Presentato nel pomeriggio nel Palazzo Bernardini a Matera il libro “La prima immagine di lei” dell’autrice materana Caterina Ambrosecchia.
Hanno conversato con l’autrice lo psicoterapeuta Pietro Caforio e Carla Palone per Editore Gelsorosso.
Sinossi del libro
Il rumore di passi affrettati riempie le strade umide e mute di Bologna. Una donna, sola nel chiarore dell’alba, percorre via San Vitale. Le braccia esili ma forti come radici cullano una bambina. La donna ora è ferma, gli occhi umidi fissano spenti il portale della basilica di San Petronio, dove è diretta. Un ultimo bacio sulla piccola fronte, un’ultima visione di quel volto candido, poi si guarda intorno e guardinga si disperde tra le strade porticate della città. Così ha inizio la vita di Maddalena Di Dio. La bambina cresce in istituto tormentata da quell’antico rifiuto che in lei ha scavato solchi profondi che la imprigionano. Ormai adulta, l’incontro casuale con Pietro le regala un’inaspettata gravidanza che decide di portare a termine da sola con l’illusione che sia quell’occasione di libertà in grado di trasformarla in ciò che non è mai stata. Il suo passato, però, entra in collisione con il presente. La nascita di Marta, infatti, acuisce tutte le paure, le manie e le ossessioni di Maddalena. Niente può salvarla dalle proprie dipendenze e dal senso di inadeguatezza, nemmeno la presenza di Niccolò che irrompe nella sua vita. La fuga di Marta fa da spartiacque alla narrazione. Ora è Marta a dar voce ai suoi ricordi e all’attualità della sua vita, regalando alla storia un finale profondo, denso e inaspettato.
La fotogallery della presentazione del libro (foto www.SassiLive.it)