È fresco di stampa il nuovo romanzo di Dino Lacanfora “Nostra Signora della Santa Morte” pubblicato dalla casa editrice lucana Edigrafema.
La storia si muove intorno a una rapina a mano armata compiuta da Carlito Esquelito al Banco di Santa Fedra del Pesos, in un piccolo villaggio messicano chiamato Toro Bravo, e alla fuga a bordo di un maggiolino rubato in una calda giornata di agosto.
La notizia si diffonde nella sala da barba di Mister Razor, passando di bocca in bocca. Intanto Carlito smarrisce il bottino e corre come un folle per le strade alla guida della Volswagen Vocho color giallo banana nel tentativo di ritrovarlo. L’idea della rapina gli era venuta perché voleva conquistare la sua amata Amanda per poi fuggire con lei su un’isola deserta. La ricerca della refurtiva diventa una vera e propria avventura, una sorta di bibbia del pulp, tra sniffate di coca e musica ska punk sovietica sparata a tutto volume. L’evento entra in qualche modo nelle vite dei trentuno protagonisti, cui Lacanfora dedica un capitolo ciascuno che può esser letto anche come racconto a sé stante, dove l’assurdo fa da contraltare a un crudo iperrealismo, raccontato con grande ironia.
Gli abitanti del villaggio sono tutti un po’ fuori di testa, dannati e con uno scheletro nell’armadio, per cui la cittadina si configura come un originalissimo purgatorio, dove non mancano momenti di riflessione e flussi di coscienza, in particolar modo quando, a ritroso, si ripercorre l’assurda e disagiata infanzia del protagonista. Man mano che la storia procede, diventa sempre più chiaro che Toro Bravo è un posto dove non esiste innocenza possibile, e dove è sempre in agguato, pronto a esplodere, il male.
In copertina Nostra Signora della Santa Morte, opera in argilla di Pamela Ranya Art, e Sistema degli Spiriti di Galeno di Silvio Giordano, illustrazione interna Carlito Esquelito di Riccardo Puntillo.
Dino Lacanfora (Bernalda, 1976). Nella sua eclettica carriera ha fatto il cantante in un gruppo rock, lavorato come compositore, videomaker, sceneggiatore e producer. È autore di altri cinque romanzi: Gino Bino Brillo (Arduino Sacco Editore, 2008), Le filastorpie (Lampi di stampa, 2009), Frankenstein Revolver (Lampi di stampa, 2010), La fata in calzamaglia (Lampi di stampa, 2011), Sex & Petrol & Rock’n’Roll (Augh!, 2017).