Un pubblico numeroso, attento e partecipe ha fatto da degna cornice alla presentazione del libro “Harlem,Italia” di Renato Cantore, Rubbettino editore, svoltasi presso l’auditorium del Centro culturale Nitti di Melfi.
L’evento, organizzato dall’Associazione “Francesco Saverio Nitti” con il patrocinio del comune di Melfi, ha aperto l’articolato calendario di iniziative che l’Associazione culturale melfitana organizzerà nel corso dell’anno al Centro Nitti, nelle scuole, presso l’istituzione comunale e, nel periodo estivo, in alcuni luoghi suggestivi della cittadina federiciana.
La manifestazione è stata introdotta da Gianluca Tartaglia, direttore dell’Associazione Nitti, mentre è toccato a Emilio Salemme, docente presso il Liceo Scientifico “Federico II di Svevia” condurre per mano il pubblico alla scoperta del libro e delle bellissime storie narrate in esso.
“Il tema centrale è la storia degli emigranti italiani, una storia collettiva fatta di tante storie individuali- ha affermato il prof. Emilio Salemme-. I due protagonisti Leonard Covello e Vito Marcantonio con la loro passione, la loro vita piena, intensa, ricca e il loro impegno vengono recuperati alla memoria collettiva come visionari che hanno saputo creare le condizioni per il riscatto sociale e culturale di una comunità relegata ai margini di una società cruda, ostile e dura come quella americana nel periodo del grande esodo. Un libro di piacevole lettura, quello di Cantore, attualissimo per i temi trattati. Tanti, ancora, sono costretti ed obbligati a reinventarsi, a riformulare il proprio nome, imparare una lingua diversa, mantenere la propria cultura e professare la propria religione in una terra straniera, talvolta ostile. Una storia per sottolineare l’importanza di non dimenticare le radici lontane. Gli immigrati di oggi, come gli emigranti di ieri, ugualmente spaventati e disorientati come allora”.
Domande articolate e pertinenti e risposte puntuali e mai banali hanno reso interessante e piacevole la presentazione del libro che ha riscosso il gradimento unanime dei partecipanti.
“Max Tooney, il trombettista del film “La leggenda del pianista sull’Oceano”, diceva grosso modo così: «Non sei mai veramente fregato se hai una bella storia da raccontare e qualcuno disposto ad ascoltarla»- ha dichiarato Renato Cantore-. Ho pensato a queste parole durante la bellissima presentazione del mio libro organizzata alla perfezione dall’Associazione Nitti a Melfi grazie all’amico Gianluca Tartaglia. Sono convinto che la storia che racconto nel mio libro sia davvero bella, ma trovare un pubblico così numeroso, attento, interessato e partecipe non è davvero facile, e per me è stata una grande gratificazione.
Dunque, ho pensato come il personaggio del film, non sono fregato, finchè avrò la fortuna di incontrare gente così e di avere amici che mi invitano a serate così belle”.