La cantante lucana di Pignola ha vinto la 64ma edizione del Festival della Canzone Italiana con il brano Controvento scritto da Giuseppe Anastasi e inserito nell’album “Se vedo te”, uscito il 20 febbraio 2014. Arisa è la prima cantante della Basilicata a trionfare nella categoria Campioni. Arisa ha battuto nella fase finale gli altri due protagonisti che sono saliti sul podio virtuale del Ariston, Raphael Gualazzi & The Bloody Beetrots con “Liberi o no” e Renzo Rubino con “Per sempre e poi basta”.
Per Arisa il successo a Sanremo 2014 rappresenta la definitiva “consacrazione” dal punto di vista artistico dopo la vittoria nella categoria Nuove proposte ottenuta nel 2009 con la canzone Sincerita’.
Nella serata che ha segnato la vittoria della cantante di Pignola Arisa arrivano anche gli altri riconoscimenti previsti all’interno della competizione canora. Con 31 voti i Perturbazione hanno vinto il premio della Sala Stampa Radio-tv-web “Lucio Dalla” nella sezione Campioni. Dodici voti per Arisa, 10 per Noemi e Renzo Rubino, 9 per Raphael Gualazzi e The Bloody Beetroots, 8 per Cristiano De André e Francesco Renga, 4 per Antonella Ruggiero, 3 per Frankie hi-nrg mc e Ron. Due voti anche per Giusy Ferreri, Giuliano Palma e Francesco Sarcina, 1 per Riccardo Sinigallia. Una scheda bianca.
Cristiano De Andrè ha vinto il Premio della Critica con la canzone ‘Invisibili’. Al voto 112 giornalisti accreditati al Festival. Voti validi 104, schede nulle 8. De Andrè ha ottenuto 42 voti, Perturbazione con il brano “L’unica” ha ottenuto 15 voti mentre Renzo Rubino con “Ora” ha conquistato 8 voti.
Il premio per il miglior testo “Sergio Bardotti” è stato assegnato dalla giuria di qualità al brano “Invisibili” di Cristiano De André. Nel consegnare il premio, Fabio Fazio ha ricordato anche Gianni Borgna recentemente scomparso.
Premi di Luciana Littizzetto
Luciana Littizzetto, prima di annunciare i tre finalisti del 64/o Festival di Sanremo, ha assegnato i suoi premi speciali. Premio Frangia a Noemi, Premio Mercalli ai Perturbazione, Premio antifurto di casa ad Antonella Ruggiero, Premio attori non protagonisti agli orecchini di Francesco Sarcina, Premio famiglia più numerosa in platea a Rocco Hunt, Premio Non c’è mutanda che tenga a Francesco Renga. Ha poi assegnato anche il Premio palle d’acciaio all’Orchestra e il Premio Brandacujun a Fabio Fazio.
Arisa vince il Festival di Sanremo 2014, gli auguri di Marcello Pittella, presidente Regione Basilicata
“La vittoria della giovane Arisa al Festival di Sanremo non può che essere motivo di soddisfazione ed orgoglio per la terra lucana. Esempio di come le capacità, la caparbietà e il talento prima o poi vengano premiati. Nonostante difficoltà e percorsi “controvento”, appunto.
Un successo che acquista un valore particolare se si pensa che la giovane di Pignola ha cominciato il suo percorso artistico partecipando al Progetto ‘Basilicata Rock Basilicata Pop’, promosso anni fa dal Dipartimento Formazione e Lavoro della Regione. Un motivo in più per continuare a credere che gli investimenti in cultura e formazione dedicati ai giovani talenti possono diventare in molti casi occasioni di successo.
A lei, che è ambasciatrice in Italia e non solo della lucanità, delle doti e dei valori unici della nostra terra,vanno i miei più sinceri complimenti e gli auguri per altre belle vittorie”.
Il testo di “Controvento” scritto da Giuseppe Anastasi per la canzone di Arisa che ha trionfato a Sanremo 2014
Io non credo nei miracoli, meglio che ti liberi
meglio che ti guardi dentro
Questa vita lascia i lividi
questa mette i brividi
certe volte è più un combattimento
C’è quel vuoto che non sai,
che poi non dici
mai, che brucia nelle vene come se
Il mondo è contro te
e tu non sai il perché, lo
so me lo ricordo benelo sono qui
Per ascoltare un sogno
Non parlerò
Se non ne avrai bisogno
Ma ci sarò
Perché così mi sento
Accanto a te viaggiando controvento
Risolverò
Magari poco o niente
Ma ci sarò
E questo è l’importante
Acqua sarò
Che spegnerà un momento
Accanto a te viaggiando controvento
Tanto il tempo solo lui lo sa,quando e come finirà
La tua sofferenzae il tuo lamento
C’è quel vuoto che non sai
che poi non dici mai
Che brucia nelle vene come se
Il mondo è contro te
e tu non sai il perché
Lo so me lo ricordo bene
lo sono qui
Per ascoltare un sogno
Non parlerò
Se non ne avrai bisogno
Ma ci sarò
Perché cosi mi sento
Accanto a te
viaggiando controvento
Risolverò
Magari poco o niente
Ma ci sarò
E questo è l’importante
Acqua sarò
Che spegnerà un momento
Accanto a te
Viaggiando controvento
Viaggiando controvento
Viaggiando controvento
Acqua sarò che spegnerà un momento
Accanto a te viaggiando controvento
Biografia di Arisa
Arisa, nome d’arte di Rosalba Pippa è nata a Genova il 20 agosto 1982 ed è originaria di Pignola, centro della provincia di Potenza. Si afferma nel mondo della musica come cantautrice e diventa anche personaggio televisivo, scrittrice e attrice.
Ha raggiunto il successo partecipando al 59º Festival di Sanremo nel 2009 con la canzone Sincerità, che ha vinto la categoria “Nuove Proposte”. Contemporaneamente è stato pubblicato anche il suo album d’esordio, che ha preso il nome dalla hit presentata a Sanremo, Sincerità.
Nel 2010 è tornata al Festival di Sanremo nella categoria “Artisti” con la canzone Malamorenò, che ha accompagnato l’uscita dell’omonimo album. Successivamente ha sperimentato nuovi ruoli sia in televisione, come presenza fissa del programma di La7 “Victor Victoria – Niente è come sembra” e come giudice della quinta e sesta edizione italiana del talent show X Factor, sia al cinema, debuttando come attrice. Al Festival di Sanremo 2012 si è classificata al secondo posto con il brano “La notte”. Ad oggi tra album e singoli ha venduto oltre 240.000 copie.
Ha vinto il Festival di Sanremo 2014 con la canzone Controvento.
W LA TROTTOLA, SPECIALE SANREMO. SERGIO LATERZA SCHERZA CON ARISA E IMMAGINA COSI’ IL SUCCESSO DI ROSALBA PIPPA AL FESTIVAL DI SANREMO 2014. W PEPPA PIG!
Sergio Laterza commenta così questa vignetta: “Penso che Rosalba Pippa non sia cosi Pignola da offendersi”.
ARISA: UN CONCORSO TRA PASTICCERI PIGNOLA PER CREARE IL DOLCE “ARISA”
Un concorso tra pasticceri di Pignola (il paese di Arisa) per inventare un dolce che si chiamerà Arisa e che oltre a festeggiare la vittoria a Sanremo si produrrà e resterà sempre in vendita. E’ l’idea di Vincenzo Postiglione uno dei maestri pasticcieri della scuola pignolese (con laboratorio “Dolci tentazioni” nella centralissima via Mazzini a Potenza), la più nota e diffusa tra le scuole di pasticceria della regione, che precisa: la nostra tradizione di pasticceria e aggiungo cioccolateria artigiana si abbina bene alla “nostra” artista, orgoglio della comunità pignolese e dell’intera regione. Mi spiego: noi usiamo gli stessi ingredienti naturali e della migliore tradizione locale che sono gli ingredienti del successo di Rosalba Pippa, da giovanissima golosa dei dolci pignolesi, in particolare la nostra versione di pastiera oltre che della zeppola. Il talento artistico naturale pertanto si nutre di prodotti genuini che hanno bisogno di essere conosciuti ed apprezzati non solo dai lucani. Sarebbe un ulteriore motivo di orgoglio vedere clienti, specie turisti, venire nei nostri laboratori artigiani e chiedere la “pasta Arisa” che sarebbe più di un souvenir perché accontenta il palato e aiuta a ricordare la terra di Arisa. Il dolce a cui penso – spiega ancora Postiglione – deve essere quello che dalle nostre parti chiamiamo “pasta” e non una torta, altrimenti ogni pasticcere artigiano la farebbe a modo suo e sempre diversa. Invece dobbiamo creare una “pasta” con tanto di “disciplinare” e ricetta di prodotti utilizzati. Un prodotto uguale in tutte le pasticcerie che vorranno aderire, a metà strada tra la zuppetta e lo sciù, vale a dire i dolci più semplici ed adatti al temperamento semplice di Arisa. Con un pizzico di ingrediente nuovo cioè non tradizionale per sposarlo alla personalità della nuova Rosalba che a Sanremo ha dimostrato tanto carisma. Meglio se si possa gustare anche “controvento” perché corposo (in modo da esportarlo) e di gusto originale come la sua voce.
CENTRO STUDI TURISTICI THALIA, PIERO SCUTARI: “IL SUCCESSO DI ARISA, VIAGGIANDO CONTROVVENTO E’ GIA’ UNA CAMPAGNA PROMO-PUBBLICITARIA PER LA “VACANZA SLOW BASILICATA”-
Non so, come tanti miei colleghi operatori turistici di tutt’Italia mi stanno chiedendo in queste ore, se Arisa sarà in grado di bissare il successo di trascinamento di immagine di Rocco Papaleo, due Festival di San Remo fa. Certo Papaleo veniva già dal films che ha trascinato un bel po’ di turisti in Basilicata a ripetere il viaggio da una costa all’altra e scoprire luoghi impensabili. Tornando ad Arisa, quelle parole del testo “viaggiando controvento” sono già una buona campagna promo-pubblicitaria. A me viene subito in mente un tour organizzato, agli inizi degli anni novanta, a San Fele per una comitiva di turisti lombardi. In quell’occasione ad un mio amico venne la strampalata idea di inserire una “lezione” di un guru australiano su come “ascoltare” il vento. Fu un successone perché quel target di turisti intellettuali, che avevano bisogno di lasciare la metropoli per qualche giorno per ritemprarsi l’anima, riuscirono a vedere con occhi diversi il paesaggio rurale del paese, a gustare con tutti i sensi la vacanza. Bene, quel viaggiare controvento di Arisa è un invito tutto interiore ad “ascoltare un sogno” che è principalmente sentimento ma anche suggestioni ed emozioni che solo un turismo più profondo, tutto l’opposto del mordi e fuggi, è in grado di dare. E’ quel modello di vacanza battezzata dal nostro consulente e T.O. Giuliano Scavetta, Premio Thalia 2013 “slow (lenta)”. Nell’era della frenesia e dei ritmi accelerati, la vita off-line richiede di tornare, almeno per qualche momento, alla “normalità” delle leggi biologiche. Un buon incentivo per recuperare un po’ di calma può essere dedicarsi un viaggio – ma anche un breve weekend – aderendo alla filosofia “slow” che impone regole ben precise al viaggiatore, una su tutte: la lentezza. Mobilità dolce, benessere, accessibilità universale: sono questi i settori su cui scommettere di più come destinazione d’attrazione per i nuovi viaggiatori, proprio quei target che sono considerati meno “sensibili” alla crisi dei consumi perché con maggiore possibilità di spesa. E i testimonial – cantanti, artisti, uomini-donne di cultura – in tutto questo per un territorio sono importanti. Sono perciò fiducioso nell’effetto Arisa che ha già scelto di farlo in tante occasioni importanti di promozione turistica. Se poi riuscissimo a pensare ad una promozione del turismo lucano “controvento”, vale a dire mettendo definitivamente da parte luoghi comuni, strumenti e azioni tradizionali (anche il linguaggio del web ha un effetto), cogliendo l’invito ad una maggiore creatività, i risultati saranno sicuramente più promettenti. Sarebbe un lusso da non permetterci non cogliere questo momento magico di attenzione per la Basilicata – da Matera alla cucina lucana, dal rinnovato interesse per il paesaggio agrario e la natura al mare doc di Maratea e delle spiagge dorate ionico-metapontine – e non approfittarne. In attesa delle scelte di rinnovamento che verranno nella governance del turismo istituzionale.
Complimenti alla nostra corregionale.