Nemo profeta in patria. E così il progetto che il fotoreporter materano Gaetano Plasmati aveva candidato senza ottenere consensi per la tappa di Matera del G20 trova riscontro nella vicina Puglia grazie alla sensibilità di Puglia Sounds Producer, che ha sempre finanziato progetti artistici di grande profilo internazionale. Di seguito la nota integrale sul progetto inviata alla nostra redazione.
Al via il progetto audiovisivo dell’etichetta Dad Records, realizzato con il sostegno di Puglia Sounds Producer. Fonde immagini e video dei fotoreporter G.M.B. Akash (Bangladesh), Gaetano Plasmati (Italia) e la partecipazione del videomaker Danilo Maggi. Musiche originali composte dal Jacaranda Ensemble – Filippo Lattanzi (marimba e percussioni), Gianni Vancheri (chitarra elettrica), Anna Lisa Pisanu (flauti, shakuachi, bansuri, EWI), Marta Gadaleta (voci e percussioni), Francesco D’Aniello (vibrafono e percussioni).
Sarà visibile dal 10 novembre 2021 sulla piattaforma digitale YouTube.
Music for Earth: water, desert and monsoon
Nasce il progetto audiovisivo dell’etichetta Dad Records, realizzato con il sostegno di Puglia Sounds Producer, che fonde immagini e video dei fotoreporter G.M.B. Akash (Bangladesh), Gaetano Plasmati (Italia) e la partecipazione straordinaria del videomaker Danilo Maggi, le musiche del Jacaranda Ensemble formato da Filippo Lattanzi (marimba e percussioni), Gianni Vancheri (chitarra elettrica), Anna Lisa Pisanu (flauti, shakuachi, bansuri, EWI), Marta Gadaleta (voci e percussioni), Francesco D’Aniello (vibrafono e percussioni). Visibile sulla piattaforma digitale YouTube dal 10 novembre 2021.
Dalla natura incontaminata, espressione di purezza, forza e perfezione, al cambiamento climatico, alle desertificazioni e alle inondazioni, passando per il tentativo di sopravvivenza delle popolazioni schiacciate dal potere distruttivo di quella stessa Natura indomita, fino a giungere alla roccia resa arida dallo sfruttamento dell’essere umano.
In questo processo, Gaetano Plasmati segue il lento e inesorabile ritrarsi dei popoli nomadi da territori che diventano sempre meno accoglienti: dalle dune e le pitture rupestri dell’Acacus e del Tassili N’Ajjer in Algeria, al grande Sahara, ai mercati delle mitiche città carovaniere Timbuctù, Djennè, Agadez, Niamey e Djanet. G.M.B. Akash costruisce invece il suo racconto sulla capacità di sopravvivenza ai cicloni e alle inondazioni delle popolazioni del Bangladesh, tratteggiando l’intensità della critica condizione umana delle zone rurali in cui case, terreni ed abitanti sono periodicamente travolti e annientati.
Sullo sfondo dello scorrere incessante del tempo, prendono forma le suggestioni musicali del Jacaranda Ensemble, un quintetto eclettico capace di fondere la vitalità e la potenza degli strumenti a percussione, con il suono caldo e avvolgente dei flauti, le armonie e i timbri cangianti della chitarra elettrica con la vibrante pienezza della voce.
La creazione di questo progetto, che unisce musicisti di diversa formazione, dalla musica classica al jazz, dalla contemporanea alla musica etnica, fonde in modo armonioso le proprie peculiarità con le immagini colte dalla visione artistica di due fotografi che appartengono ad anteposte aree geografiche, rendendo il progetto culturalmente molto vivace.
Le musiche e le sonorità prodotte dal Jacaranda Ensemble sono indubbiamente una rivelazione timbrica del panorama musicale e sono talmente varie e ricche da risultare difficili da incasellare in un ambito stilistico predefinito. L’ensemble accompagna dunque l’ascoltatore in un percorso fatto di continuo stupore, aprendo squarci nella sfera sottile delle emozioni, trasfigurandole in vibrazioni autentiche e genuine, soffi vitali capaci di generare energia. È quanto emerge dall’ascolto delle musiche che accompagnano il progetto Water, Desert and Monsoon, composte appositamente dagli elementi del gruppo di cui autrice dei testi è Marta Gadaleta.
L’obiettivo di questo progetto multisensoriale è focalizzare l’attenzione sul cambiamento climatico e la questione ambientale, sempre più cogente: più di 100 milioni di persone vivono in aree rurali a rischio inondazioni; il Bangladesh subisce periodicamente devastanti allagamenti, che talvolta hanno coinvolto più del 60% del Paese. Il Gruppo Intergovernativo delle Nazioni Unite sui Cambiamenti Climatici ha previsto che il livello dei mari nel 2050 potrebbe sommergere il 17% del territorio del Bangladesh, creando di conseguenza circa 20 milioni di “rifugiati ambientali”. La desertificazione inoltre rappresenta un pericolo reale per quasi il 50% delle terre emerse e pone a rischio più di 100 paesi con circa un miliardo di abitanti. Il continente più colpito è senz’altro l’Africa in cui oltre i due terzi delle terre coltivate sono a rischio.
Gli scatti del fotografo bengalese Akash, drammaticamente schietti e spesso ottenuti a rischio della sua personale incolumità, raccontano gli affascinanti cromatismi di una regione dominata dal verde incontrastato e gli sguardi profondi di chi non cessa di sperare perseverando nel tentativo di ricominciare.
Il fotografo Gaetano Plasmati, con i caldi colori del deserto e i volti scolpiti dal sole, denuncia la continua fuga dei nomadi sospinti dalla Natura che non si arrende al pesante intervento umano ed è spesso costretta a rispondere all’insulto con fenomeni di grande violenza, pur di sopravvivere.
Due mondi narrati dalla sensibilità e dalla maturità dei fotoreporter che sebbene vivano esperienze differenti e in aree molto distanti del pianeta, appaiono invece drammaticamente vicine.
Il progetto, prodotto dall’etichetta discografica Dad Records e realizzato con il sostegno della “programmazione Puglia Sounds Producers 2020/2021” all’interno del bando «Regione Puglia FSC 2014/2020 Patto per la Puglia – Investiamo nel vostro futuro», sarà visibile sulla piattaforma digitale YouTube dal 10 novembre 2021.