Mercoledì 26 ottobre 2022 alle ore 10,30 al PalaErcole di Policoro è in programma la presentazione del libro “La fisica che ci piace” di Vincenzo Schettini, il prof più amato del web, che da qualche anno ha rivoluzionato la percezione della Fisica grazie a una nuova chiave comunicativa attraverso i suoi video che spopolano in rete.
L’incontro è aperto agli studenti del Fermi e agli alunni delle classi terze della prima di secondo grado degli istituti comprensivi di Policoro. Al centro uno stile nuovo e attraente di approccio alla disciplina.
“Che cos’hanno in comune un proiettile e le montagne russe? Perché le fette biscottate cadono sempre dalla parte imburrata? Com’è possibile che gli uccelli appoggiati sui cavi dell’alta tensione non prendano la scossa?”Sono le domande, empiriche e quotidiane, con cui Schettini apre tante delle sue speciali “lezioni show”.
“È sorprendente – si legge nell’introduzione al libro, edito da Mondadori – scoprire come la fisica spieghi ogni fenomeno che ci circonda, che si parli di energia, di forza o di elettromagnetismo. Il fascino di questa materia è spesso eclissato dal timore di non riuscire a comprenderla”.
Ed è qui che entra in gioco il suo stile: con lui la fisica diventa magia. Sono le sue spiegazioni, vivaci, divertenti, colorate ed efficaci, a rendere facile e comprensibile ogni concetto, soprattutto perché raccontano la fisica che c’è dietro le cose che vediamo e usiamo ogni giorno.
“Perché quando osserviamo una formica sollevare briciole che pesano 50 volte più di lei, non immaginiamo che è tutta una questione di forze. Quando impostiamo il navigatore, non sappiamo che funziona così bene perché tiene conto della teoria della relatività”. Questi e altri esempi simili saranno al centro della sua lezione-performance.
Il Dirigente Scolastico del Fermi, Giovanna Tarantino, annuncia l’incontro con soddisfazione: “Vincenzo Schettini è ormai noto su scala nazionale ed è un piacere averlo qui nel solco di un percorso di innovazione, anche comunicativa, dell’approccio alle discipline. Quella di domani non vuole essere solo una giornata-evento, ma un vero e proprio solco di lavoro e di metodo nelle nostre pratiche innovative di insegnamento-apprendimento”.