Mercoledì 5 marzo 2025 alle ore 18,30 nella Biblioteca Provinciale “Stigliani” a Matera è in programma la presentazione del libro “Storia d’amore e macchine da scrivere” di Giuseppe Lupo (Edizioni Marsilio). Dialogano con l’autore Paola Saraceno e Raffaello de Ruggieri (Ed. Marsilio).
Giuseppe Lupo è uno dei talenti lucani che, andato a Milano per studiare all’università, ha trovato l’ambiente ideale per esprimere la densità valoriale della propria terra. Non fu un caso che la sua tesi di laurea investì la personalità poliedrica di Leonardo Sinisgalli.
Ora Giuseppe Lupo, collaboratore alle pagine culturali del “Sole24Ore,” insegna letteratura italiana contemporanea presso l’Università Cattolica di Milano e Brescia e rappresenta uno dei più autorevoli studiosi europei di letteratura industriale.
La sua ricerca è stata segnata dalla personalità universale di Adriano Olivetti, personaggio poliedrico che ha precorso i tempi soprattutto per quanto attiene alla funzione e alla missione dell’impresa come dimensione eminentemente sociale, al ruolo del lavoro, al rapporto tra imprese e territorio a quello tra cultura industriale e cultura creativa.
Anche l’opera in presentazione è impastata dalla presenza emblematica di Adriano Olivetti perché il racconto, scandito da vicende quotidiane, vive la presenza dominante di una macchina da scrivere, la storica “Lettera 22”, prodotta da Olivetti e divenuta, negli anni ’50, la compagna fedele di scrittori e di pensatori.
Il libro presentato accompagna il lettore in frizzanti vicende quotidiane, declinate in sottili e curiosi legami, tenuti insieme dal battito illuminante della tastiera del nobile prodotto olivettiano, la “Lettera 22”, oggi ospite autorevole nel MoMa di New York.
Ma la presenza di Giuseppe Lupo si colora di una fertile alleanza materana per la messa a punto del progetto di biblioteca aziendale da ubicare nella ormai realizzanda “fabbrica giardino” di La Martella, inserita nella progettata piattaforma produttiva della Zes della Cultura di Matera. Come è noto la biblioteca di fabbrica olivettiana rappresentò la cultura che irrompe nei luoghi del lavoro, un nuovo modello di biblioteca inteso come spazio di un tempo riconquistato, da dedicare alla lettura, alla curiosità, alla immaginazione. Uno spazio di incontro e di confronto. Uno spazio di tempo umano.
La manifestazione è promossa da “Me-We”, impresa sociale di comunità, e dalla Fondazione Zétema di Matera, in collaborazione con la Biblioteca “T. Stigliani” e la libreria Mondadori di Matera.