I terremoti sono implacabili, imprevedibili, terrificanti. Montagne, pianure, letti dei fiumi, interi paesaggi vengono modellati e ridisegnati dalle scosse, e in Basilicata lo sappiamo bene. La visione di Mallet, graphic novel edito da Lavieri e firmato da Giuseppe Palumbo, Giulio Giordano e Gianfranco Giardina, cerca di raccontare qualcosa di più sui terremoti e sulla sismologia.
Il terremoto del 1857, con epicentro a Montemurro e più di undicimila vittime, segnerà non solo una catastrofe, ma anche un cambiamento epocale in campo scientifico. Robert Mallet, lungimirante ingegnere irlandese e appassionato studioso di terremoti, riesce a fronteggiare diverse difficoltà – come la mancanza di fondi, e i rapporti tesi fra il Regno Unito e il Regno delle Due Sicilie – e a farsi finanziare una spedizione scientifica per studiare gli effetti del terremoto sugli edifici e sul territorio. Intende dimostrare le sue teorie, e permettere alla sismologia di entrare nel campo delle scienze esatte.
I rilevamenti effettuati da Robert Mallet e le fotografie del francese Alphonse Bernoud (molte delle quali stereoscopiche) saranno i dati su cui si baseranno i due studi Report on the Great Neapolitan Earthquake of 1857 e Great Neapolitan Earthquake of 1857: The First Principles of Observational Seismology, in due volumi, considerati i testi da cui nasce la sismologia moderna.
Il graphic novel La visione di Mallet, però, non si limita alla cronaca del viaggio dello scienziato, ma ne racconta i retroscena: la sua passione nello studio, le intuizioni, la ricerca di fondi e di appoggio nella comunità scientifica (come quello di Charles Darwin), i preparativi.
Nel racconto trova spazio anche tutto quello che non poteva rientrare nella ricerca scientifica ma ugualmente osservato e annotato con attenzione: lo stupore, i paesaggi, i volti, la superstizione e la diffidenza dei soldati napoletani, quello di una terra ferita, ma anche l’accoglienza, la condivisione, e il senso di appartenenza ad una comunità che si espande ben oltre i confini della regione.
L’ultimo titolo della collana Storie del gruppo Lucano è un salto nel passato, e si aggiunge a Campo Aquila Ovest e S.A.R.T. Soccorrere Aiutare Ritornare Tornare.
Gen 30