Cosa c’è di più imperscrutabile della vita stessa? Qual è il mistero più incomprensibile tra l’amore e la vita? Cosa c’è di più arcano di ritornare alla vita, di ritornare a vivere?
Quanti modi esistono per morire senza morire realmente? Quante volte ci siamo sentiti morire nel profondo dell’anima, per un amore esploso prepotentemente dopo un primo incontro, un amore così forte da sembrare invincibile e che poi, contrariamente alla forza che aveva mostrato inizialmente, invece di vincere il mondo si è lasciato sopraffare collassando su se stesso?
Mistero di un amore, opera prima dello scrittore Alessandro Melis pubblicato da Elena Marotta, materana d’origine e dossese di adozione, sotto il marchio di Virginia Edizioni ®, narra di una storia d’amore, in parte autobiografica, di un incontro, o meglio, dell’Incontro più importante della vita dell’autore e, ahimè, della drammatica fine di una relazione che sembrava riuscire a sopravvivere al tempo, allo spazio e alle convezioni sociali.
Ma per ogni fine, c’è sempre un nuovo inizio e quando tutto sembra perso e la stessa ragione vacilla, incredibilmente, un nuovo incontro allontanerà la solitudine e il dramma.
Alessandro Melis è nato a Roma il 23 aprile 1945. Dopo aver conseguito il diploma di ragioneria ha svolto diversi lavori: per dieci anni ha prestato la sua attività lavorativa nel campo dell’antiquariato (casa d’aste); è stato impiegato presso la Cassa di Risparmio di Roma e tutte le fusioni che hanno interessato l’istituto di credito fino a giungere, nel 2006, al conseguimento della pensione. Ha avuto una breve esperienza, due anni, come cogestore di un ristorante, winebar, pub. Appassionato di musica e di sci.
Mistero di un amore è un romanzo che, per le tematiche affrontate, non può non coinvolgere il lettore: una storia d’amore reale che tutti, almeno una volta, abbiamo vissuto nella nostra vita.
Il trasporto dovuto all’innamoramento, la passione irrefrenabile di possedere e lasciarsi possedere, la voglia di compenetrarsi totalmente fino a divenire unità con l’altro, e poi, tragicamente, vedere svanire ogni sogno, vedere la passione trasformarsi in bene, ma non essere più passione, le prime incomprensioni e infine, inaspettatamente un incidente…
“Ho iniziato a scrivere questo romanzo quasi per gioco, senza avere l’ idea di dove volessi andare. – ha affermato l’autore – È stato come affrontare una lunga lunga seduta di psicoanalisi, che mi ha portato in strade fatte di antichi sentieri che credevo di conoscere. Ma nulla succede per caso. Ho cercato di prendere per mano i personaggi e portarli dove volevo come se fosse già scritto, ma alla fine forse sono stati i personaggi a portare me e ho conosciuto meglio me stesso. Tra l’altro ho capito che leggere e scrivere è come giocare: serve a rimanere più giovani.”