Leonardo Sinisgalli, il poeta delle due muse, nuovamente a Milano, la città che lo ha visto formarsi a partire dagli anni trenta. Un altro omaggio, dopo quello tenutosi nel 2015, nel prestigioso “Mondadori Multicenter” di via Marghera, in una cornice altrettanto prestigiosa, la prima edizione di “Tempo di Libri”, la fiera dell’editoria di Milano. Nella città in cui si vendono e si leggono più libri, sabato scorso, 22 aprile, nel Pirellone, il grattacielo di Giò Ponti e Pier Luigi Nervi, il Consiglio regionale della Basilicata e la Fondazione Leonardo Sinisgalli hanno riportato lo spirito del “poeta ingegnere” di Montemurro.
Un pomeriggio a lui dedicato, con un convegno “Milano, all’insegna di Sinisgalli e del Pesce d’oro” e la presentazione del volume “Tra ghiande e coccole. Omaggio a più voci per Leonardo Sinisgalli, (a cura di Biagio Russo, Osanna edizioni, Venosa 2016), scritto da Silvio Ramat dell’Università di Padova, Clelia Martignoni e Luca Stefanelli dell’Università di Pavia.
Un omaggio alla genialità di un autore che seppe sperimentare in maniera magistrale le frontiere della vocazione poetica e di quella matematica, esprimendo sempre talento creativo.
“E quale migliore scenografia – afferma a margine dei lavori il presidente del Consiglio regionale, Francesco Mollica – impossibilitato a partecipare perché impegnato nei lavori dell’Assemblea dedicati all’approvazione della manovra finanziaria della Regione – se non ‘Tempo di libri’, dove sono state intrecciate con un unico filo rosso (la passione per i libri) tanti linguaggi diversi, tutti capaci di affascinare. Ricordare Leonardo Sinisgalli alla Fiera del libro a Milano – ha significato – riflettere e confrontarsi sul valore della cultura in generale e, in particolare, della creatività. Punti di forza di una società, creatività e cultura sono da sempre stati sinonimi di unicità, autenticità, espressione di un popolo e la nostra regione vanta un patrimonio creativo e culturale di grande spessore. “Un evento -sottolinea Mollica – voluto anche per riconoscere all’editoria lucana il prezioso contributo offerto all’economia della conoscenza. A loro va il nostro grazie per la quotidiana scommessa sul prodotto culturale, considerato come asset fondamentale di sviluppo per la nostra regione”.
Paradigmatico il titolo del convegno “Milano, all’insegna di Sinisgalli e del Pesce d’oro”, che intendeva ricordare il rapporto forte tra la capitale meneghina, culla di linguaggi nuovi nella grafica, nell’architettura, nell’industria, e l’arte e la poesia.“All’insegna del pesce d’oro” era infatti una taverna toscana dove la bohème (Quasimodo, Sinisgalli, Gatto, Carrieri, Cantatore, Melotti, Fontana ecc.) si riuniva per mangiare bene e spendere poco. E l’editore Giovanni Scheiwiller, fece di quel ritrovo, il titolo di una delle più prestigiose collane del Novecento, che venne inaugurata proprio con le fortunatissime (per accoglienza critica) 18 poesie di Leonardo Sinisgalli.
Durante il convegno si è parlato di poesia, di modernità, di radici e dell’ultimo libro edito dalla Fondazione: “Tra ghiande e coccole. Omaggio a più voci per Leonardo Sinisgalli”, di Silvio Ramat, Clelia Martignoni e Luca Stefanelli (Osanna edizioni, Venosa 2016).
Sono intervenuti Rocco Brancati che ha illustrato i passaggi legati alla situazione ereditaria di Leonardo Sinisgalli e il tentativo della Fondazione di recuperare il salvabile; Giuseppe Lupo che si è soffermato sulla poetica “povera” delle Muse del poeta-ingegnere; Alessandro Quasimodo, ha parlato del rapporto personale con Vanni e Giovanni Scheiwiller; Biagio Russo ha raccontato dell’importanza di Milano nella formazione di Sinisgalli, citando le 8 poesie dedicate all’interno di “Vidi le Muse” e una lirica sconosciuta, dal titolo “Il Grattacielo”, ispirata dalla costruzione di un’opera architettonica, visionaria e bella. A Luca Stefanelli, coautore del volume, è spettata la sintesi dei lavori (molto diversi per impostazione e tematiche) contenuti nel saggio. Il tutto è stato accompagnato dalla narrazione musicale di Sergio Santalucia.