Prima che i riflettori si accendano esclusivamente sul Teatro Ariston di Sanremo per la nuova edizione del Festival, gli operatori ed agenti dello spettacolo, gli uomini e le donne da sempre “dietro le quinte”, si interrogano sul futuro della categoriaa Cassino nel Terzo Meeting Nazionale di Asmea-Anat associate. Della delegazione degli associati Asmea dalla Basilicata fa parte Mario Bellitti, direttore artistico del Festival di Potenza (il festival più longevo in Basilicata) che traccia un bilancio del comparto sottolineando che nonostante il crescente interesse per la musica e per il Festival di Sanremo,proiettato anche quest’anno ad audience di successo,“non è tutto oro quello che luccica”.
Intanto i dati ufficiali che sono contenuti nell’Annuario dello Spettacolo 2017 (Siae). In Basilicata per gli eventi classificati “attività di ballo e concertini”, i più diffusi per l’intrattenimento musicale, il volume d’affari ammonta ad oltre 15 milioni 110 mila euro con un meno 8,5% rispetto all’anno precedente; il numero di spettacoli è di 4.058 (il 5,5% in meno in un anno); le presenze “notificate” dalla Siae (si parla di eventi all’aperto) sono state 236.793 (più o meno lo stesso numero del 2016). Al botteghino invece la spesa scende a circa 686 mila euro tenuto conto del numero limitato di strutture che possono ospitare e che gli ingressi sono stati 46.821 nel 2017 con un decremento del 2,5% rispetto all’anno precedente.
Numeri – è il commento di Bellitti – da “prendere con l’inventario, nel senso che come la più classica delle “statistiche sul pollo” – precisa – ci sono agenzie di spettacolo che fanno da quasi monopolio per feste patronali, sagre, ecc. e chi, da anni risiede e lavora in Basilicata, invece lavora poco per una serie di fattori che non hanno nulla a che fare con la professionalità. La realtà è che il mondo dello spettacolo si è evoluto negli anni di pari passo con l’avanzamento tecnologico e le innovazioni in campo informatico. Ad oggi, complice anche l’utilizzo del web, il mondo dello spettacolo è globalizzato ed altamente competitivo, come ogni altro settore di natura più economica, e richiede agli artisti il difficile compito di far combaciare arte ed economia, creatività che tuttavia deve andare incontro alla domanda di mercato.L’agente di spettacolo, se pur una figura non certamente nuova, ha assunto ad oggi funzioni a 360 gradi nell’assistenza e nella promozione degli artisti. Per definizione, un agente di spettacolo è una figura che svolge attività di rappresentanza, tutela, assistenza e consulenza agli artisti, ricercando inoltre per loro occasioni lavorative e svolgendo attività di promozione a loro favore.
Il manager dello spettacolo è invece una figura ancora più complessa che funge da intermediario tra l’artista ed ogni altro settore economico, tecnico, legale, culturale ed artistico necessario per promuovere la carriera dell’artista rappresentato. Le agenzie di spettacolo riuniscono tutte queste figure manageriali ed organizzative, volte ad assistere gli artisti nella propria carriera.
Ecco che, l’Asmea – Associazione Spettacolo Management ed Artisti – che da tempo ha avviato un percorso comune con l’altra associazione Anat ha rinnovato il proprio impegno per superare una fase che, nonostante tutto, è ancora segnata dalla crisi.
Il Meeting di Cassino è servito a riproporre le problematiche della categoria. L’obiettivo di questi professionisti é quello di promuovere il riconoscimento, la crescita e lo sviluppo, in termini quantitativi e qualitativi, della loro professione; ciò che permetterà anche di dare maggiori occasioni ed opportunità agli artisti di talento.
E’ infatti molto sentita – afferma Paolo Fontana presidente Asmea – l’esigenza di tutelare i lavoratori del settore dello spettacolo ed in particolare della musica leggera o da ballo e intrattenimento. Si tratta spesso di lavoratori che operano in maniera volutamente saltuaria o, meglio, intermittente, cambiando, anche quotidianamente, luoghi e datori di lavoro. Essi hanno la vitale necessità di servirsi di persone di fiducia che ne organizzino il lavoro, procurando i contratti , curando il calendario degli ingaggi, scegliendo i locali adatti al repertorio e al genere degli artisti tutelati etc. Un lavoro che gli artisti e i musicisti non possono fare direttamente per motivi ovvi. L’emozione dello spettacolo dal vivo è insostituibile proprio come il mestiere dell’ “impresario” , termine che risale all’inizio dell’attività professionale e che è si è modificata perchè è andato modificandosi ogni aspetto del lavoro dell’agente. Una certezza per l’Asmea: noi agenti continueremo ad avere un nostro ruolo che si sta rivalutando e riscoprendo perché senza i professionisti dell’organizzazione del concerto di piazza, sagra, festa patronale non ci può essere garanzia di qualità dello spettacolo dal vivo.
Gen 11