Rai Libri, la nuova casa editrice della Rai, ha scelto Matera ed in particolare la suggestiva Casa Cava negli antichi rioni Sassi per la due giorni del convegno “Ieri, oggi e domani. Presente e futuro del libro in Italia tra rivoluzione tecnologica e nuovi linguaggi della comunicazione”.
Il potenziale cross mediale del libro e le nuove modalità narrative nel suo rapporto con la tv, quanto si legge oggi in Italia, quali sono i settori più in crescita nel mercato del libro, qual è il profilo del lettore e come avvicinare le giovani generazioni ai nuovi prodotti editoriali: questi alcuni dei temi discussi nella due giorni di Matera.
Le nuove dinamiche del mercato editoriale sono approfondite in mattinata all’interno di un panale tecnico che coinvolge l’Associazione italiana editori, che ha fatto il punto sul mercato partendo dal Rapporto sullo stato del libro 2018, ed esponenti delle principali realtà editoriali intervistati da un parterre di giornalisti con il coordinamento del giornalista Rai Franco Di Mare. Nel pomeriggio per ul catalogo di Rai Libri la giornalista Alessandra Comazzi dialoga con il giornalista Salvo Sottile, autore di “Notte fonda” e Massimiliano Ossini, autore di “Kalipè” mentre nel pomeriggio di sabato 29 giugno Andrea Delogu presenterà il libro “Dove finiscono le parole” e Bianca Guaccero il liboro “Il tuo cuore è come il mare”.
Il convegno “Ieri, oggi e domani – presente e futuro del libro in Italia tra rivoluzione tecnologica e nuovi linguaggi della comunicazione”, introdotto e coordinato dal giornalista Franco De Mare, ha fatto registrare gli interventi del Direttore Editoriale di Rai Libri Flavio Mucciante, del sindaco di Matera Raffaello De Ruggieri, del Presidente della Regione Basilicata Vito Bardi e del Presidente dell’AIE Riccardo Franco Levi. A seguire si è svolta una tavola rotonda sul tema “Lo stato dell’editoria in Italia, il profilo dei lettori, i canali di vendita e il nuovo universo digitale”. Le dinamiche del mercato del libro, Il libro e il suo potenziale cross mediale”, sono stati i temi affrontati dai relatori coinvolti: Alessandro Ravani, responsabile vendite Italia Rai Com, Francesco Anzelmo, Direttore Editoriale Mondadori Libri, Paolo Zaninoni, Direttore Editoriale Garzanti, Paolo Ambrosini, Presidente Associazione Librai Italiani, Riccardo Cavallero, Cofondatore SEM, Alessandro Bompieri, Amministratore Delegato RCS Libri. Conclusioni affidate al Sottosegretario del Mibac, Lucia Borgonzoni. La prima giornata di Rai Libri a Matera si conclude nel pomeriggio con le presentazioni dei libri di Salvo Sottile e Massimiliano Ossini.
Di seguito le interviste rilasciate a margine degli incontri a Casa Cava
Flavio Mucciante, direttore di Rai Libri: “La scelta di Matera capitale europea della cultura ha un grande valore simbolico. Siamo partiti da due elementi di fondo, il primo è che aumenta il consumo di cultura sui device mobili, il 66% di persone nel mondo si informa sugli smartphone, in Italia il 52% la mattina accede alle news dalle app di messaggistica o dai social e a questo non corrisponde un consumo di cultura per quanto riguarda il libro in Italia. Quindi sostanzialmente da un lato l’e-book non vince sulla carta, che resiste all’attacco del digitale, dall’altro c’è in Italia un’altissima percentuale di persone che considera il libro un oggetto misterioso, quasi ostile. Situazioni quasi paradossali in quest’epoca e questi due giorni li abbiamo organizzati per sensibilizzare sulla lettura e capire quali possono essere le politiche di sostegno per il libro. L’intenzioe di Rai Libri, visto il successo di questa iniziativa, è quella di organizzare ogni anno una o due giornate per riflettere su questi temi e Matera è una location ideale”.
Franco Di Mare, giornalista RAI: “Noi siamo un Paese che potrebbe non dico vivere ma prosperare e invece scoprire come ha detto Riccardo Franco Levi., che presiede l’associazione degli editori italiani, l’Italia è un paese ignorante. Siamo fanalini di coda nella lettura dei libri e nell’apprendimento, che è una cosa che fa a cazzotti con la nostra vocazione, siamo patrimonio di cultura del pianeta, i nostri ricercatori sono tra i primi del mondo, tra i più apprezzati, abbiamo una qualità di scrittori elevatissima, Elena Ferrante è letta in tutta il pianeta ma abbiamo scarsissimi lettori. C’è da fare un salto di qualità, promuovere cultura diventa anche promozione dei territori ed economia locale e nazionale. Matera dimostra esattamente questo: che si può rinascere partendo dalle proprie ceneri, come l’Araba Fenice. Dobbiamo attingere al nostro patrimonio di cultura”.
Ricardo Franco Levi, presidente associazione italiana editori (AIE): “Essere qui oggi a Matera capitale europea della cultura allarga il cuore e quindi è un privilegio e una gioia essere qui ed è importante essere qui per parlare di libri perchè i libri sono la base della conoscenza e della crescita personale, sociale, democratica, economica di un Paese. Chi legge si appassiona a storie che ritrova nel cinema, nel teatro, va di più ai musei, dal libro parte un mondo di conoscenze e di sapere, purtroppo l’Italia è un paese che in termini di lettura, di italiani che leggono e che sanno comprendere con agilità un testo scritto è in coda a tutte le classifiche europee, il che vuol dire che la lettura, il libro, l’istruzione, il sapere e la conoscenza sono e costituiscono un’emergenza nazionale. Abbiamo bisogno di portare il tema del sapere al centro dell’agenda politica del Paese”.
Lucia Borgonzoni, Sottosegretario del Mibac: “Noi stiamo lavorando su una legge che riguarda la lettura ma abbiamo già fatto tantissimi interventi che passano dalla presenza dell’Italia in fiere internazionali importantissime come quelle di Francoforte e Parigi dove non eravamo presenti rispettivamente da 30 e da 20 anni come ospiti d’onore e poi c’è la questione della lettura per i bambini da 0-6 anni, di quelli in età scolare e interventi sulla scontistica che non riguarda ovviamente i libri di scuola. Dobbiamo intervenire per fermare il fatto che le scuole fanno cambiare i libri ogni anno quando cambia solo la copertina e il testo rimane uguale perchè i costi sono insostenibili per le famiglie e poi c’è la questione della scontistica. La legge è nata per non far chiudere le librerie perchè il 7% delle librerie chiude ogni anno, in Italia ci sono 13 milioni di persone che non hanno una libreria “sotto casa” e quindi le persone non possono accedere con facilità ai posti dove acquistare libri. Negli altri Stati come la Germania lo sconto è vietato, in Francia e Spagna è al 5%. Ci siamo resi conto che dietro c’è un marketing che fa gonfiare il prezzo di copertina di un libro per poi dare lo sconto e attirare così chi va ad acquistare. Cosa che succede ovunque, anche per altri prodotti. Ma guarda caso negli stati dove non c’è la scontistica il prezzo di copertina. In Lazio ed Emilia Romagna abbiamo attivato “La lettura ad alta voce”, l’iniziativa “Le città che leggono”, sperimentate con successo anche all’estero perchè riescono a coinvolgere tante persone”.
Come tutelare le biblioteche pubbliche, penalizzate da una riforma Delrio che ha tolto risorse alle Province? “Dobbiamo intervenire per farle diventare dei luoghi dove la gente abbia voglia di andare. Noi abbiamo i musei dove i ragazzi non vanno ma non è una questione di costo perchè all’estero i musei sono pieni di ragazzi. Noi abbiamo il visto di non farli diventare luoghi di più eventi. Serve qualcosa che attira. Le serie tv portano a comprare il libro. Questo deve essere il volano per portare queste persone ad altri tipi di lettura. La riflessione di questo incontro deve essere questa: cosa possiamo fare tutti assieme perchè ci sono degli strumenti per far avvicinare le persone alla lettura. Ma la gente non è che non legge, magari legge su internet oppure cose che non sono verosimili. Come mai non leggono il libro è la domanda che ci dobbiamo fare perchè non è vero che le persone sono ignoranti. Ritengo che sia sbagliato pensare di avvicinare le persone dicendo che sono ignoranti ma capire come mai noi non riusciamo ad arrivare con certi prodotti o in un certo modo a parlare con le persone. Questo lo deve fare insieme il sistema. La politica deve mettere risorse ma anche regole per rendere tutto più semplice, poi però ci vuole l’editoria, ci vogliono gli autori, noi abbiamo la grande fortuna che i libri vengono cercati da tutto il mondo proprio per fare delle serie televisive e dei soggetti”.
Michele Capolupo
La fotogallery del convegno di Rai Libri (foto www.SassiLive.it)