Energheia comunica la designazione della vincitrice del Premio Energheia Israele 2022: Yael Kastel, ventunennne di Haifa con il racconto: “To whom it may concern”. Menzione speciale ex aequo : per Ofir Ashery, ventottenne di Tel Aviv, con il testo “Crane” e Shell Hakim, ventottenne di Be’eri, un kibbutz nel Sud del Paese, con il racconto “At both ends”.
Anche quest’anno il Premio ha avuto un ampio e positivo riscontro nel Paese Medio Orientale ed è stato coordinato dallo scrittore Asher Salah, Professore di Storia del Cinema, all’Università di Bezalel a Gerusalemme e dal Prof. Dror Pimentel. La vincitrice, lo ricordiamo, sarà ospite dell’associazione nei giorni della cerimonia di consegna del Premio Energheia, a settembre, per ricevere l’ambito riconoscimento.
Il testo del racconto vincitore cattura l’attenzione del lettore fin dalle prime parole, per come coinvolge il lettore. Le descrizioni risultano essere ben costruite grazie all’utilizzo di un fraseggio ricercato e calzante. Ottimi i dialoghi e l’uso del flashback.
L’autrice grazie ad un uso della parola riesce empaticamente a trasferire le sensazioni vissute dalla protagonista al lettore, a penetrare i suoi pensieri e le sue angosce, seguendola nei suoi passi.
Negli altri due testi oggetto di menzione, nel primo “At both ends” il protagonista, un israelita religioso, in un giorno di lavoro cade in diverse contraddizioni sulla sua condotta di vita e nel dubbio decide di rivolgersi ad un Rabbino, dal quale cercherà di avere risposte convincenti.
Nel secondo racconto “Crane”, si ripercorre il gesto di Isacco, descritto nel libro biblico della Genesi, come se si trattasse di un set cinematografico, con un finale che lascia sorpreso il lettore.
Yael Kastel è una studentessa della Bezalel Academy of Arts and Design di Gerusalemme, ama scoprire e creare storie in tutte le forme e forme.
Ofir Ashery è nato nel 1993 a Gerusalemme ed è cresciuto a Göttingen (Germania) e a Tel-Aviv. Attualmente vive a Tel Aviv e sta terminando la sua laurea in Letteratura e scrittura creativa all’Università. Nella sua scrittura ama esplorare il confine fluido tra immaginario e reale, cercando di dare forme e movimenti letterari alle sue connessioni con il mondo e alla ricca, sebbene sanguinosa e poco chiara, storia di Israele. Lavora come assistente per diversi artisti israeliani, come venditore di libri in una libreria di seconda mano e scrivendo critiche letterarie per Ma’ala Magazine. Vincitore del primo premio del Gad Yaacobi Poetry Award 2020.
Shell Hakim è nata nel 1994 a Be’eri, un kibbutz nel Sud di Israele. Fin dall’infanzia si è interessato profondamente all’arte, al design e all’architettura, e ha riscontrato una profonda passione per la lingua, l’etimologia e la letteratura. Studente del quinto anno del Dipartimento di Architettura della Bezalel Academy of Art and Design di Gerusalemme, Shell è attualmente coinvolto in diversi progetti architettonici in giro per la città, continuando nel contempo il suo percorso di giovane scrittore. La sua formazione come Architetto per guardare all’ambiente urbano circostante che lo circonda, insieme al suo interesse per la narrativa, determina la sua prospettiva per la narrazione speculativa.
Asher Salah, nato a Firenze, è professore di Storia d’Israele a Gerusalemme. È specializzato nella letteratura di Ebrei Italiani e traduttore di letteratura ebraica. Ha scritto di cinema contemporaneo e collabora con numerosi quotidiani italiani sulla politica Medio Orientale.
Nei prossimi giorni l’associazione pubblicherà i finalisti delle varie sezioni del Premio Energheia, la cui cerimonia di consegna avverrà il 10 settembre 2022 a Matera.