Ci sono persone capaci di vivere una vita intera guardando il bello che c’è anche nelle difficoltà e nelle prove che sembrano insuperabili.
Persone che mettono a frutto ogni esperienza e la condividono con gli altri, consapevoli del valore inestimabile delle relazioni umane.
Pur non avendo avuto, fin qui, l’occasione di conoscere Vito Coviello, sono felice che mi abbia chiesto di scrivere queste righe per accompagnare il suo ultimo lavoro, perché questa circostanza mi ha dato la possibilità di conoscere la sua storia e il senso stesso del suo impegno letterario. Un impegno che è il risultato di un’autentica passione e del piacere di scrivere poesie, racconti, romanzi, brevi storie lasciando in ciascuno una traccia del proprio mondo interiore e del proprio sguardo sul mondo.
La cecità è una condizione oggettiva, una grave limitazione, che in alcuni casi dona però a chi ne è colpito una sensibilità più acuta, un sentire più grande: credo che Vito Coviello abbia senz’altro queste qualità, che rendono le sue testimonianze letterarie ricche di vita e di umanità.
Antonio Decaro