Il linguaggio della matematica è internazionale. Ma sono la fantasia e la creatività italiana a rendere speciale anche un progetto fatto di numeri. Realizzato dal Liceo Classico E.Duni di Matera, “Maths in Wonderl@nd” ha vinto il premio speciale per i progetti di matematica e scienze del contest internazionale eTwinning. La Matematica nel paese delle meraviglie, come Alice, vince la settima edizione di questo premio. 130.000 gli insegnanti che, da 31 paesi di provenienza, si contendono lo scettro della vittoria a suon di tecnologie dell’informazione e della comunicazione (TIC), per dare vita a progetti transfrontalieri. Trecento i progetti candidati, suddivisi per categorie d’età: 4-11, 12-15 e 16-19 anni.
Una delle prerogative del progetto è quella di aver attivato un programma transfrontaliero di apprendimento comune, mettendo a valore un metodo di apprendimento nuovo e creativo. Nel caso di “Maths in Wonderl@nd” il gemellaggio elettronico è fra il liceo Classico “E. Duni” di Matera e la Scuola n. 195 di Bucarest, in Romania. Il progetto è iniziato a settembre 2009 e si è concluso a dicembre 2010, con l’attivo coinvolgimento di un gruppo di 25 studenti del Liceo Duni , provenienti da classi differenti. Maria Teresa Asprella, docente di matematica nel liceo materano, è la responsabile del progetto, a cui ha collaborato la prof.ssa Rosanna Russo, docente di inglese. Maria Teresa Asprella è anche “ambasciatrice” eTwinning in Italia, e si dice fermamente convinta del fatto che la scuola italiana possa continuare ad essere una scuola di eccellenza, proprio cominciando a confrontarsi fattivamente con l’Europa “Penso che oggi sia di fondamentale importanza per la scuola potenziare l’insegnamento della matematica, rendendola “viva” e vicina alla sensibilità dei ragazzi. La matematica è una meravigliosa invenzione dell’uomo, ha una storia costruita da uomini e donne, fatta di tentativi, sforzi, errori e successi. La matematica può sorprenderci, risolve problemi reali, è intorno a noi. L’eTwinning si è rivelato una splendida occasione per avvicinare gli studenti a questa disciplina, facendoli collaborare con coetanei di altri paesi europei. I ragazzi si sono avvicinati alla cultura dei loro partner, utilizzando la lingua inglese per comunicare e per studiare la matematica.” Un ringraziamento speciale viene rivolto, da docenti e alunni, al Preside Giuseppe De Rosa “un apprezzamento particolare va al nostro dirigente scolastico, Professor De Rosa, che ha fortemente sostenuto questo ed altri progetti. La qualità di un istituto scolastico, e del progetto formativo che questo propone, è soprattutto nelle persone che sanno leggere le opportunità offerte dal sistema scolastico nazionale ed internazionale, ed anche in questo il nostro istituto rappresenta un’eccellenza”
“Maths in Wonderl@nd” si basa sull’utilizzo delle tecnologie nella didattica. I ragazzi hanno interagito via web e sfruttando le opportunità del 2.0. Gli studenti delle due scuole hanno realizzato un Magazine, in cui hanno espresso la propria creatività in modi differenti, pubblicando articoli e video, precedetemene caricati su YouTube. Fra gli strumenti del progetto, anche un blog, http://mathsinwonderland.blogspot.com, nel quale i ragazzi italiani e rumeni hanno scambiato commenti, condiviso esperienze e progetti, postato animazioni e giochi matematici, pubblicato immagini. Per i podcast di progetto, contenenti giochi matematici studiati affinché il gruppo transfrontaliero potesse risolverli, sono stati pubblicati su un audioblog http://irina.sorinvasilescu.ro/loudblog/ Gli approfondimenti del progetto sono poi accessibili sul Twin Space del progetto, dove sono descritte tutte le sezioni e le attività del percorso http://new-twinspace.etwinning.net/web/p20278 Per completare il programma, i ragazzi hanno anche realizzato alcuni video su tematiche matematiche.
La scheda del Progetto “Maths in Wonderland”
L’innovazione nella didattica della matematica è stata invece la sfida vinta dal Liceo classico Duni di Matera dalla scuola romena Scoala cu clasele I-VIII, nr 195 di Bucarest, che si sono aggiudicati il premio speciale per i progetti di matematica e scienze con il progetto “Maths in wonderl@nd”. Il progetto, fortemente integrato nelle attività disciplinari e in lingua inglese, propone un approccio innovativo allo studio della materia: liberare la creatività individuale partendo dalle allusioni matematiche sparse nel libro di Carrol e proponendo soluzioni, riflessioni e ipotesi – anche insolite – ai quesiti tratti dall’osservazione della realtà, o nuove riflessioni stravaganti e inusuali che vedono nella matematica la soluzione, come ci racconta la sezione “Strange Maths”. L’uso delle varie tecnologie adottate ha contribuito in modo visibile, nel corso del progetto, a rendere lo studio della matematica più avvincente, a dimostrare che essa suggerisce un punto di vista inusuale sul quotidiano, una lettura del reale che è essa stessa azione creativa in sé. Questo stimolo alla curiosità personale è orientato alla promozione di una didattica per competenze, e l’uso di tecnologie diverse nell’ambito collaborativo del progetto consente lo sviluppo di capacità e abilità sociali, interculturali, linguistiche.
Descrivendo l’innovazione pedagogica del progetto i docenti referenti scrivono:
“Sia l’approccio che gli strumenti usati hanno contribuito all’aspetto innovativo del progetto. L’approccio alla matematica è nuovo e creativo, gli studenti sono stati incoraggiati a lasciare libera la loro immaginazione e a decifrare la allusioni matematiche nel libro di Carrol, ma anche a cercare nuovi oggetti matematici (come il numero Pi Greco, il nastro di Moebius, i quadrati magici, numeri peculiari, ecc.), fatti e proprietà. Sono stati stimolati curiosità e spirito di investigazione: gli studenti sono stati abituati a ricercare ed ad analizzare piuttosto che ad aspettare risultati preconfezionati, a cercare soluzioni insolite (negli episodi “Egg of Columbus”), a usare nuovi strumenti per imparare sempre e ovunque (animazioni, audio files, il loudblog). Abbiamo studiato aspetti della matematica nella realtà (ad esempio nella biologia) e risolto giochi matematici (giochi animati nel blog, “Visiting Bucharest” una caccia al tesoro realizzata con Google Maps, ecc.). Gli studenti si sono interessati alla storia della matematica, a problemi famosi, alle donne matematiche.”
(testo tratto da http://www.etwinning.net/it/pub/news/news/top_european_winners_awarded_i.htm)
Maths in Wonderl@nd
Il magazine
Uno degli spazi web usati nel progetto è il magazine, realizzato con Magazine Factory.
Magazine Factory è un tool che permette la realizzazione collaborativa di un magazine, grazie al fatto che ogni studente può avere un suo account, dal quale pubblicare i suoi articoli, con la supervisione del suo insegnante.
I ragazzi dei due team hanno affrontato argomenti comuni, pubblicando nel magazine articoli e video precedentemente caricati su You Tube.
Vediamo alcune parti del magazine.
Nella sezione Strange Maths, gli studenti hanno scoperto aspetti curiosi e sorprendenti della matematica: paradossi, numeri speciali, strane coincidenze …In questa sezione, per esempio, potete trovare un antico e curioso metodo per fare la moltiplicazione sulle dita.
Nel magazine i ragazzi hanno espresso la propria creatività in modi differenti. Nella sezione Alice’s restaurant, ad esempio, abbiamo voluto dare spazio al pensiero divergente e all’intuito matematico. Qui gli studenti hanno proposto e risolto problemi apparentemente complessi, ma che in realtà potevano essere risolti in modo semplice, attraverso un procedimento immediato, un’intuizione, quello, cioè, che si chiama un “uovo di Colombo”!
Gli studenti sono stati sempre incoraggiati a vedere le cose con occhi nuovi, ad uscire dagli schemi. In Alice’s Maths i ragazzi hanno seguito le suggestioni matematiche contenute in Alice in Wonderland e in altri libri di Carrol, che era, come è noto, anche un matematico. Un esempio è il divertente teorema di Alice con la sua dimostrazione.
La matematica, pur essendo una scienza esatta, vede le cose da diversi punti di vista, lasciando spazio all’immaginazione. Nella sezione Exploring the rabbit hole i ragazzi hanno scoperto che spazio e forme non hanno sempre le stesse caratteristiche: essi possono cambiare proprio come l’ingresso nella tana del coniglio ha cambiato le caratteristiche dello spazio vissuto da Alice. Gli studenti qui hanno scoperto un oggetto veramente sorprendente come il nastro di Moebius, girando anche un video su di esso.
I giochi matematici sono stati una grande risorsa didattica per stimolare la curiosità dei ragazzi. Nella sezione Maths games gli studenti hanno proposto e risolti giochi che non richiedono l’applicazione di formule complicate, ma solo l’uso di logica, creatività e fantasia. Gli studenti di Bucarest hanno proposto una divertente caccia al tesoro matematica, usando Google Maps. Hanno individuato quattro località di Bucarest che formano un triangolo con le sue bisettrici. Ogni località è collegata ad un problema.
Il team italiano ha risolto tutti i task e ha pubblicato le soluzioni.
Nella sezione Alice’s numbers gli studenti si sono cimentati, sempre in modo creativo e divertente, con l’idea di Quantity, una delle quattro idee chiave per la matematica individuate dall’indagine OCSE-PISA. Essa coinvolge, tra l’altro, il concetto di numero e la ricerca di soluzioni alternative ed eleganti. Il punto di partenza è stato il famoso episodio in cui il matematico Karl Friedrich Gauss, a soli 10 anni, risolse in modo rapido ed originale un noioso esercizio assegnato dal suo maestro. Il maestro aveva chiesto agli studenti di sommare i numeri interi da uno a cento.
I ragazzi dei due team hanno sviluppato l’idea, arrivando al risultato di Gauss attraverso metodi geometrici, costruendo “scalette di numeri” e trovando altre applicazioni della formula di Gauss. In questa sezione i ragazzi hanno anche pubblicato alcuni video.
La storia della matematica ci è sembrata molto importante per appassionare i ragazzi a questa materia, troppo spesso vista come noiosa e arida. Attraverso gli articoli pubblicati nella sezione History of Maths, gli studenti hanno capito che la matematica è nata con l’uomo e si è sviluppata nei secoli insieme alla civiltà.
Gli argomenti affrontati sono diversi. Per es. la storia dei quadrati magici, Pitagora e la sua scuola, con alcuni video girati a Metaponto, città della Magna Grecia, dove si dice Pitagora sia vissuto nell’ultima fase della sua vita e morto.
Ci è sembrato importante promuovere la parità di genere ed incoraggiare le ragazze ad intraprendere le carriere scientifiche. Nella sezione Women Mathematicians gli studenti hanno presentato alcune importanti figure di donne di tutti i tempi che hanno dato contributi significativi alla matematica e alla scienza. Abbiamo voluto dare un contributo al superamento degli stereotipi, mostrando come le donne di scienza siano molto differenti le une dalle altre. Fra le “signore della scienza” abbiamo trovato madri di famiglia e donne sole che hanno votato la propria esistenza alla ricerca, ma anche donne che hanno vissuto in società, aprendo i propri salotti agli intellettuali della loro epoca.