Domenica 15 dicembre 2019 alle ore 16,30 in occasione del 66° anniversario della morte dell’intellettuale originario di Tricarico, scomparso proprio in quella data a Portici nel 1953, il Museo MuLabo di Brienza ospiterà la presentazione del libro “Rocco Scotellaro – Tutte le opere”, in prima assoluta per la Basilicata e in collaborazione con Mondadori Editore. Il volume, curato da Franco Vitelli, Giulia Dell’Aquila e Sebastiano Martelli, è stato pubblicato di recente nella collana degli Oscar Moderni Baobab e raccoglie l’opera completa dello scrittore e poeta lucano.
All’incontro (a ingresso libero e organizzato nella suggestiva cornice del Complesso di Santa Maria degli Angeli di Brienza), coordinato da Palmarosa Fuccella, curatrice del museo e presidente dell’Associazione Basilicata Culture, parteciperanno lo stesso Franco Vitelli e Maria Teresa Imbriani, docente del Dipartimento di Scienze Umane dell’Università degli Studi della Basilicata. Le sonorizzazioni di alcuni brani poetici di Rocco Scotellaro saranno realizzate dalla Compagnia Teatrale “Gli Amattori” di Brienza mentre le musiche sono state curate da Davide Guglielmi. Inoltre a tutti i partecipanti sarà offerta la visita gratuita al MuLabo e alla Chiesa di Santa Maria degli Angeli, affrescata dal Pietrafesa nel Seicento; contemporaneamente si potrà visitare la mostra “Paese lucano 1965 – Fotografie di Mimmo Castellano” che resterà aperta fino al 12 gennaio 2020.
In una nota alla prefazione scritta per la raccolta di componimenti di Rocco Scotellaro, già Carlo Levi ricordava come “nelle sue carte abbiamo trovato un gran numero di altre poesie, di frammenti, di varianti: ci proponiamo di pubblicare al più presto la raccolta completa della sua opera poetica”. E dopo la pubblicazione nel 2004 di un Oscar Mondadori che comprendeva il suo corpus poetico completo, il volume di 800 pagine che sarà presentato questa domenica rappresenta l’omaggio più esaustivo al poeta di Tricarico, raccogliendo non solo le sue opere in versi ma pure quelle in prosa. “L’eredità di Scotellaro -scrive proprio Franco Vitelli- rimane un bene da preservare a ogni costo (…) La sua figura non è patrimonio esclusivo del Mezzogiorno, ma guarda al Sud e al Nord, al mondo oltreconfine, dovunque si abbia a cuore le sorti delle umane genti”.
Definito “intellettuale di nuovo tipo” da Italo Calvino, Rocco Scotellaro “in modo forse più completo d’ogni altro s’era avvicinato all’ideale d’uomo che la gioventù della Resistenza conteneva potenzialmente in sé”, perché “impegnato sul fronte più avanzato della lotta sociale e sul piano più qualificato della cultura letteraria nazionale”. Una profonda contraddizione sentimentale, che rispecchia anche quella della società, solca la poesia di Scotellaro e diventa motivo ricorrente dell’intera opera oltre che motore della sua attività: il contrasto tra infanzia e maturità, rassegnazione e insofferenza, paese e città, mondo contadino e modernità, amore e disamore. I suoi interessi spaziano dall’economia alla cultura popolare, all’organizzazione sindacale; la scrittura si muove tra poesia, narrativa, inchiesta antropologica, giornalismo e cinema.
E con apporto di inediti significativi, il volume pubblicato negli Oscar Mondadori dà conto di tutte le facce di un’opera intensa e poliedrica, che alla metà degli anni Cinquanta fu banco di prova della discussione -politica, oltre che letteraria- sulla “questione meridionale”. E anche nel rilievo dato dal poeta “delle Lucanie del mondo” al valore dell’armonia tra uomo e natura insito nella civiltà contadina risulta evidente la dirompente attualità del suo messaggio.