Matera scopre “improvvisamente” di avere le potenzialità per diventare una cittadella del cinema. Nel pomeriggio presso la Camera di Commercio, l’associazione Medeura, che fa riferimento all’assessore regionale materano Vincenzo Santochirico, organizza un dibattito per verificare come trasformare il sogno dei professionisti del settore attivi nella nostra città. Una cittadella del cinema che naturalmente troverebbe la linfa vitale in questa benedetta film commission, strumento che la Regione Basilicata intende mutuare da altre realtà del nostro Paese come Puglia, Toscana o Piemonte per attrarre nuove produzioni cinematografiche, per la tv e per il grande schermo, iniziative che producono cultura e lavoro, che poi è quello che manca sul nostro territorio. In questi anni ci hanno provato davvero in tanti ad avviare una film commission ma come spesso succede il tema è stato utilizzato come un fazzoletto di carta usa e getta in campagna elettorale per illudere chi deve garantire i voti al politico di turno. Poi per magia quando tutto sembra destinato a svanire nel buio più assoluto di colpo la città dei Sassi viene scossa da un’associazione denominata Matera città del cinema, presieduta da un giornalista di Potenza che lavora per il Tg3 Basilicata, Luigi Di Lauro e diretta da Imma Battista, musicologa di Mola di Bari, che vive fra Roma e Potenza, dove insegna al Conservatorio e dirige il Teatro Stabile. Qualcuno ha storto il naso, perchè è stato tirato in ballo ancora una volta il campanile, perchè non è difficile “digerire” per chi difende la materanità un’associazione guidata da potentini he si propone di inserire Matera in un nuovo sistema produttivo legato all’industria cinematografica. In realtà nel coordinamento tecnico figurano Giovanna Vizziello, Enzo Massari, Luca Mennuni e Michele Lo Squadro e la responsabile di produzione Livia Ponzio, tutti materani. Sin qui nulla da eccepire, perchè una retrospettiva di Gassman, condita da eventi musicali di qualità come il concerto di Bacalavov, dalla mostra cinematografica di Gaetano Martino e dalla presenza illustre di Paola Gassman e Ugo Pagliai va sicuramente apprezzata. Come fa piacere apprendere che un uomo di cultura come Tonino Guerra donerà una sceneggiatura per realizzare una produzione cinematografica sul nostro territorio e l’associazione propone di realizzare un museo del cinema nella città di Matera vuol dire che si lavora per il bene di un territorio. Quindi, fino a qui tutto bene, come sostiene il rapper Marracash. Ma per amore della verità e non certo per campanilismo va ricordato che altri professionisti materani che operano in questo settore hanno presentato un progetto analogo, puntualmente ignorato dalle precedenti amministrazioni, nell’ordine guidate da Minieri, Porcari e Buccico, il cui mandato si è interrotto a metà per la crisi che ha colpito la sua maggioranza. Ma siccome l’obiettivo è quello di crescere e non di perdersi dietro pretestuose polemiche di cortile, sembra paradossale ma proprio grazie all’associazione “potentina” Matera città del cinema, nel pomeriggio è avvenuto una specie di miracolo. I politici materani hanno rivendicato alla presenza del presidente De Filippo il ruolo che Matera deve recitare una volta costituita la film commission, di cui non si conosce ancora la disponibilità economiche. Perchè se arrivano i soldi i progetti da finanziare non mancano di certo. Lo ha ribadito attraverso un video registrato durante il set della fiction Rex il materano Domenico Fortunato, attore affermato a livello nazionale che in questi anni ha predicato nel deserto circa le potenzialità del nostro territorio, che non deve solamente offrirsi agli americani come set naturale ma che può produrre cinema di qualità, come dimostrano i numerosi premi di qualità assegnati negli ultimi anni alle produzioni locali. Eppure il convegno si è aperto con una spiegazione tecnica di Rossella Tarantino su cos’è una film commission e cosa può produrre sul territorio”.
Angelo Cotugno, già consigliere comunale del PD, ha parlato della nascita del polo audiovisivo a Matera. Quindi, dopo il messaggio di Domenico Fortunato è partito il dibattito, inaugurato da Nando Irene, già impegnato sul set di Mel Gibson come attore e aiuto-regista e protagonista di una serie di partecipazioni a cortometraggi ed fiction trasmesse da Rai e Mediaset. Nando Irene ha ricordato che il progetto del museo del cinema è stato già presentato all’amministrazione comunale di Matera ma nessuno ha creduto in questa iniziativa che avrebbe sicuramente attivato un circuito virtuoso sul territorio materano. “A questo incontro sono arrivato con intenzioni “aggressive” ma vedo che c’è l’intenzione di mettere in campo quanto viene enunciato a parole. Nel lontano 2003 mi feci promotore di un ufficio del cinema in città. L’idea era quella di realizzare un Polo del cinema con l’apertura di un’esposizione nel Palazzo del Casale all’interno dei Sassi. Mi domando come mai in Sicilia grazie alle fiction del commissario Montalbano hanno creato l’itinerario di Montalbano e a Matera non hanno creato l’itinerario della Via Crucis della Passione di Mel Gibson. O ancora. Perché Gibbson ha girato gli interni a Cinecittà quando a Matera ci sono tanti capannone abbandonati? Il cinema è industria che produce audiovisivi e chiedo adesso perché non fissiamo un altro appuntamento per partire subito con questo progetto”. Nando Irene ha quindi lanciato un’altra proposta: la realizzazione del Matera Film Festival con un invito a Robert De Niro per nominarlo presidente onorario. Nel giro di un’ora, con una cifra di 50mila euro, il nome di Matera farebbe il giro del mondo e si potrebbe cominciare davvero ad investire nell’industria cinematografica anche grazie all’effetto mediatico garantito da un nome così prestigioso del cinema mondiale.
Geo Coretti, regista di Blu Video, dopo aver ricordato il grande successo in co-produzione del film Il Rabdomante e i film autoprodotti con la sua società “Il vaso di Pandora” e “Oro nero”, ha chiesto al presidente De Filippo di sostenere attraverso il nuovo organismo di prossima istituzione anche le produzioni locali e ha auspicato che il film “21 settembre 1943”, produzione che racconterà la ribellione della prima città dei Sud all’oppressione nazi-fascista e che sarà girato nella prossima estate possa fregiarsi del marchio Basilicata film commission.
Polemico invece l’intervento di Francesco Foschino, che ha avuto l’intuizione di realizzare un sito web dedicato alla storia della città di Matera e sul quale sono stati pubblicati gli scatti effettuati sul set del film di Mel Gibson. Foschino, guida turistica che ha inventato il tour legato alle scene del film The Passion, ha sollevato dubbi sulla bontà dell’iniziativa promossa dall’associazione Matera città del cinema e ha chiesto di conoscere quanti sono i fondi previsti per la Film Commission che la Regione intende costituire. Contestata da Foschino anche l’ipotesi di affidare la presidenza della film commission all’attuale direttore responsabile del Quotidiano Paride Leporace. “Basta una laurea sul cinema per meritare questa nomina?” Si è chiesto. Noi pensiamo in proposito che sarebbe opportuno affidare la presidenza della film commission all’attore materano Domenico Fortunato, un professionista affermato a livello nazionale e internazionale che mastica cinema da oltre 25 anni.
Chiamata in causa da Francesco Foschino, puntuale è arrivata la replica di Imma Battista, direttrice artistica dell’associazione Matera città del cinema, presente in sala assieme a tutti gli addetti ai lavori del cinema made in Matera.
Renato Favilli, rappresentante dell’Associazione Campo Libero ha ricordato la sua esperienza acquisista come tecnico di regia grazie anche ai lavori svolti per la Rai e ha auspicato la realizzazione della Film Commission, già sperimentata con successo in Piemonte, dove la produzione di un film costa meno rispetto alla Lombardia. In Basilicata potremmo realizzare tante cose come la creazione di Teatro di Posa e di ripresa oppure la realizzazione di uno studio virtual. La Film commission serve per fornire servizi e per creare sinergie. Creare cinema a Matera è un po’ azzardato m se si lavora insieme si possono ottenere grandi risultati“.
Grande interesse anche per il lavoro svolto in provincia di Matera da Rocco Calandriello, che organizza da undici anni a Pisticci il Lucania Film Festival con l’Associazione Alelammie: “Non è un problema chi deve gestire la film commizzion e bisogna sfatare il mito pugliese piuttosto che quello piemontese. La nostar sfida è da qui a dieci anni e sarà una buona occasione per cominciare a studiare e formarci. Visioni Urbane ha messo intorno ad un tavolo i lucani e portato avanti un corso per tre anni con la realizzazione di cinque centri di produzione culturale che potrebbero essere cinque satelliti per la Film Commission”.
Interessante anche l’intervento di Daniele Trevisi, scenografo che lavora per la Film Commission del Piemonte da quindici anni: “ L’idea a me piace tanto ma bisogna capire se la Film Commission serve a risolvere una serie di problemi e sono felice che a questo tavolo siano presenti le istituzioni. Per quanto mi riguarda posso dire che il Piemonte sfrutta benissimo la vicinanza con una regione molto ricca come la Lombardia. Lo stesso potrebbe avvenire da noi con la vicina Puglia. Nell’ambito della Film commission c’è anche un altro equivoco, quello della tecnologia. Credo che sia più giusto avviare la formazione di tecnici qualificati”.
Gianni Schiuma che si è occupato della Film Commission con la Camera di Commercio ha precisato: “L’idea della Camera di commercio per l’istituzione della Film Commission nasce dieci anni fa con il film a Matera di Mel Gibson e con l’Ente Parco c’è stato un percorso faticoso che si è arenato nelle stanze della politica. Poi nel 2009 durante un consiglio comunale ho sollecitato i nostri amministratori a ripensare alla Film Commission e siamo partiti. Credo che questo organismo deve essere gestito da un ente pubblico e per questa ragione la Camera di Commercio ha previsto un’associazione che può contare solamente su soci pubblici e sull’intelligenza delle persone pronte a confrontarsi. La Film Commission svolge le funzioni di uno “zanzano”, traduzione italiana di un termine dialettale che vuol dire mediatore – ndr) che deve metetre in rete domanda e offerta e per questo lavoro ci vuole competenza”.
Antonio Andrisani, attore e regista preferisce sorvolare sulla guerra di campanile tra Matera e Potenza: “Non sono un appassionato della querelle Matera-Potenza e ritengo che per svolgere dei ruoli ci vogliono le persone giuste ai posti giusti. Questa sera lancio due appelli agli amici che come me condividono questa passione. Credo che c’è un problema di cultura e di programmazione in questa città. Dobbiamo conoscerci meglio nei valori e essere più incisivi verso le istituzioni. Dobbiamo frequentarci di più per trovare questo piacere e riconoscere il valore intellettuale di ciascuno. Le istituzioni devono conoscerci e non ignorarci. Ritengo di aver creato un “big bang” culturale del cinema a Matera. Mi farebbe piacere che le istituzioni ci conoscano come una parte delle tante risorse del nostro territorio e mi auguro di poter essere sfruttati per quello che siamo e che abbiamo dimostrato di essere”.
Il presidente De Filippo ha garantito che le proposte presentate dai professionisti del cinema materano saranno vagliate dalla Film Commission lucana di prossima istituzione e che tutto il prezioso materiale contenuto nella cineteca lucana di Gaetano Martino da Oppido Lucano a Matera, che ospiterà il museo del cinema.
“In Basilicata – ha dichiarato De Filippo – non sono mancati i grandi nomi dello spettacolo cinematografico ma non si è mai dato continuità a quello che poteva accadere in seguito. Anche se non sono mancati patrocini adeguati e le iniziative sulle produzioni cinematografiche non è stato garantito il supporto adeguato. Abbiamo pensato con delicatezza alla cittadella del cinema a Matera e penso che i grandi risultati si possono raggiungere con piccoli passi. Abbiamo creato cinque laboratori (Casa Cava, Val Sarmento, Rionero, Potenza e Marconia) e ora dobbiamo capire come mettere a sistema questo patrimonio cinematografico. Siccome sono molto pragmatico voglio capire i vantaggi che ha portato in altri territori la film commission e quelli che potrebbe portare al nostro territorio. Noi dobbiamo agire su tre aspetti: la formazione, la produzione locale e la cineteca locale che rappresentano le risorse sufficienti per avviare un’industria cinematograficao. Matera è il luogo dentro il quale si può immaginare un laboratorio e la scelta poi va sostenuta in termini finanziari”.
Il sindaco di Matera Salvatore Adduce sottolinea il ruolo primario che deve recitare la città di Matera: “Abbiamo tutti gli elementi per esprimere un protagonismo e bisogna passare da un lavoro progettuale ad un piano industriale. C’è uno spazio che va colmato attraverso l’intervento della Regione che deve regolare questa film commission”.
Il presidente Franco Stella: “Per la film commission dobbiamo unire gli obiettivi e unire il territorio lucano, che è maturo per essere protagonista di fronte a tante iniziative che sono state suggerite. Come avvicinarci al progetto? Bisogna capire se ci sono le intenzioni per rendere coeso un territorio. C’è una crescita del turismo legata alla visione delle location e voi (riferendosi agli operatori del cinema presenti ndr), siete l’orgoglio del territorio. Poi risponde alle “provocazioni” di Foschino. “La Camera di Commercio e la Provincia hanno deciso di far arrivare a Matera Paola Gassman e Ugo Pagliai per il decennale della scomparsa del grande attore Vittorio Gassman. E voglio assicurare Geo Coretti che girerà il nuovo film sui fatti di Matera del ’43, che la Provincia sarà al suo fianco, così come sarà vicina ad Antonio Andrisani (un altro regista materano che si è distinto per produzioni cinematografiche e che da diversi anni produce il cine-panettone made in Matera, l’ultimo in arrivo nelle prossime festività natalizie con la partecipazione di Pippo Franco – ndr). Abbiamo bisogno di persone che garantiscano valore aggiunto e se si investono dei soldi nel cinema ci deve essere un tornaconto. Sono convinto che De Filippo sarà favorevole a scegliere Matera come un punto di riferimento strategico legato al cinema e a lui affido l’appello di questo territorio”.
Il consigliere regionale materano Vincenzo Santochirico sottolinea le finalità del convegno promosso alla Camera di Commercio di Matera: “La riunione mira a creare un meccanismo e il soggetto deve essere sottoposto alla verifica pubblica con incontri periodici, in modo da creare momenti che mettano a frutto quello che viene prodotto. La presenza del sindaco e del presidente De Filippo sottolinea la serietà del progetto e lascio alla Giunta Regionale la scelta precisa della film commision, che deve puntare alla promozione del territorio con la produzione e non a realizzare un ente che rischia di restare un corpo isolato.
Il consigliere regionale Luca Braia: “L’obiettivo è mettere insieme un progetto concreto che abbia al centro questa città per costruire un’offerta. Abbiamo i luoghi, le competenze, la creatività e l’esperienza. La casualità deve essere messa a sistema e realizzare altrove un progetto legato al cinema è un delitt. Non dobbiamo fare una campagna campanilistica ma la Regione deve garantire il protagonisto in base alla vocazione che il nostro territorio esprime. L’auspicio è che gli Enti aiutino a far emergere le nostre energie”.
Dunque, una serata memorabile e che potrebbe davvero segnare la svolta per l’avvio di un’industria cinematografica a Matera. E dopo il dibattito non resta che passare all’azione con il classico “ciak, si gira”.
Servizio a cura di Carlo Abbatino e Michele Capolupo
La fotogallery sul convegno dedicato al progetto della cittadella del cinema a Matera
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A proposito della costituente films commission regionale di Basilicata i Verdi della provincia di Matera apprendono con stupore e perplessità della delibera di giunta regionale di indennizzare esosamente chi guiderà l’organismo. E’ lodevole che la giunta regionale faccia partire con il piede giusto l’iniziativa da tempo sospirata, ma il proprio compito deve terminare lì ,lasciandolo crescere con le proprie gambe come una sana azienda. Sorge naturale e spontanea la domanda di tanti cittadini : “Sarà forse un nuovo carrozzone creato dalla politica per non produrre nulla di concreto, capace di diventare un serbatoio elettorale o sperpero finanziario?”
La promozione del territorio e il turismo sono una cosa seria e non appannaggio di chi intende la gestione della cosa pubblica univoca e senza il necessario confronto con la comunità. Le amministrazioni regionali, provinciali e comunali devono credere nel settore turismo e considerarlo come la cenerentola degli altri settori. Se c’è un vero giacimento nella nostra città è il turismo ma questa risorsa può essere utilizzata solo con una seria programmazione creando le giuste sinergie fra pubblico e privato, un connubio imprescindibile per raggiungere risultati credibili. Da tempo assistiamo ancora alla permanente chiusura delle chiese rupestri, siti di grande interesse per i nostri visitatori. Per tale ragione invitiamo l’assessore competente a risolvere in breve tempo una situazione insostenibile, i Sassi senza le chiese rupestri sono un’ anatra zoppa. I Verdi si auspicano che nella nostra città il turismo diventi anche una opportunità di lavoro per tanti giovani, ovviamente supportati dall’aiuto della pubblica amministrazione. In questi giorni gli amministratori comunali si accingono a definire il programma di come utilizzare i fondi Pisus, a riguardo riteniamo opportuno di utilizzare una parte a favore dei giovani, finalizzata al loro ingresso nel mondo del turismo. Purtroppo negli ultimi tempi stiamo assistendo ad un drastico esodo dei nostri giovani, quasi paragonabile a un flusso migratorio, per queste ragioni rendiamoci responsabili per tutelare la loro intellettualità e preparazione.
Olivieri Michele (Coordinatore provinciale Verdi Matera)
La Basilicata ha vissuto, soprattutto negli ultimi quindici anni, un fermento culturale e sociale importante intorno al mondo del cinema ed alle sue produzioni che si sono sviluppate soprattutto, come sappiamo, nella provincia di Matera. E’ pertanto in questo senso che mi ritengo soddisfatto di quanto dichiarato pubblicamente dal Presi-dente De Filippo, nel corso del convegno sulla Cittadella della Cinema, organizzata dall’associazione Medeora, tenutosi in Camera di Commercio a Matera, sull’importanza culturale e strategica di realizzare in tempi brevi una vera “Film Commission” scegliendo la Città di Matera come sede principale, luogo vocato per lo sviluppo del settore che ha già investito e investirà risorse proprie in tal senso attingendo dai fondi PISUS.
Questo importante fermento e questa passione nei confronti del Cinema nato e cresciuto in maniera sponta-nea tra i luoghi magici della Basilicata ed in particolare della città di Matera, hanno determinato lo sviluppo e la crescita di professionalità artistiche riconosciute e che già lavorano con importanti case produttrici come attori protagonisti, per citarne solo alcuni Domenico Fortunato, Antonio Andrisani, Nando Irene, Pascal, Zullino, Claudio Salvato (a soli 8 anni) , Antonio Petrocelli, oltre a tecnici e società di produzione locali come RVM Broadcast, Blue Video e Videouno che ora, insieme a questa effervescenza culturale, hanno necessità di essere messe a sistema. Infatti, nel crescere spontaneamente, queste risorse umane hanno determinato consapevolezze e know-how che devono necessariamente tornare utili alla istituenda unità interdipartimentale .
Ritengo che, sin da subito, sarebbe utile fare uno sforzo aggiuntivo nel definire il ruolo di questa “unità inter-dipartimentale” con l’obbiettivo di farla diventare qualcosa in più di una “Film Commission” definita nei manuali come una “…autorità amministrativa indipendente predisposta all’attrazione di produzioni cinematografiche ed audiovisive in un determinato territorio da parte degli enti locali o regionali …”, ma soprattutto un istituto capa-ce di coordinare e fare sintesi delle risorse umane e tecniche , delle passioni, delle competenze, delle professionalità già esistenti sul territorio.
Connettere dunque queste professionalità e queste passioni presenti in Basilicata ed in particolare in provincia di Matera credo sia la principale delle funzioni che debba essere attribuita a questa entità e per questo motivo, ritengo sia fondamentale completare in tempi brevi la proposta della Regione, istituendo un comitato tecnico-scientifico di supporto al Direttore della struttura, che lo coadiuvi nel raccordare ulteriormente le produ-zioni e le energie presenti sul territorio. Si devono infatti coordinare e coinvolgere sin da subito tutte le sopra citate competenze significative presenti, come quelle già citate unitamente alle società che hanno prodootto in Basilicata Film ed alle organizzazioni di eventi che hanno operato nel settore e che sono state in grado di far crescere importanti manifestazioni come il Lucania Film Festival di Pisticci ed altri festival presenti in paesi della Basilicata come Bella e Maratea.
E’ con loro che va definito un vero e proprio piano di azione, senza personalismi e dispute territoriali, con unità e condivisione, per costruire una nuova opportunità per il nostro territorio in grado di gemmare sia nuove professioni utilizzando le innovative tecniche Digitali e del 3D, sia recuperando vecchi mestieri assolutamente utili a questo straordinario mondo come il sarto, il falegname, l’elettricista, il cartapestaio, l’artigiano in genere.
In definitiva, credo che con la istituenda “unità interdipartimentale”, che sarà analizzata nei prossimi giorni nel-la I e nella II commissione Regionale di cui faccio parte, sia solo il primo passo verso la valorizzazione dell’inte-ra filiera dell’audiovisivo, solo così Matera, la sua Provincia e l’intera Regione, potranno finalmente candidarsi a diventare in breve tempo un riferimento concreto per le produzioni cinematografiche nazionali ed internazionali, facendo diventare i luoghi della nostra terra non solo un occasione “per gli altri” ma una “opportunità” di sviluppo per “noi”, per la “nostra terra”, per le “nostre comunità”.
Consigliere Regionale del PD Luca
a Matera e in Basilicata. Camera di commercio pronta a sostegno
La Camera di commercio di Matera è pronta a sostenere il progetto di realizzazione e promozione delle attività audiovisive e cinematografiche proposte dalla Regione Basilicata, che vedono Matera luogo naturale per la “cittadella del cinema’’. Lo sostiene il presidente della Camera di Commercio di Matera, Angelo Tortorelli, che valuta positivamente il dibattito in corso che ha coinvolto la Regione, associazioni, enti e operatori del settore. “ Siamo pronti con tutta la giunta camerale –ha detto Tortorelli – a sostenere in pieno il progetto attivato dalla Regione che ha scelto Matera come sede della “cittadella del cinema’’, mettendo a disposizione l’esperienza e le proposte avviate negli ultimi anni. Si tratta di un progetto articolato che può portare valore aggiunto all’economia non solo di Matera “set naturale’’ della cinematografia nazionale e internazionale, ma dell’intera Basilicata. La creazione e valorizzazione delle professionalità e di servizi di settore, l’avvio di produzioni con una azione di marketing specifica e di eventi di livello sono alcune delle opportunità che possono vivacizzare e rendere produttivo, come accade altrove, questo comparto che si lega bene all’industria turistica e alla promozione del terrritorio’’ .
Con l’unità interdipartimentale primo passo verso la valorizzazione dell’intera filiera dell’audiovisivo
Formazione del pubblico, promozione delle produzioni, valorizzazione della cineteca lucana. Sono i tre principali filoni che hanno spinto il governo regionale a istituire un ufficio interdipartimentale rivolto a organizzare e coordinare le attività cinematografiche in Basilicata. Lo ha detto il presidente della Regione, Vito De Filippo, concludendo i lavori del convegno “Per una cittadella del cinema” organizzato a Matera dall’associazione Medeura presieduta dal Consigliere regionale, Vincenzo Santochirico.
“Sappiamo – ha aggiunto De Filippo – che in Basilicata non sono mancati registi di fama internazionale che hanno voluto girare i loro film nella nostra regione, Sappiamo anche che il campo in questo settore è delicato perchè nel tempo sono nate aspettative e perchè non ci sono modelli unici, ma ogni regione si è organizzata autonomamente. Pertanto, noi ci siamo mossi con delicatezza e con attenzione, facendo una ricognizione su quello che accade nel Paese e in Europa e ascoltando gli operatori lucani. Nella filiera dell’audiovisivo abbiamo trovato, quindi, tre grandi attività. La prima riguarda la formazione del pubblico con i festival di cinema e le rassegne. L’educazione del pubblico è fondamentale e pensiamo che tutti i festival siano meritevoli di attenzione. Ma noi, anche in questo caso – ha aggiunto De Filippo – vogliamo utilizzare lo stesso metodo usato per il progetto Visioni Urbane. Un progetto unico a livello continentale che ha dato vita a cinque laboratori della creatività individuati dagli stessi operatori dopo un percorso che li ha visti impegnati in un confronto serrato e in diversi momenti formativi. Un percorso di trasparenza e di condivisione fra tutti gli attori della creatività. Ora il governo regionale sta affiancando lo start-up di questi centri della creatività mettendo a disposizione risorse per la gestione. Lo stesso metodo vorremmo usare per la filiera dell’audiovisivo”.
Il presidente della Regione si è quindi soffermato sulle produzioni cinematografiche. “Ci siamo mossi con cautela per quel che riguarda la Film Commission avviando un esperimento con il film di Rocco Papaleo “Basilicata coast to coast” investendo una cifra neanche tanto grande, 350 mila euro. Il risultato in termini di visibilità e di valorizzazione e promozione del territorio è stato strepitoso. Solo per affiggere i manifesti 3 per 6 in tutta Italia avremmo speso di più. Anche in questo caso vogliamo utilizzare il metodo di Visioni Urbane incardinando le scelte su procedure trasparenti e condivise”.
Infine, De Filippo si è soffermato sulla Cineteca lucana. “Uno straordinario patrimonio che va valorizzato e reso disponibile”, ha detto De Filippo. E ha aggiunto: “Abbiamo avviato un meccanismo di catalogazione affidato al Centro sperimentale di cinematografia con un primo investimento di 450 mila euro”.
Per De Filippo l’unità interdipartimentale dovrà inizialmente organizzare questa filiera dell’audiovisivo con risorse proprie. Ma in questo percorso l’unità interdipartimentale sarà accanto alla città di Matera alla quale il Governo regionale ha assegnato, dopo una difficile trattativa con l’Unione europea, 33 meuro (44 a Potenza) nell’ambito del programma Pisus per farne una città della cultura e del turismo. E fa bene l’Amministrazione comunale a destinare una parte dei Pisus e dei Piot al filone dell’audiovisivo per una cittadella del cinema. La stessa Cineteca lucana non può che trovare a Matera, per le sue caratteristiche, per la sua naturale vocazione, il luogo ideale per essere messa a disposizione della comunità internazionale. La cultura è un patrimonio da valorizzare, e il cinema – ha concluso De Filippo – fa parte di questo patrimonio”.
mi viene da ridere…matera cittadella del cinema…Ah!Ah!Ah!….ma se in questa città quando fai una manifestazione qualsiasi…scatta un meccanismo burocratico fatto di permessi e carte scritte…passando da un ufficio ad un altro…senza che nessuno sa quello che vuole…!!!per non parlare poi dei contributi economici che si vedono con il binocolo..e poi vogliamo fare la città della cultura?o meglio del cinema?…prima di questo devono sparire tutti i politici che ho intravisto in foto seduti al tavolo del convegno…e affidare queste materie a chi ne capisce e vive nel settore con passione….allore ne riparleremo, ma non così..altrimenti sono solo chiacchiere e fumo!!!!!…saluti
Votateli e realizzerete i vs. sogni….le solite facce che si occupano di tutto, dai lavori pubblici, alla cultura, allo sport…..ora anche di cinema,poi sarà la musica,poi sarà il commercio della frutta e verdura, dei lidi e bagnini di Metaponto…..stessa cabina di regia, stessi attori, stesso film….. votate votate e non vi lamentate