Il poeta Carmelo Caldone, originario di Grottole e residente a a Fagnano Olona in provincia di Varese, esplode in una poetica dal grande sentimento che inonda il cuore: l’amore. Un amore espresso in modo completo e variegato nella pubblicazione “Sul velo oscillante di luci” – poesie d’amore, edito per la collana “I Gigli” da Montedit. L’impeto del’animo sensibile e fortemente poetico scaturisce nella linearità versatile che l’autore percepisce e fa emergere in un testo che ha una variabile costante: la forza interiore dell’anima che sprigiona sensi, essenze, osserva, bada, rammenta, commenta e tumultuosa impegna la mano a scrivere versi, canti, poesia. Il suo altero sguardo e la sua “voce” di forte ampiezza rendono la produzione poetica di ampio respiro e di anche velata tristezza, malinconia e melanconia. E le caratteristiche che si possono raccogliere guardando il poeta Carmelo, ascoltando il poeta Carmelo, sono sempre più evidenti nella sua metrica, nella sua poesia che diventa anche una sorta di angolo per evitare di farsi sopraffare da un grappolo di situazioni vissute, evocate, soffocate. La poesia di Carmelo Caldone è una rarefazione dell’aria che si fa cristallina e lascia contenuti di forte incisività. Ogni verso, ogni poesia che ne viene fuori dalla sensibilità del suo animo fa emergere attraverso la lettura una forza letterale che diventa possenza e lo si avverte in piena forma icastica. Il suo poetare si fa spazio nei rivoli dell’anima e alla fine tutto trova luogo di approdo, come il cambio del giorno che succede alla notte.
Carlo Abbatino