Riportiamo di seguito report e fotogallery sula prima giornata del Women’s Fiction Festival in programma nel fine settimana a Matera.
Una cialledda 2.0 ispirata alle nuove frontiere della rete e un Tiramisud dedicato a Matera capitale europea della Cultura nel 2019 hanno chiuso venerdì 28 settembre la prima giornata del Womens’s fiction festival fra parole e libri.
Il congresso
Una giornata iniziata molto presto per le circa 100 scrittrici arrivate da ogni parte del mondo, a proprie spese, per seguire il congresso internazionale di scrittura. Infatti, nella sala convegni de “Le Monacelle” si è svolta una giornata di studi dedicata fondamentalmente all’editoria elettronica con esperti di fama internazionale come Beth Barany che si è soffermata sulle opportunità di Twitter. Ha suscitato particolare interesse il panel “Pubblicare è un clic: tendenze e prospettive” a cui hanno partecipato agenti letterari statunitensi, inglesi e italiani. “Una volta – è stato detto – per pubblicare un libro bisognava rivolgersi a un’industria con costi per la stampa, la distribuzione e così via. Oggi, invece, è sufficiente andare su Amazon, ad esempio, e pubblicare un proprio libro con diritti d’autore impensabili nel vecchio sistema”. E per aiutare questo processo oggi c’è anche il “crowdsourcing” come ha spiegato durante il congresso Jesse Potash arrivato da New York per raccontare la sua esperienza e questa nuova opportunità di business nell’editoria elettronica.
Dopo il congresso è arrivato il momento dell’attesa Borsa del libro in cui autori e agenti letterari si incontrano per scoprire nuovi talenti. Un record di partecipazione, quest’anno. Infatti, gli agenti letterari e gli editor delle principali case editrici italiane e mondiali hanno dovuto affrontare circa 500 appuntamenti. “Pitching” da dieci minuti ciascuno in cui un autore ha potuto proporre il proprio lavoro. “Un’esperienza interessante”, afferma Michele Rossi della Rizzoli. Scoperto anche quest’anno qualche talento? “Forse un paio. Ma si vedrà”, confessa.
L’apertura del Festival
In serata l’apertura ufficiale del festival con l’intervento delle istituzioni. Per l’amministrazione comunale è intervenuto l’assessore alla Cultura, Alberto Giordano: “Il Wff rappresenta uno dei pilastri centrali della candidatura di Matera a Capitale europea della cultura nel 2019 perché si muove nell’ottica della formazione e della produzione culturale. Vogliamo far diventare settembre la stagione della letteratura. E intorno a questo tema il Wff e il premio Energheia rappresentano senza dubbio i due momenti fondamentali”. Ad apprezzare il tema di quest’anno “leggo di gusto” è stata la presidente del Consiglio comunale, Brunella Massenzio. “E’ una iniziativa che apprezzo particolarmente non solo come donna, ma anche come lettrice e, quest’anno, come appassionata di cucina. Il Women’s fiction festival – ha aggiunto Massenzio – rappresenta uno spazio di confronto internazionale utile per volgere uno sguardo sul mondo più profondo e più aperto”.
Per la Soprintendenza ai Beni storici e artistici è intervenuta Teresa Garaguso che ha sottolineato il frequente e profondo rapporto fra letteratura, arte e cibo.
Cibo e letteratura
Subito dopo, in un’affollata sala Levi di Palazzo Lanfranchi, incontro “Gourmet letterari: il potere evocativo del cibo nella letteratura” in collaborazione con la Presidenza del Consiglio regionale della Basilicata. Fra i relatori Stefania Barzini, autrice di “La scrittrice cucinava qui” (Gribaudo), Licia Granello, giornalista di “Repubblica” e autrice di “Il gusto delle donne” (Rizzoli) e Francesca Romana Barberini, volto noto del Gambero Rosso Channel.
“Sono molto onorata – ha detto Barberini – di essere stata invitata a questo festival di cui sento parlare da tanti anni. Oggi la letteratura al femminile sta vivendo una straordinaria stagione grazie anche a questa manifestazione”. Cibo e letteratura per risvegliare un antichissimo rapporto. Ma anche cibo, letteratura e donne. “Sulle rive del Po – ha raccontato con passione Granello – c’è un panificio fatto di sole donne che produce i più buoni grissini al mondo. Eppure solo attraverso il tribunale ha potuto avere l’iscrizione alla Camera di commercio di Torino perché la parola fornaio non era mai stata declinata al femminile”. Barzini, invece, si è soffermata sui grandi scrittori: “I libri di Elsa Morante e di Pamela Lyndon Travers, l’autrice di Mary Poppins, mi hanno fatto capire il potere della scrittura”.
Chiusura della prima giornata del Womens’ Fiction festival nella suggestiva cornice dell’Hotel Corte San Pietro dove la scrittrice e giornalista Carlotta Mismetti Capua ha intervistato Giuseppina Torregrossa, scrittrice Mondadori scoperta qualche anno fa a Matera proprio nell’ambito del Wff. “Devo la mia nuova professione di scrittrice a Matera ed a questo Festival”, ha detto Torregrossa. Ed ha aggiunto: “Questa città è di una bellezza globale non paragonabile a nessun altro posto al mondo”.
Subito dopo spazio alla degustazione proposta da Antonio Nobile in collaborazione con il Consorzio di tutela del Pane Igp Matera e condotta Slow Food. Sono stati proposti la cialledda 2.0 arricchita da formaggio e salsiccia e il “Tirami sud”, un tirami su fatto con pane di Matera e ricotta nostrana, dedicato a Matera capitale europea della cultura nel 2019. Proprio come tutto il Women’s Fiction Festival.
Set 28