Il festival internazionale fisarmonicistico, manifestazione nata sei anni fa a Pordenone e che da cinque anni si svolge anche nella città dei Sassi, a Matera si svilupperà su tre giorni – da venerdì 14 a domenica 16 ottobre – per poi proseguire a Pordenone dal 27 ottobre al 3 novembre 2016.
Un unico festival con un cartellone che prevede due programmi, due territori e differenti scelte artistiche. A Matera il tema ispiratore è giovani, a Pordenone versatilità musicale. Nella città dei Sassi saranno portate sul palcoscenico le interpretazioni – e quindi le scelte interpretative – di autentiche promesse della fisarmonica.
E sarà il giovane virtuoso, nonché vincitore del Premio Abbado 2015 (Sez. Fisarmonica), Samuele Telari a aprire – venerdì 14 ottobre con inizio alle 20.30 – la tre giorni materana del Fadiesis Accordion Festival. Un concerto che, grazie alla sensibilità del rettore Monsignor Tortorelli e del vice rettore don Mannarella, si terrà in uno dei luoghi di culto più sentiti dalla comunità materana: il Santuario di San Francesco da Paola in via XX Settembre.
“Il concerto che si terrà a San Francesco da Paola sarà a ingresso gratuito e con un programma consono al luogo che ci ospita – afferma Gennaro Loperfido, delegato di Matera dell’associazione musicale Fadiesis – e, per consentire di conoscere ancor più questa bellissima chiesa, abbiamo chiesto a Marco Pelosi, il vice presidente di Oltre l’arte (cooperativa che valorizza il patrimonio materiale rappresentato dai beni storico-artistici di carattere religioso del territorio materano) di illustrare al pubblico la chiesa”.
La visita guidata al Santuario di San Francesco da Paola si terrà alle 20. Alle 20,30 inizierà il concerto di Samuele Telari intitolato Mysticism.
In programma brani di Bach, Runchak, Schubert, Turi e Saint-Saëns. Composizioni che possono apparire lontane per tempo e stile, eppure il tema è unico ed eterno: l’ignoto, il misticismo, tutto ciò che l’uomo non può conoscere direttamente. L’elemento mistico per eccellenza, sulla quale si fantastica, scrive, discute, immagina di secoli è sicuramente la morte. In Schubert è un’entità che insegue, rincorre, a volte gioca con una fanciulla; in Saint-Saëns allo scoccare della mezzanotte suona ed evoca spiriti, scheletri invitandoli a danzare; nel brano Ombra di Domenico Turi invece appare piano piano, quasi inavvertitamente s’insinua tra la purezza della vita, e tenta d’ inghiottirla. Vincerà la battaglia, ma non la guerra con la vita.
Ma la morte può essere anche causa di dolore, soprattutto in un ragazzo di 19 anni che perde il padre: questo è il caso della Messa da Requiem di Runchak, che descrive ampiamente e chiaramente il suo dolore per una grave perdita subita.
Strettamente collegata alla morte c’è sicuramente la Religione. Un compositore pervaso da essa fu Johann Sebastian Bach. Nel suo Preludio e Fuga BWV 544 in Si m (la stessa tonalità della sua Messa) frequenti e chiari sono le figurazioni che rimandano alla figura di Cristo: le ascese, le sue lacrime in punto di morte. Un programma ricco di mistero, un mosaico di suoni estremi, forti, strazianti, solenni, criptici che mostrano la grandissima varietà timbrica del Bayan ma soprattutto come sentimenti universali e senza tempo possano aver suscitato nei compositori, da Bach a Turi, emozioni diverse, avendoli spinti a lasciare all’umanità dei capolavori.
Mysticism – programma:
Johann Sebastian Bach
Preludio e Fuga BWV 544
Volodymyr Runchak
Messa da Requiem
Franz Schubert
Andante con moto dal Quartetto per archi in Re m n.14 D.810
“La morte e la fanciulla”
Domenico Turi
Ombra, omaggio a Lorenzo Indrimi
Camille Saint-Saëns
Danza Macabra op. 40