Pubblichiamo la recensione del volume “La porta della libertà” della scrittrice Daniela Morelli a cura di Luca Trabacca, uno dei componenti di Torraca news live, la redazione avviata nella scuola media Torraca dal portale SassiLive.it
La recensione è stata particolarmente apprezzata dall’autrice Daniela Morelli a tal punto da segnalarla alla casa editrice Mondadori. Un fatto straordinario ed eccezionale per un giovane appassionato di lettura giallistica ma che si apre ad altri temi letterari.
“La Porta della Libertà”
Ho iniziato a leggere ”La porta della libertà” a seguito di un incontro con la scrittrice stessa del suddetto romanzo, (di cui avevo già letto altre due opere) e ne sono subito rimasto attratto. Ho letteralmente “divorato” il romanzo e, una volta terminato, ne ho fatto una sommaria recensione che ho poi inviato alla scrittrice, la quale ha molto apprezzato il mio operato. Allego alla mia introduzione la suddetta recensione, nella speranza che riscontri favori di chi legge:
“La Porta della Libertà è un libro straordinario sotto molti aspetti: ad esempio è incredibile come riesca a coinvolgere il lettore sin dalle prime battute, utilizzando un lessico semplice ed efficace, alla portata di tutti, specialmente dei lettori più giovani, ai quali è rivolto il libro.
Ritengo efficace la scelta dei personaggi, poiché sono stati utilizzati per protagonisti due adolescenti tipo, che rispecchiano nelle loro idee le speranze ed i sogni dei giovani di ogni epoca. Giordano è infatti molto insicuro quando incontra Rachele come, del resto, tutti i giovani per la prima volta alle prese con l’ altro sesso. In Giordano nasce poi l’idea che i genitori, specialmente sua madre, possano aver sbagliato scelta per il suo futuro: dopo aver conosciuto Rachele, infatti, non è più tanto sicuro di voler divenire prete. Nasce in lui un sentimento nuovo, verso la giovane ebrea, che viene corrisposto. E così, in virtù di questo sentimento, Giordano decide di intraprendere una rischiosa impresa per salvare Rachele e la sua famiglia dalle persecuzioni razziali in Italia, aiutandoli a fuggire in Svizzera.
Nei passaggi finali la storia si fa, se possibile, ancora più avvincente causa il presunto fallimento del piano per far espatriare la famiglia ebrea. Ma grazie alla determinazione di Giordano ed a un aiuto inaspettato da parte del padre le vicende si concluderanno in modo sorprendentemente positivo, lasciando il lettore attonito.”
Luca Trabacca della 3^ E per Torraca news Live