ll lucano Ercole Lauletta, nato a Carbone e vissuto a Castelsaraceno, all’età di 10 anni si è trasferito a Potenza e dall’età di 20 anni si è trasferito a Roma per motivi di studio: Nella capitale ha quindi svolto la professione di nutrizionista. In collaborazione con Vincenzo Capodiferro l’autore lucano ha pubblicato il libro “Vincere l’afasia” con l’obiettivo di far conoscere la sua esperienza con questa patologia.
Questo libro offre al lettore un percorso esistenziale derivante dalla sua esperienza vissuta, con l’intento di richiamare l’attenzione su un tema forse a molti sconosciuto del dramma dell’Afasia, ricordo che ogni anno solo in Italia circa 80.000 persone (in Basilicata almeno 1.500) dopo eventi legati a ictus, trombosi cerebrovascolari, incidenti stradali ecc.e a seguito di interventi molto invasivi al cervello e dopo lunghi periodi di coma, chi sopravvive la maggioranza viene colpito da Afasia, ossia non riuscire più a parlare.
Durante il su lungo percorso di riabilitazione ha conosciuto molti afasici e tra queste anche volti noti al grande pubblico come: Lamberto Sposini, Gianni Bella, Francesco Nuti, Bruno Arena ma purtroppo anche molti afasici sempre più abbandonati a loro stessi, soggetti spesso a depressioni e con molti casi di suicidio.
Vincere l’afasia è una sfida prima di tutto con se stessi e raccontando la sua esperienza di afasico ho voluto diffondere un messaggio positivo ed incoraggiante, ma con l’obiettivo principale di sensibilizzare tutti sul forte tema dell’Afasia.
Di seguito i particolari del libro “Vincere l’afasia” di Ercole Lauletta
La storia di Lauletta Ercole è veramente un unicum di vita e speranza. Ercole è nato a Carbone, un remoto borgo dell’entroterra lucano. Nella giovinezza è vissuto, insieme alla famiglia, a Potenza. Dopo aver fatto il militare, a 20 anni, giustamente il padre, lo invia, insieme agli altri figli, a Roma per farli studiare. Ercole si mette a lavorare presso la Sarma-Allergene, vicino Tivoli. Al buon papà dice sempre: – Gli studi vanno bene! Invece lavora e fa esperienze molto incisive nel campo delle allergie. È qui che matura tutto il discorso sulle intolleranze alimentari, in anni in cui, in Italia, il problema non era neppure sfiorato. Collabora con l’allergologo romano L. Businco, col dott. A. Pelliccia ed altri importanti esperti del settore. Dopo 15 Anni di lavoro nella Sarma, lascia e fonda nuove società, insieme ad altri soci, che si dedicano totalmente al problema delle intolleranze alimentari. Viaggia molto all’estero. Si reca negli Stati Uniti dove cominciano a fare i test sulle intolleranze alimentari. Lo riporta in Italia ove avvia un nuovo test all’avanguardia. Siamo proprio agli arbori dello sviluppo di questi problemi in Europa. Viaggia spesso in Europa ove tiene convegni e corsi sul problema delle intolleranze, soprattutto nei paesi dell’est, in particolare in Romania e in Russia. Ha diretto diverse società, tra cui Cito-diagnostic, con sede a San Marino. Tra il 6 e il 7 dicembre del 2013 si trova di nuovo in Romania, a Bucarest. Il 16 gennaio del 2014 succede un fatto che stravolgerà tutta la vita di Ercole. Si trova a Tirana, in Albania, per tenere un convegno sulle intolleranze alimentari. Si sente malissimo, non riesce a far nulla, prende il primo volo per Roma e diritto al Gemelli: una gravissima trombosi celebrale. Sta in coma per due mesi. Si risveglia in gravissime condizioni: disagi motori ed una spiccata afasia. Cade in una profonda, inevitabile depressione. In molte interviste poi Ercole racconterà questo profondo disagio, derivante soprattutto dalla perdita della capacità di parlare, dalla caduta nell’abisso del silenzio.
È una condizione veramente gravissima. L’uomo è per natura un animale politico, come ci insegna il grande Aristotele. Ma ecco che succede l’inaudito, il miracolo: un giorno Ercole si mette a camminare da solo, si alza dalla saletta d’ospedale e cammina e poi, piano piano, aiutato dalle solerti cure dei logopedisti dell’Asl romana, ricomincia a parlare. Parla per ore ed ore ed esce dal tunnel dell’afasia, sostenuto in questo percorso, in tutto e per tutto, dalla sua amata Laura e dai figli. Certo, non recupera appieno tutte le facoltà cognitive, ha difficoltà a leggere e scrivere, ma ha recuperato tantissimo la parola, il Logos. Ecco perché la vita stessa di questo uomo straordinario ci dimostra il legame appunto tra intolleranze alimentari ed afasia. Riprende a lavorare. Fonda Nutri-News, un’importante società che si dedica al problema dell’alimentazione. Ercole è stato molto aiutato dall’Asl, ma anche dalla associazioni, come l’Aita del Lazio, di cui fa parte pienamente ed è nel direttivo. Questo libro ci racconta la vita di Ercole, un’esperienza davvero forte: una vita dedicata al problema delle intolleranze alimentari, una vita che crolla, precipita nel silenzio primordiale, una vita che riemerge dagli abissi e si racconta e ci racconta questo viaggio bellissimo, che passa attraverso una “Notte Oscura”, come quella di Giovanni della Croce. Dalla luce alle tenebre e di nuovo risorge alla luce: una resurrezione ante litteram. È veramente un viaggio sensazionale, una lezione d’amore e di dedizione che molto ha da dirci sull’esistenza, sulla quotidianità, sull’importanza stessa del nostro stare qua.