È da poco disponibile il volume “Introduzione all’utilizzo dei droni in archeologia” (Arbor Sapientiae Editore), il primo manuale dedicato all’impiego dei droni in ambito archeologico, scritto dall’archeologo lucano Antonio Pecci.
Lo scopo del libroè quello di avviare il lettore all’impiego del drone in archeologia, di fornire nozioni pratiche e teoriche sugli UAS (Unmanned Aerial System), sull’acquisizione di foto aeree e video.Tra i vari temi trattati sono approfonditi tutti quegli argomenti utili alla formazione dell’archeologo come pilota di drone e ampio spazio è dedicato al rilievo fotogrammetrico. Parte del volume è stata,infine, riservata ad alcuni casi di studio esemplificativi.
Il libro è ordinabile in tutte le librerie, sul sito dell’editore (dove è disponibile uno sconto del 30% per gli archeologi e gli operatori del settore) e negli storeonline.
Al giorno d’oggi si contano centinaia di articoli sul tema dei droni in ambito archeologico (casi di studio, esempi di best practice, approcci metodologici); contestualmente si registra lagravosa assenza di un manuale di riferimento che possa fungere da guida all’archeologo che si approccia, in primis, al volo,e, successivamente, al rilievo di un territorio o di un sito archeologico. Accade spesso che lo studente, il ricercatore, il libero professionista che si avvicinaal mondo degli Aeromobili a Pilotaggio Remoto (APR) sia costretto a reperire informazioni e metodi di apprendimento da paper, video su YouTube ogruppi Facebook. Pertanto, l’obiettivo di questo libro è quello di introdurre illettore all’utilizzo dei droni in archeologia, di fornire nozioni pratiche e teorichesugli APR, sull’acquisizione di foto aeree, video e sul rilievo tridimensionale.Vari sono i temi trattati, e approfonditi tutti quegli argomenti utili alla formazione dell’archeologo come pilota. Ampio spazio è dedicato al rilievo fotogrammetrico da drone, uno dei più discussi argomenti, da almeno dieci anni, in svariati campi di utilizzo (geologia, architettura, archeologia, etc.). Parte del volume è stata,infine, riservata ad alcuni casi di studio esemplificativi ripartiti per “categorie”.
Biografia Autore
Antonio Pecci è dottore di ricerca in archeologia presso l’Università degli Studi della Basilicata e archeologo specializzato. È responsabile e coordinatore dellemissioni archeologiche dell’Unibas-Disu presso Anzi (Potenza,Italia) (“Ritorno ad Anxia”)dal 2014, e Ferrandina (Matera,Italia) (“FArch – Ferrandina Archeologica”)dal 2018. Per diversianni ha lavorato e collaborato con il Consiglio Nazionale delleRicerche di Potenza a numerosi progetti di studio, prendendo parte a missioni internazionali in Perù (Pachacamac, Nasca,Cusco), Colombia (Cartagena delas Indias), Argentina (Iguazu)e Italia (Pompei, Roma, Pugliae Basilicata). Autore di numerosi articoli scientifici, ha partecipatocome relatore a diversiconvegni di studi e come docentea master e school dedicate altema dell’utilizzo dei droni e dellenuove tecnologie applicate aibeni culturali. I suoi principali interessi di ricerca riguardano il remote sensing, l’archeologia aerea e l’utilizzo dei droni in archeologia, la topografia antica,l’archeologia del paesaggio edella Basilicata e i temi della valorizzazionee della comunicazione del patrimonio culturale.