E’ disponibile nelle librerie il volume “Neve nera e altre storie” del professore e autore materano Nicola Rizzi con disegni e dipinti dell’artista materano Giuseppe Mitarotonda, Bmg edizioni.
Di seguito la recensione del volume.
Con una scrittura sincera e immediata l’autore ci racconta la sua amatissima città, Matera, e ce la fa amare. L’attraversa tutta, dai Sassi al Piano, la rincorre nello straordinario percorso degli ultimi cento anni, ripescando dal mondo mitico dell’Infanzia, e dalla Storia, immagini, odori, sapori, e singolari pezzi di umanità.
Accanto a improbabili, incantevoli personaggi affiorati dalla narrazione simbolica della tradizione, uomini e donne reali. Carlone rincorre nei vicoli dei Sassi una inquietante palla di fuoco; Benito dalla Svizzera ritorna nel suo paese per cercar moglie e incontra ‘un’anima del Purgatorio’; il Professore raccoglie, disegna e tramanda i timbri del pane; il Fornaio custodisce la sua arte fino alla morte.
E poi c’è Filomena, illustre medica cresciuta in un ‘vicinato’; caparbia rimane avvinghiata alle sue origini, mentre diventa orgogliosa testimone della evoluzione della sua città.
Questi e altri i protagonisti delle storie raccolte nel libro: hanno tutti la stessa ingenua e vera umanità, un morboso amore per la propria terra, la dolente nostalgia per un mondo che sentono tragicamente perdersi, sopraffatto dalla cultura del profitto, troppe volte mascherata da progresso.
Tuttavia il racconto non è mai sterile celebrazione: i ricordi travalicano i confini biografici, si stratificano nella memoria collettiva, concorrono ad alimentare l’identità di una città e di una comunità, nell’ardua impresa di comporre la tutela del passato e la produzione di nuova cultura.
In copertina e tra le pagine del libro una piacevole preziosa sorpresa: i disegni e i dipinti dell’artista materano Giuseppe Mitarotonda, suggestivo interprete del racconto.