienza che è diventata valore nel tempo e che deve proseguire con un’attenta comunicazione della qualità del nostro vino oltre che della nostra regione come sistema, per incrociare le prossime sfide”.