Sabato 13 gennaio 2018 alle ore 17 nel Museo Ridola di Matera Stefano Conti presenta il romanzo “Io sono l’imperatore”. Prevista la lettura di brani del giallo storico a cura di Giardini e Moscoloni.
Io sono l’imperatore è il primo romanzo, ma non certo il primo libro di Stefano Conti, storico, scrittore, ex professore di Storia Romana ed Epigrafia Latina all’Università di Siena, da sempre studioso dell’imperatore romano Flavio Claudio Giuliano.Alle spalle di questo giallo storico ci sono vent’anni di studi e di ricerche, documentati nei precedenti libri dell’autore di carattere prettamente storico, oltre che in saggi e interventi a convegni internazionali.
Il risultato è un libro godibile, una sintesi tra suspense e riferimenti eruditi ma fruibili da chiunque: un romanzo che tiene il lettore letteralmente incollato alla pagina. L’autore fa un sapiente uso del proprio background culturale per trasmettere informazioni di carattere storico-archeologico in maniera accattivante e ben documentata, senza appesantire il plot con informazioni slegate dalla trama.
Francesco Speri, impiegato di banca ed ex ricercatore universitario, viene contattato per recuperare la salma del suo professore, morto in Turchia subito dopo il ritrovamento della tomba dell’ultimo imperatore romano pagano: Giuliano l’Apostata. Il nostro impiegato, improvvisatosi detective, si rende subito conto che l’eminente docente è statoassassinato, mentre le spogliedell’imperatore sono scomparse, insieme al tesoro sepolto con lui. Questi accadimenti spingonoFrancesco Speri a cercare la verità, anche perché la figura storica dell’imperatore filosofo lo ha sempre affascinato, al punto tale da “sacrificare” ogni momento libero, dalle ferie ai fine-settimana, pur di riuscire a svelare ogni particolare legato alla misteriosa scomparsa del tesoro imperiale.
Ad un lettore attento non può certo sfuggire il fatto che il vero protagonista del romanzo è proprio Giuliano l’Apostata, figura affascinante che riesce ad attraversare secoli di storia “viaggiando” anche nello spazio: si scoprirà che le sue spoglie hanno riposato in luoghidiversi nel corso del tempo.L’autore riesce a tenere viva l’attenzione per tutte le duecentocinquanta pagine: suspense, colpi di scena, rompicapi da sbrogliare per arrivare a comprendere cosa è stato architettato e perché è stato ucciso il professore. Non mancano le critiche al mondo universitario, velatamente ironiche ma molto esplicite e relative all’esperienza personale.
Mescolate alcuni ingredienti intriganti: una morte in circostanze misteriose, una setta pagana, i segreti della famiglia dei Medici, le vie misteriose di Istanbul e antichi codici da decifrare; aggiungete un protagonista affabile, una trama coinvolgente, colpi di scena inaspettati e una scrittura curata e allo stesso tempo diretta e incisiva. Aggiungete un pizzico di ironia euna storia d’amore con una ragazza misteriosa e sfuggente. Confezionate il tutto con l’impegno di uno scrittore che sta girando librerie, biblioteche e musei di tutta Italia per presentare questo libro con una lezione-spettacolo coinvolgente e completamente diversa da ciò che potreste aspettarvi. Avrete creato così un fenomeno mediatico.
Breve curriculum di Stefano Conti
Laureato in Lettere Classiche, dottore di ricerca in Storia e Filosofia antica all’Università di Jena (Germania). È stato vincitore di un progetto di ricerca del CNR e assegnista di ricerca presso il Dipartimento di Studi Classici della Facoltà di Lettere di Siena.
È divenuto poi professore di Storia Romana ed Epigrafia Latina all’Università di Siena.
Già docente di Didattica del Latino alla Scuola di Specializzazione per l’insegnamento, ha anche tenuto corsi di Epigrafia romana al Master in Conservazione e Gestione dei beni archeologici e storico-artistici.
Libri e monografie:
– Die Inschriften Kaiser Julians (2004).
– Giuliano l’Apostata: un imperatore romano nella letteratura tedesca del Medioevo (2005).
– Tra religione e politica nel mondo classico (2007).
– Geografia e viaggi nell’antichità (2007).
– Stranieri a Roma (2009).
Articoli scientifici e Contributi a convegni internazionali:
– Regio VII – Etruria: Rusellae, Supplementa Italica n. s. XVI, Roma 1998.
– Tra integrazione ed emarginazione: le ultime Vestali, “Studia Historica. Historia Antigua” 21 (2003), pp. 193-206.
– Attività edilizia e restauri nei centri africani durante il regno dell’imperatore Giuliano, in M. Khanoussi – P. Ruggeri – C. Vismara (edd.), Ai confini dell’impero: contatti, scambi, conflitti, Africa Romana 15, Roma 2004, pp. 1681-1691.
– L’uso strumentale dei sismi nelle fonti pagane e cristiane: un esempio di IV sec. d.C., “Ziva Antika” 54 (2004), pp. 119-135.
– L’usurpazione di Magnenzio e Aquileia: testi letterari, monete, iscrizioni, “Aquileia Nostra” 77 (2006), pp. 142-158.
– Un aspetto della propaganda imperiale tardo-antica: la titolatura di Giuliano nelle fonti letterarie ed epigrafiche, “Koinonia” 30-31 (2006-2007), pp. 29-44.
– Il collegio dei pontefici sotto gli imperatori cristiani, in E. Lo Cascio – G. D. Merola (edd.), Forme di aggregazione nel mondo romano, Bari 2007, pp. 363-377.
– Lateinische Termini für Erdbeben in literarischen und epigraphischen Quellen der römischen Zeit, “Historical Social Research” 32 (2007), pp. 57-74.
– Religione e usurpazione: Magnenzio tra cristianesimo e paganesimo, in P. Desideri – M. Moggi – M. Pani (a cura di), Antidoron. Studi in onore di Barbara Scardigli Forster, Pisa 2007, pp. 105-119.
– Provvedimenti imperiali per comunità colpite da terremoti nel I-II sec. d.C., “Klio” 90 (2008), pp. 374-386.
– L’usurpazione di Procopio tra diritto e pretese di successione, in Studi in onore di Remo Martini I, Napoli 2008, pp. 685-697.
– “Comunità” pagana nella capitale cristiana d’Oriente: culti e templi a Costantinopoli, in C. Tristano – S. Allegria (edd.), Civis/civitas. Cittadinanza politico-istituzionale e identità socio-culturale da Roma alla prima età moderna. Atti del seminario internazionale Siena/Montepulciano, 10-13 luglio 2008, Montepulciano 2008, pp. 181-192.
– Imperatori in visita a Roma nel IV sec. d.C., in S. Conti – B. Scardigli (edd.), Stranieri a Roma, Ancona 2009, pp. 279-293.
– Da eroe a dio: la concezione teocratica del potere in Giuliano, “Antiquité tardive” 17 (2009), pp. 119-126.
– Un autor antiguo en la tradición cultural española: el emperador Juliano el Apóstata en la literatura del siglo XVII, in F. L. Lisi Bereterbide (ed.), Tradición clásica y Universidad, Madrid 2010, pp. 173-189.
– Consenso militare, popolare e religioso alla rivolta procopiana (365-366 d.C.), “Maia” 63 (2011), pp. 310-318.
– Opportunismo politico e scelte religiose degli usurpatori in epoca teodosiana, “Invigilata Lucernis” 37 (2015), pp. 23-31.
– L’usurpazione di Silvano tra costrizione e brama di potere, “Klio” 98 (2016), pp. 228-240.
– Ende des Herrschers – Ende der Welt? Naturkatastrophen und der Tod des Kaisers, in J. Borsch – L. Carrara (edd.), Erdbeben in der Antike. Deutungen – Folgen -Repräsentationen, Tübingen 2016, pp. 61-72.