Riportiamo di seguito la recensione di Mario Tani, produttore e regista cinematografico, al romanzo “Un amore da dimenticare” dello scrittore non vedente materano Vito Coviello.
“La prosa di Coviello rappresenta un punto di passaggio interessante che, mai come in questo momento storico, caratterizza i fortissimi intenti autoriali attraverso la semplicità della narrazione. L’operazione del levare è assai convincente e accompagna il lettore in un percorso di riconoscimento immediato, dove le vicende di Cosimo, un cavaliere inesistente, diventano quelle di tutti, in una ricerca costante di rinascita e riscatto. Se la fede è la catarsi ultima dell’avvicendamento continuo di opposti, che siano culturali, geografici o morali, in questo bel romanzo si accoglie e si sostiene la speranza che per un attimo all’assoluto si possa arrivare anche attraverso una naturalezza letteraria che appare ontologica nella sua capacità di generare sentimenti ed emozioni. In tal senso “Un amore da dimenticare” è, nel parere di chi scrive, un buon testo da sottoporre anche ai lettori più giovani.