“Fatti di quotidiana follia” (Giunti Editori) è l’ultimo libro della professoressa Liliana Dell’Osso, nata a Bernalda, che dirige la clinica psichiatrica dell’Università di Pisa ed è l’unica lucana presente nella banca dati online con i profili di cento esperte nelle aree scientifiche, secondo il progetto “100 donne contro gli stereotipi”. Un libro che non si limita a studiare i grandi fatti di cronaca tentando di far luce anche su quelle vicende che quotidianamente accadono e colpiscono le persone pur senza fare rumore.
“La quotidiana follia – sostiene la professoressa insignita questa estate a Metaponto del Premio Pitagora – non è uno strappo nell’ordine della natura, ma emerge in continuità con le vicende della vita; tuona a lungo nella mente prima del temporale. Se si ascolta con attenzione, si può avvertire precocemente un rumore lontano: una lunga ombra di predittori, prodromi, segni subclinici, precede, talora di decenni, il fatto. E dietro l’anomalia si scopre un fenomeno con regole specifiche. L’ordine prevale, persino sulla follia. Basta saperlo riconoscere.”
Dietro al “mostro della porta accanto” e dentro il “raptus dell’uomo perbene” c’è dunque dell’altro e più profondo. La “quotidiana follia” – è la tesi sostenuta dalla Dell’Osso – non è uno strappo nell’ordine della natura, ma emerge in continuità con le vicende della vita; tuona a lungo nella mente prima del temporale. Dietro l’anomalia si scopre un fenomeno con regole specifiche. L’ordine prevale, persino sulla follia. Basta saperlo riconoscere. L’elenco di queste può essere lungo e vario, passando dai crimini o gli abusi derivati dalla violenza di genere ai soprusi del bullismo (non solo in ambito scolastico), dall’invisibile fenomeno dell’anoressia ai pericoli delle dipendenze tecnologiche e molto ancora. E dietro al mosaico complesso di vicende apparentemente bizzarre ed eterogenee, il lettore dell’ultimo libro della Dell’Osso può imparare a riconoscere le cause psicologiche e psicopatologiche soggiacenti all’evento.
Il libro sarà presentato-discusso a Bari il 12 dicembre a Bari (Grand Hotel Oriente – corso Cavour, 32 – ore 15,45). La presentazione – che ha il patrocinio dell’Ordine dei Medici di Bari , coordinata dalla giornalista Patrizia Della Valle – sarà preceduta da un incontro “Rabbia, aggressività, violenza” con l’autrice che terrà un intervento sul tema “Autoaggressività nei disturbi mentali”; intervengono il prof. Alessandro Meluzzi, psichiatra, opinionista televisivo (“Società multietnica, identità, integrazione e conflittualità”), il neurologo prof. Vito Coviello (“La rabbia che è in me”).
Scusate, non vorrei sollevare polemiche ma essere costruttivo. Se un fenomeno qualsiasi (terremoto, alluvioni, violenza donne, violenze domestiche, …) ha valenza sociale e caratteristiche preventive salvavita, io mi aspetto che tutti abbiano una informazione gratuita accessibile sui segnali premonitori da osservare, sui comportamenti da adottare, su chi allertare e come, ossia indicazioni procedurali suggerite, prodotte e validate da un team di esperti attraverso un processo sistematico e scientifico nonchè regolarmente aggiornate, attività di informazione, anche congressuale, gratuita, interventi a scuola anch’essi gratuiti e così via. Qualsiasi forma che si discosta da quanto sopra, dal buon senso e dalla gratuità, mi spiace, se davvero tocca fenomeni sociali importanti, per me è inspiegabile, anomalo e assurdo.
Se vuoi l informazione gratuita va su internet e studia, più che polemica, purtroppo l’imboccatura ha un costo