La pioggia caduta sulla città dei Sassi sino alle ore 18 rende più complicata la preparazione tecnica dello spettacolo ma poi il sole fa capolino e Pietre che cantano 2010 regala al pubblico di piazza Pascoli un’altra serata memorabile. Inserito all’interno del Women’s Fiction Festival, l’evento ideato dal light designer Toni Iacovuzzi e promosso in collaborazione con il media partner SassiLive.it dopo aver riscoperto la Chiesa di San Francesco d’Assisi e la chiesa dei Santi Pietro e Paolo al Caveoso nella suggestiva piazza degli antichi rioni Sassi ha scommesso questa volta sulla valorizzazione di Palazzo Lanfranchi. Un altro monumento del centro storico della città di Matera reso più affascinante dal format di Pietre che cantano, che alerna effetti luce e giochi piromusicali a pillole di storia che raccontano la genesi del sito scelto dagli organizzatori. La squadra di Pietre che cantano era composta quest’anno da Toni Iacovuzzi ed Emanuele Santochirico alla regia luci, Placido Passarelli alla regia audio, Pirotecnica Santa Chiara per i fuochi pirotecnici, D&D per il service audio e da Leonardo Presicci per la voce narrante.
A condurre la serata il direttore responsabile di SassiLive.it il giornalista Michele Capolupo. Il format di Pietre che cantano resta sostanzialmente invariato ma viene puntualmente personalizzato per il sito prescelto. Per Palazzo Lanfranchi hanno fatto capolino sulla facciata i gobos di Carlo Levi e Giovanni Pascoli, i due personaggi storici che sono legati per diverse ragioni a questo sito materano.
Di Carlo Levi ricordiamo tutti il capolavoro letterario “Cristo si è fermato ad Eboli” e l’opera artistica “Lucania 61”, omaggio del pittore torinese esiliato ad Aliano per sospetta attività antifascita negli anni 30. La tela è custodita proprio all’interno di Palazzo Lanfranchi e anche la sala conferenze utilizzata per gli incontri culturali porta il suo nome.
Giovanni Pascoli è legato invece a Palazzo Lanfranchi, perchè questa struttura ospitava il Liceo Classico nel quale insegnò latino e greco anche il celebre poeta dal 1882 al 1884. Le due figure sono state rievocate da Pietre che cantano e alternate assieme ad altre raffigurazioni di carattere religioso. Tra queste anche un angelo in cartapesta frutto dell’opera cartapestaia di Michelangelo Pentasuglia, candidato a realizzare anche il carro della Bruna per l’edizione 2011. Curata in modo particolare anche la selezione musicale, con brani di Vangelis, Emma Shepplin, Hans Zimmer, Gregorian e una versione straordinaria di Mina del Magnificat che ha chiuso la prima parte dello spettacolo, con lancio di comete dorate dal cornicione del Palazzo Lanfranchi.
Nell’intervallo il giornalista e conduttore dell’evento in piazza Pascoli Michele Capolupo ha invitato sul palco la poetessa Lucia D’Antona, che ha declamato la poesia Pietre che cantano ispirata dall’edizione precedente promossa in piazza San Pietro Caveoso.
Nella seconda parte le pillole di storia commentate da Leonardo Presicci si sono alternate a brani di Emma Shepplin, Steve Jablonsky e Vangelis.
La colonna sonora Mithodea di Vangelis ha chiuso anche la terza edizione di Pietre che cantano in piazza Pascoli. Un momento particolarmente atteso dal pubblico, che ha apprezzato moltisismo lo spettacolo piromusicale allestito dalla Pirotecnica Santa Chiaria. Un turbinio di luci, colori, musica e fuochi pirotecnici che ha regalato momenti indimenticabili in una serata di fine settembre dell’estate 2010 materana.
E mentre cala il sipario su Palazzo Lanfranchi, l’organizzazione è già al lavoro per un altro evento targato Pietre che cantano.
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complimenti….bellissimo evento….come sempre stupefacente (e ho visto solo le foto)……….GRANDI!!!
Al redattore di SassiLive per il bellissimo evento organizzato,