Annamaria Antonelli, scrittrice e fotografa materana, ha recensito il libro “Le preghiere della mia anima, l’ultima fatica letteraria di Vito Coviello, poeta e scrittore, non vedente, di Matera.
Di seguito la recensione di Annamaria Antonelli
In questo libro Vito scrive di guardare avanti in direzione del sole con Fede e Speranza, con passo sicuro perchè chi guida il nostro cammino è Gesù, la nostra Luce… quella che segue la nostra Anima…
Ogni difficoltà che incontriamo nella vita ci abbatte ma, Dio ci guida e ci aiuta a superarle…
Ecco, la Fede è dentro ogni cuore… E’ lo sguardo che, a volte, guarda dove tutto sembra buio, come un cielo pieno di nuvole… Ma, poi il vento le spazza via e sono le mani di Gesù che riportano la luce del Sole… A volte, quella luce la ritroviamo attraverso la Fede di un’altra persona… per Vito è Bruna, sua moglie… la Luce dei suoi occhi… dice lui…
Da bambino Vito impara a pregare con il suo papà e poi crescendo e non ricordando le parole delle preghiere pensa di essersi allontanato dal Signore…!
Ma, la preghiera non è il solo modo di sentire Gesù…
Vito lo ha sempre cercato e trovato prima nelle immagini della sua mente, i ricordi fotografati dalla luce dei suoi occhi e dal momento del buio della cecità le sue preghiere sono in realtà le sue poesie, i suoi libri, le sue fiabe… condivisi gratuitamente con i bambini, con la gente di diversa età e cultura… senza distinzione… Non è questa una forma di Amore incondizionato? Una ricerca del Signore nelle persone? E come è possibile tutto questo se non guardando la propria Anima… !?! … Proprio come nella poesia che Vito scrive un giorno, intitolata:” Una mattina allo specchio…” nella quale le parole chiave sono: ”Una mattina allo specchio non ho più visto il mio viso… ma, la mia Anima…” Ecco è andato oltre e ha capito che ha riacquistato la fiducia in sè… ha ritrovato il coraggio, la forza di vedere quei colori, proprio quelli dell’arcobaleno, il suo legame da sempre con il Signore mentre vive la Vita attraversando quelli che Vito chiama ”I sentieri dell’Anima”… In realtà lui non si è mai allontanato dal Signore… Senza quasi rendersene conto Vito ha continuato a pregare nelle sue poesie ringraziando il Signore e in cuor suo aspetta il sorgere del sole… in fondo il Signore la vista non l’ha mai tolta a Vito e … chissà… i miracoli esistono… lo so…
Ci sono due preghiere, scritte da Vito Coviello, che più di tutte lo rappresentano…
1. “Guarda”… E’ una preghiera ma, allo stesso tempo poesia, sembra descriverlo come persona… Vito è un uomo dai tanti colori, quelli della Natura e dell’Arcobaleno che è sempre presente nei suoi scritti e che descrive con gioia guardando attraverso la sua Anima oltre quella lunga notte dei suoi occhi… Grazie alla sua Fede Vito riesce a trovare, oltre il cielo nero, la Luce di Dio…
2. ”Con gli occhi chiusi…”, Vito scrive: ”Con gli occhi chiusi guardo nello specchio della mia Anima e vi rivedo, come in un film, tutta la mia vita. Mi rivedo bambino a guardare il mondo con gli occhi dell’innocenza…” Uno dei film preferiti di Vito Coviello è: ”Marcellino Pane e Vino” perchè da bambino lo chiamavano così…, somigliava al protagonista del film… Beh! guardate la copertina di questo libro… In realtà quel bambino è sempre dentro di lui…
Vorrei concludere riflettendo sul significato di un’altra poesia di Vito intitolata:” Per un attimo prova…” Se si prova, per un attimo, a chiudere gli occhi, le orecchie, la bocca ci si accorge che servono per i nostri sensi… la vista, l’udito, la parola… Ma, il silenzio a volte racchiude tutto questo e molto di più… tutto quello che il rumore della vita quotidiana copre, quasi nasconde altro non è che la luce, la voce e la parola di Gesù… e non servono i sensi ma, il cuore per ascoltarla.