Pubblicati gli Atti del rilevante Convegno nazionale di studio “Dal riformismo carolino alle riforme di Età napoleonica. Innovazioni e persistenze”, svoltosi a Potenza il 2-3 maggio 2019, ad iniziativa della Deputazione Lucana di Storia Patria d’intesa ed in collaborazione con la Giunta centrale per gli studi storici, le Deputazioni di Storia Patria della Calabria, della Puglia, Abruzzo e Marche.
Il volume, pubblicato dalla Deputazione Lucana di Storia Patria, a cura di Alessandro Albano e Salvatore Lardino, comprende, dopo la premessa dei curatori, i testi delle relazioni susseguitesi nel corso delle quattro intense sessioni di lavoro, rispettivamente presiedute dai Presidenti delle Deputazioni di Storia Patria della Calabria, Giuseppe Caridi, della Puglia Pasquale Corsi, dell’Abruzzo Walter Capezzali, e da Aurelio Musi (Università degli studi di Salerno), che ha altresì svolto le considerazioni conclusive.
Nel merito, alla relazione introduttiva del Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria, Antonio Lerra, coordinatore del progetto interistituzionale e suo percorso attuativo, dal titolo Dal riformismo carolino alle riforme di Età napoleonica tra innovazioni e persistenze, hanno fatto seguito i contributi di: Salvatore Lardino su Stagioni delle riforme, stagioni della fiscalità; Alessandro Albano su Nel nuovo spazio politico-istituzionale di Età napoleonica tra innovazioni e persistenze; Maria Giordano su I riflessi del Codice Napoleonico in Provincia. Le donne da suddite a cittadine; Paolo Conte su Dalle province napoletane alla Parigi napoleonica (con ritorno): i racconti sul 1799 nella Francia degli albori del XIX secolo; Saverio Russo su I catasti provvisori e la loro fortuna storiografica; Vincenzo Cataldo su Dal catasto onciario a quello murattiano: mutamenti del paesaggio e della proprietà in Calabria Ultra; Roberta Sassano su Le riforme di Età napoleonica in Capitanata fra innovazioni e persistenze: i casi di Foggia e Cerignola; Giuseppe Poli su Contesti territoriali e sociali tra persistenze e innovazioni; Mario Spedicato su Una riforma mancata. I tentativi di riduzione delle diocesi meridionali dai Borboni ai Napoleonidi; Salvatore Capodieci su L’ascesa della borghesia meridionale attraverso la carriera militare. Il caso del pugliese Giuseppe Mallardi; Andrea Anselmi su Ascoli dall’ancien régime alla Repubblica Romana; Fabrizio Marinelli su La proprietà tra ancien régime e riforme napoleoniche; Paolo Muzi su Le riforme nella prima restaurazione borbonica (1800-1805); Roberto Ricci su Paesaggio agrario e proprietà borghese in Abruzzo. Melchiorre, Giamberardino e Gianfilippo Dèlfico; Mirella Mafrici su Napoli e Costantinopoli. Relazioni diplomatiche e commerciali in età napoleonica; Maria Anna Noto su Dentro il regno, ma fuori dal regno tra riforme e resistenze:l’enclave di Benevento nel Decennio napoleonico; Marco Trotta su L’Abruzzo Citeriore in età napoleonica. Assetti istituzionali e pratica politico-amministrativa; Claudia Pingaro su Matera, città delle “occasioni” politiche tra riformismo borbonico e murattiano.
Con tale interessante percorso interistituzionale di ricerca e relative risultanze gli Istituti di Storia Patria compartecipi hanno dato seguito progettuale ed attuativo all’iniziale percorso di ricerca interistituzionale su Carlo di Borbone e le province. La “stretta via” del riformismo, le cui risultanze erano state al centro di altro Convegno nazionale di studio, i cui Atti sono stati pubblicati dalla Deputazione Lucana di Storia Patria in precedente volume a cura di Antonio Lerra e Alessandro Albano.
E’ ora in corso di lavorazione la pubblicazione di un terzo volume relativo agli Atti relativi alle risultanze del successivo percorso di ricerca interistituzionale, che sono state al centro del Convegno nazionale di studio 1799-1861. Dall’alba della nuova Italia all’Unità: progettualità e azioni politiche da Sud, svoltosi a Potenza il 23-24 giugno 2022, sempre ad iniziativa e con coordinamento della Deputazione Lucana di Storia Patria, d’intesa ed in collaborazione con la Giunta centrale per gli studi storici e le Deputazioni di Storia Patria della Calabria, della Puglia, di Abruzzo e Marche, compartecipi del relativo percorso progettuale ed attuativo.
“I tre volumi, espressione di peculiari percorsi progettuali interistituzionali – ha evidenziato il Presidente della Deputazione Lucana di Storia Patria, Antonio Lerra – rappresenteranno, nel loro insieme, un notevole apporto scientifico-culturale alla ricostruzione e ridelineazione di aspetti e momenti caratterizzanti il Mezzogiorno d’Italia, anche nell’articolazione e peculiarità dei suoi allora contesti provinciali, tra innovazioni e persistenze, dall’età di Carlo di Borbone a quella napoleonica, dall’ancien régime all’alba della nuova Italia, agli snodi del percorso di costruzione dell’Italia unita, risultante di attiva compartecipazione di prima fila anche da parte dell’associazionismo politico organizzato meridionale, in progettualità e azioni politiche”.
Set 30