L’attore Rocco Papaleo legge la favola “Maratea e la Foca Monaca”: un’iniziativa della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore con il Comune di Maratea per promuovere la salvaguardia del Mare attraverso l’arte e la cultura.
Il magistrato Luca Tescaroli: “Il piccolo Biagio, futuro magistrato, è un simbolo di speranza che ci invita a guardare al domani con fiducia. Sul caso Angelo Vassallo posso solo dire una cosa: chi sa, parli. Perché è solo attraverso la verità che possiamo costruire un futuro migliore”
Una platea gremita, in una meravigliosa serata d’agosto, carica di emozioni. La pittoresca Maratea ha accolto, così, la presentazione di “Maratea e la Foca Monaca”, una favola intrisa di poesia e musica, che la Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore ha scelto come strumento per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della protezione dell’ambiente naturale e dell’ecosistema marino. Una partecipazione entusiasta, con un pubblico attento, pronto a lasciarsi trasportare dalle parole di Rocco Papaleo, celebre attore lucano, che ha prestato la sua voce per dare vita a questo racconto suggestivo e alle avventure di Biagio il Pescatore. Un evento inserito nel programma estivo “Maratea in Scena”, promosso dall’Ente Comunale..
In lontananza, il Cristo di Maratea domina il panorama, illuminato da una luna splendente. L’atmosfera, già ricca di pathos, è stata ulteriormente arricchita dalla profonda interpretazione di Papaleo, che ha saputo cogliere e trasmettere l’essenza della narrazione. “Questo libro non è solo una favola per bambini”, ha dichiarato Papaleo, “ma un messaggio di speranza e un appello alla coscienza collettiva. Maratea, con la sua bellezza incontaminata, diventa il palcoscenico di una storia che invita a riflettere sul nostro rapporto con la natura. È un invito a proteggere il nostro mare, a rispettarlo e a valorizzarlo. Credo fortemente che opere come questa possano fare la differenza, educando i giovani e sensibilizzando gli adulti sull’importanza di un’area marina protetta qui a Maratea”.
L’attore lucano ha accolto l’appello del Presidente della Fondazione, Dario Vassallo, fratello del Sindaco Pescatore di Pollica. Da Roma, infatti, in occasione della presentazione ufficiale della favola avvenuta alla Camera dei Deputati la scorsa primavera, Dario aveva lanciato l’invito a Papaleo, convinto che soltanto lui, da lucano, avrebbe saputo dare corpo al testo ambientato a Maratea. “Se ci credi, i sogni si avverano – afferma Dario a margine dell’evento – Questa volta, però, abbiamo superato davvero ogni aspettativa. Ringrazio Rocco per averci regalato una serata magica, con l’eleganza e l’ironia che gli appartengono. Un momento di grande condivisione e di aggregazione, reso possibile dalla sinergia con il Comune di Maratea, di cui siamo molto orgogliosi come Fondazione. Legami attraverso cui il pensiero di Angelo Vassallo e le sue idee di ambientalismo e legalità sopravvivono in un modello amministrativo illuminato”.
L’atmosfera è soffusa, avvolta da una grande suggestione. Le parole, attraverso la voce di Rocco, risuonano nell’ampio spazio aperto del parco di Villa Tarantini, accompagnato dalle note del pianoforte del Maestro Arturo Valiante. In scena con Rocco anche il piccolo Iacopo Velardi (già presente nel film di Papaleo “Scordato”), a rappresentare i protagonisti della favola, in un dialogo tra Biagio vecchio e Biagio giovane. Un evento, nato da un’intuizione molto unconventional, durante una preview in barca sull’Isola di Santoianni, alla presenza dell’Amministrazione comunale di Maratea. Da lì, l’idea di aprire a tutto il pubblico per condividere il sogno di realizzazione l’Area Marina Protetta di Maratea.
Il magistrato Luca Tescaroli, la cui presenza ha conferito ulteriore gravitas alla serata, ha preso poi la parola per sottolineare il valore simbolico della storia: “Maratea e la Foca Monaca è molto più di una favola. La figura di Biagio, il giovane che sogna di diventare magistrato, rappresenta la speranza di una nuova generazione consapevole e impegnata. È un simbolo di giustizia e di futuro, un richiamo a tutti noi a non rimanere in silenzio di fronte alle ingiustizie. Questo racconto ci insegna che ogni gesto, anche il più piccolo, può contribuire a un cambiamento significativo e che la verità e la giustizia sono le fondamenta di una società sana e prospera. Sul caso Angelo Vassallo posso solo dire una cosa: chi sa, parli. Perché è solo attraverso la verità che possiamo costruire un futuro migliore”.
L’evento ha raggiunto il suo apice con l’intervento del Presidente della Fondazione Angelo Vassallo Sindaco Pescatore, Dario Vassallo, che ha voluto ringraziare sentitamente tutti i partecipanti: “Questa serata ha dimostrato che ‘Maratea e la Foca Monaca’ non è solo una favola, ma una realtà che tocca profondamente tutti noi. Abbiamo vissuto un momento unico, carico di emozioni e condivisione, dove ogni persona presente ha contribuito a creare un’atmosfera unica. È stato un incontro di anime, tutte unite dal comune desiderio di vedere realizzata l’Area Marina Protetta di Maratea, che non deve essere solo una delimitazione geografica, ma il cuore di una nuova politica turistica e culturale. Una politica che mette al centro l’aggregazione, la tutela dell’ambiente, la crescita comunitaria e il rispetto della legalità. Maratea ha tutte le carte in regola per diventare un modello di sviluppo sostenibile e la cultura deve esserne la pietra angolare. Desidero esprimere la mia gratitudine al Sindaco Cesare Albanese e alla Giunta comunale di Maratea per il loro impegno e il sostegno continuo a questa visione”.
Attraverso l’iniziativa di questa serata, la Fondazione Angelo Vassallo rinnova il suo impegno nella promozione di un futuro più equo e sostenibile, onorando la memoria di Angelo Vassallo e proseguendo nella sua missione di difesa e valorizzazione del territorio e della comunità di Maratea.