È fresco di stampa il romanzo “La sindrome dell’iguana” di Dino De Angelis, pubblicato dalla casa editrice Edigrafema e sostenuto dall’associazione “L’ultima Luna” per il suo forte valore sociale, dal momento che affronta il delicato tema della disabilità.
La narrazione si muove intorno a Giacomo, giovane uomo appassionato d’arte e innamorato della vita, costretto a fare i conti con ombre inattese a cui opporsi con strenua resistenza e che stravolgono il suo cammino obbligandolo ad accettare un nuovo sé, una dimensione che non poteva in alcun modo programmare. Oltre ai colori delle sue tele, ad accompagnarlo in un percorso di cadute e rinascita, di catarsi, ci saranno Catrina e Giovanni.
Nella quarta di copertina dell’opera, si legge: «La gente compra case con le finestre, ma pensaci un attimo: non si affaccia quasi mai. Sia io che te, ne sono certo, non riusciremmo a vedere nessuno affacciarsi da quella casa. Non solo da quella, in realtà. Il fatto è che la gente non si affaccia quasi mai dalle finestre a guardare fuori. Sai perché comprano le case con le finestre? Perché devono sapere di poterlo fare, anche se poi di fatto non lo fanno mai. Capisci?”.
Dino De Angelis, lucano, è scrittore, narratore e formatore. Autore di romanzi e raccolte di racconti (Senza Occhi, 2010; Donne che spostano il traguardo, 2015; Il giorno delle nuvole, 2016; Con rabbia e con amore, 2018; Se non è zuppa è pan bagnato, 2020), realizza incontri e spettacoli di narrazione in teatri e luoghi di intrattenimento culturale.