Grande curiosità nella sala meeting di Palazzo Gattini per Marina Ripa di Meana annunciata come terza ospite della rassegna culturale “Letture a Palazzo Gattini” per presentare il suo ultimo best seller “Virginia Agnelli madre e farfalla”, giunto alla sesta edizione con oltre ventimila copie vendute.
A presentare l’incontro informale con il pubblico e i giornalisti le giornaliste Maria Anna Flumero, direttrice artistica della rassegna e Rosalba Stasolla, responsabile Comunicazione Palazzo Gattini.
Quando viene chiamata a dire la sua nelle trasmissioni televisive Marina Ripa di Meana si trasforma in una sorta di Vittorio Sgarbi al femminile mentre la conversazione dal vivo con i suoi potenziali lettori fa emergere la parte più dolce della sua personalità. Arroganza e dolcezza sono due aspetti che fanno parte della vita di Marina Ripa di Meana, una donna che alle soglie dei settantanni (da compiere il prossimo 21 ottobre) si presenta con un fisico invidiato anche dalle signore di quaranta.
A Matera Marina Ripa di Meana ha presentato la sesta edizione di una pubblicazione piuttosto scomoda per la famiglia Agnelli, che ha sempre provato ad “insabbiare” la vita, evidentemente drammatica e scandalosa, di Virginia Bourbon Del Monte Agnelli, madre di Gianni, Susanna e di altri 5 figli. La ricostruzione storica di Virginia Agnelli è affidata alla passione per la scrittura di Marina Ripa di Meana e alla professionalità della giornalista Gabriella Mecucci, fondamentale nel lavoro di ricerca dei documenti storici.
Virginia è una donna bellissima, trasgressiva, intelligente, coraggiosa. Aspetti fisici e caratteriali che si rispecchiano nella vita di Marina Ripa di Meana, che ha confessato durante la presentazion nella sala meeting di Palazzo Gattini di aver vissuto un’infanzia difficile perchè era una bambina dislessica. “A scuola – ha confessato Marina Ripa di Meana – ero un disastro in matematica e i genitori mi condannavano per queste mie lacune. L’unica materia in cui andavo benissimo era l’italiano. I miei temi erano letti a scuola e probabilmente è nata in quel momento la passione per la scrittura. Poi per anni ho fatto altro. Sono nata in una famiglia borghese e per anni ho gestito un atelier di alta moda a Roma. Vent’anni fa mi hanno chiamato a dirigere un mensile femminile e in quel momento è scattata la voglia di cominciare a scrivere. Per molti la scrittura è uno sfogo, è una terapia per stare bene con se stessi e con gli altri e pertanto io consiglieri di scrivere sempre, anche se non bisogna pubblicare per forza. Invece le librerie sono pieni di libri che poi restano nei cassetti perchè sono stati pubblicati da persone che non avevano nulla di interessante da raccontare. Come è noto in questi anni sono stata impegnata come opinionista in televisione e non condivido chi giudica male tutta la televisione italiana. Io che la guardo di notte prima di addormentarmi posso dire che ci sono tanti programmi interessanti. Per quanto mi riguarda il mio carattere mi porta spesso a scontrarmi con gli altri ospiti in studio ma io sono così, ho molti nemici ma come si dice “molti nemici, molto onore”.
Cosa ricorda dell’esperienza al reality La Fattoria e sopratutto perchè ha deciso di partecipare?
“E’ stata un’esperienza da sopravvissuti e devo confessare che ho accettato di partecipare solo per denaro. Ma non lo rifarei se me lo chiedessero un altra volta. Dopo una settimana avete visto che me la sono squagliata. Questo vuol dire che non vado in tutti i programmi televisivi. Ci vado volentieri quando si può discutere con poche persone mentre per esempio ho rifiutato di partecipare alla Vita in diretta, ora condotta da Maria Venier anche se lei resta una mia carissima amica. Lì c’è un calderone e non si riesce a dire più di due parole. Naturalmente la mia vita non è solo legata alle partecipazioni televisive. Ora ho un contratto con la Mondadori per un altro libro che arriverà il prossimo anno ma intanto invito tutti a leggere questa sesta edizione di Virginia Agnelli. Un libro che mi permette anche di scoprire i posti che desideravo vedere da tempo. Matera è uno di questi. Ma se non ho un motivo per andare in un posto non ci vado anche perchè non sono più una ragazzina e con mio marito Carlo non posso fare certamente quello che fanno le giovani coppie che si spostano per una gita romantica. Con questo libro sto girando l’Italia, quindi è chiaro che per quanto mi riguarda prima si scrive e poi si vede.
Come giudica da opinionista televisiva l’attuale scenario della politica italiana?
“Stiamo vivendo un momento terribile. La situazione è pessima ma i giudici si dovrebbero dare una calmata. Io devo dire che sono contraria alle elezioni perchè in un periodo di crisi come quello che vive l’Italia non ci possiamo permettere altre spese per decidere un nuovo governo ma questo atteggiamento dei giudici di guardare a tutti i costi dal buco della serratura non mi piace per niente. Da sempre gli uomini potenti hanno avuto le amanti ma oggi i giudici sono diventati giornalisti e i giornalisti sono diventati giudici. Anche io sono stata vittima assieme a mio marito di alcune intercettazioni e sono finita sui giornali per cose che riguardavano la mia vita privata assolutamente normali. Da tempo ormai i giudici hanno deciso di perseguitare una persona dissennata e imprudente ma io contesto questo modo di operare”.
A Marina Ripa di Meana viene chiesto un parere anche sulla contestazione anti-berlusconiana promossa domenica 6 febbraio al Palasharp di Milano da un gruppo di intellettuali, filosofi, giornalisti ed in particolare se Marina Ripa di Meana, una donna di cultura, sta con questi del Palasharp o dall’altra parte. “Io non sto nè con gli uni nè con gli altri. Sono una donna che ha vissuto la rivoluzione culturale del ’68, che ha partecipato alla battaglia per l’aborto ma oggi non si può andare in piazza per rivendicare con un atteggiamento che mi è sembrato assurdo, ridicolo, vecchio e fascista.
Tornando al suo “best seller”, Marina Ripa di Meana ha precisato che nel libro racconta la storia di una donna amorevole, che vive i suoi momenti difficili ma che in realtà non ha avuto il tempo per non essere felice viso che è morta molto giovane. Io mi rispecchio molto in lei, anche se naturalmente c’è una differenza di età e di mezzi a disposizione e sopratutto rispetto a Susanna io sono entrata nell’aristocrazia solo quando in seguito ma sono originaria di una famiglia borghese.
Come è nata l’idea di riscoprire la storia di Virginia Agnelli?
“Oltre alla passione per la scrittura, ho deciso di approfondire questo personaggio storico perchè io ho casa in Umbria e Gabriella Mecucci, che ha attinto dagli archivi tutti i documenti per ricostruire i particolari della biografia, è una giornalista umbra. Siamo molto amiche e insieme abbiamo deciso di far conoscere al pubblico una storia che la famiglia Agnelli ha sempre “occultato”, non si sa perchè. Devo dire anche mio marito Carlo mi ha sostenuto molto in questa scelta anche perchè quando era piccolo e andava al mare a Forte dei Marmi aveva conosciuto la piccola Virginia, che era ospite nell’Albergo Augustus, adiacente proprio alla casa di mio marito. Adesso stiamo lavorando già alla settima edizione, perchè come spesso succede, si scoprono altre notizie e il libro va aggiornato. Ma intanto vi consiglio di leggere questo che presento stasera. Il libro è una biografia di Virginia Agnelli ma è anche un romanzo pieno di storie divertenti e drammatiche, una vita che si può paragonare a quella di Lady Diana, anche lei scomparsa da giovane. E’ una biografia che supera il romanzo. Dispiace che il mio libro non sia stato recensito da Repubblica, Corriere della Sera e La Stampa mentre il Foglio ha fatto uno speciale, Il Giornale mi ha dedicato ampio spazio e tutti i giornali locali dove presentiamo questa pubblicazione documentano il nostro lavoro. Solo “Io donna”, un inserto settimanale del Corriere della Sera ha fatto un pezzo su questo libro. Ma questo boicottaggio è in linea con le scelte che ha sempre fatto la famiglia Agnelli per evitare che fosse raccontata la vita di Virginia. Anche la pro nipote Virginia Elkann Agnelli quando è stata ospite di Daria Bignardi a Invasioni barbariche su La 7 non conosceva nulla della sua bis nonna. Tutto questo credo che sia molto triste”.
L’ultimo appello di Marina Ripa di Meana riguarda la sua sfera personale e la sua malattia che ha vinto grazie alla prevenzione. “Sono animalista convinta. Poi negli anni scorsi ho avuto problemi di salute molto gravi e mi sono schierata anche a favore della prevenzione. Io fino all’età di 60 anni non avevo un medico in casa, conoscevo solo il veterinario dei miei cani. Quindi ho scoperto di avere un tumore al rene e ho fatto delle tac prima ogni tre mesi e oggi dopo aver tolto quel rene sto bene e predico la parola prevenzione sopratutto agli uomini che sono più pigri rispetto alle donne”.
Michele Capolupo
La fotogallery sulla presentazione del libro “Virginia Agnelli, madre e farfalla” con Marina Ripa di Meana
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Sinossi del libro “Virginia Agnelli, madre e farfalla”.
Bellissima, trasgressiva, intelligente, coraggiosa, figlia di un principe della nobiltà nera e della travolgente e sardonica americana Princess Jane: Virginia Bourbon Del Monte Agnelli, madre di Gianni, Susanna e di altri 5 figli, ha avuto una vita drammatica e “scandalosa”.
La sua biografia è stata tenacemente occultata dalla famiglia che ha cancellato la sua straordinaria personalità. Questo libro non racconta né le vicende della Fiat, né gli scontri per ragioni di eredità, vuole restituire invece alla storia la figura di una donna affascinante e decisiva nella formazione di re Gianni e della famiglia reale Agnelli. Nella costruzione, insomma, dell’Agnelli style. Tanto è vero che l’avvocato teneva in camera da letto una sola fotografia: la sua. Virginia perse il marito Edoardo, morto per un incidente aereo, a 35 anni. Pochi mesi dopo la sua scomparsa s’innamorò di Curzio Malaparte, tanto da volerlo sposare. Lo aveva conosciuto a Forte dei Marmi, dove passava molti mesi dell’anno nella sua splendida villa sul mare. Il suocero, il fondatore della dinastia, il senatore Giovanni Agnelli non glielo perdonò. Prima fece saltare le nozze, poi chiese al capo dell’Ovra Arturo Bocchini di seguirla passo passo, e di fornirgli tutte le notizie sulla vita della nuora. La polizia fascista per mesi e mesi la pedinò e compilò su di lei dettagliati rapporti. Servirono al senatore Agnelli per citare Virginia presso il tribunale per i minori di Torino, che in tempi rapidissimi emise una sentenza che le toglieva la patria potestà e l’affidava al suocero. L’ordinanza la bollava come pubblica peccatrice e consentiva una sorta di “sequestro” dei 7 figli, che le vennero strappati dalla polizia mentre in treno si recavano con lei a Roma.
Biografia Marina Ripa di Meana
Stilista, scrittrice e personaggio televisivo. Nata da una famiglia borghese, Marina Ripa di Meana ha cominciato subito a lavorare avviando un atelier di alta moda in piazza di Spagna a Roma ma ben presto le sue vicende private sono diventate di dominio pubblico per via degli uomini di cui si è innamorata. Dopo la storia d’amore con Alessandro Lante delle Rovere, di antica famiglia ducale, dalla quale ha avuto la figlia Lucrezia, nota attrice teatrale, cinematografica e televisiva, Marina Ripa di Meana ha scandalizzato tutti negli anni per il tormentato rapporto d’amore con il pittore Franco Angeli, una storia documentata da un libro, Cocaina a colazione, scritto nel 2005, in cui racconta la sua esperienza da prostituta avviata per acquistare la cocaina richiesta dal suo amante.
Mentre continua la sua attività nel settore moda, Marina si innamora del giornalista Lino Jannuzzi ed è questa la storia sentimentale inserita nel primo libro di successo della poliedrica artista, “I miei primi quarant’anni”.
Nel 1982 si sposa attraverso un rito civile con Carlo Ripa di Meana, di famiglia marchionale: vent’anni dopo riuscirà a portare Carlo sull’altare per celebrare anche il matrimonio religioso.
Dalla fine degli anni settanta Marina Ripa di Meana comincia a frequentare come opinionista le trasmissioni televisive e guadagna popolarità per il suo carattere esuberante e la sua natura anticonformista, autentica e libera.
Ambientalista convinta e sempre pronta a difendere gli animali, Marina posa anche nuda per campagne pubblicitarie contro l’uso delle pellicce e per raccogliere fondi contro il cancro, esperienza avviata dopo aver scoperto di avere un tumore al rene.
Mentre in televisione si afferma sempre di più come l’icona della tv-spazzatura, continua a scrivere libri di profilo autobiografico, romanzi gialli e sentimentali e prova anche la strada del cinema dirigendo il film Cattive Ragazze nel 1992. Un’esperienza dal risultato decisamente mediocre.
Dal 1990 dirige per due anni il mensile Elite mentre continua il suo impegno a favore degli animali ed in particolare contro lo sterminio dei cuccioli di foche, contro l’uso di pelli e pellicce, contro gli esperimenti nucleari francesi, cocontro la chiusura dello storico Ospedale di San Giacomo nel cuore di Roma (2008) e quella, recente, per la prevenzione precoce dei tumori. Negli ultimi anni ha lanciato con il proprio marchio occhiali, porcellane, pellicce ecologiche.
Da regina del trash non poteva evitare una partecipazione ad un dei reality prodotti dalla tv-spazzatura. E così l’8 marzo 2009 partecipa al reality La Fattoria condotto da Paola Perego e ambientato in Brasile. Dopo sei giorni accusa un malore e torna in Italia: da regolamento dopo essere guarita partecipa dagli studi Mediaset alle altre puntate del reality ma si offende nel corso di una di queste trasmissioni per non essere stata salutata da Paola Perego e viene cacciata in diretta.
evviva marina ripa di meana