Il 24 settembre, grazie alla collaborazione con il Women’s Fiction Festival, nell’ambito del Progetto STEMLab, presso l’IC Minozzi Festa di Matera, le classi seconde della secondaria di primo grado, in piccoli gruppi e nel pieno rispetto delle regole di prevenzione del contagio da covid-19, hanno incontrato Andrea Minoglio e Laura Fanelli, autori del volume illustrato “Scopriamo i cambiamenti climatici”.
L’iniziativa rientra nel Piano estate 2021 del Ptof e utilizza la didattica STEAM (Science, Technology, Engeneering, Art, Mathematics) per sviluppare la conoscenza e le competenze dei ragazzi facendo leva sulla motivazione e la partecipazione attiva.
Con le parole “cambiamenti climatici”, ci si riferisce a modelli meteorologici che interessano la Terra a lungo termine, come la temperatura, i livelli del mare e le precipitazioni. Il clima terrestre è cambiato notevolmente e molte volte dalla formazione del pianeta 4,5 miliardi di anni fa ad oggi. C’è stato un lento alternarsi di periodi caldi ed ere glaciali, periodi che sono sempre durati decine di migliaia o milioni di anni. Ma negli ultimi 150 anni, che coincidono con l’era industriale, le temperature sono aumentate più velocemente che in qualsiasi altra epoca.
La comunità scientifica è ormai unanime nell’indicare le attività umane quali responsabili della crisi climatica, in particolare a causa dell’aumento dei gas serra immessi nell’atmosfera.Questi cambiamenti rendono sempre più frequenti fenomeni di inondazioni, siccità, dissesto idrogeologico, diffusione di malattie, crisi dei sistemi agricoli, crisi idrica e estinzione di specie animali e vegetali.
Purtroppo i cambiamenti climatici non sono reversibili, ma tutti noi possiamo attenuarne gli effetti e adattarci alle loro conseguenze. Le azioni di mitigazione mirano a ridurre il quantitativo di emissioni rilasciate nell’atmosfera, ad esempio attraverso lo sviluppo di energie pulite e l’aumento delle aree forestali. Sono necessari cambiamenti drastici in settori chiave quali i trasporti, l’energia, l’industria, l’edilizia abitativa, la gestione dei rifiuti e l’agricoltura. Adattarsi ai cambiamenti climatici vuol dire prepararsi ai suoi effetti e rendere la nostra società più resiliente. Ciò può significare, ad esempio, utilizzare in modo più efficiente le scarse risorse idriche, adattare le pratiche agricole e forestali e garantire che gli edifici e le infrastrutture siano in grado di resistere alle future condizioni climatiche e agli eventi meteorologici estremi.