Un Ferragosto carico di blues, jazz, funk e swing per un concerto entusiasmante in compagnia di Paolo Belli e della sua Big Band, il top per scatenare quel “mare di gente” che gremisce l’anfiteatro di piazza Segni a Policoro. L’ottava edizione di Blues in Town, manifestazione musicale promossa dall’associazione La Mela di Odessa Blues aggiunge un’altra ciliegina ad una torta che anno dopo anno diventa sempre più prelibata sopratutto per gli appassionati di questo genere musicale. Apertura affidata ai calabresi Overlook e poi spazio ai grandi successi di Paolo Belli, che dopo aver raggiunto il successo negli anni ottanta con “I ladri di biciclette” venti anni fa ha deciso di intraprendere la carriera da solista, con tutti i rischi che una scelta del genere può comportare. Perchè lo ha fatto? Paolo Belli, disponibile ad incontrare i giornalisti prima di affrontare il palco, è schietto: “Sono sceso dalla “bicicletta” perchè quel progetto non mi rendeva libero e io credo che un artista deve conquistare ogni giorno la sua libertà.” A conti fatti ne è valsa la pena visto che per Paolo Belli è arrivato il grande successo televisivo su Rai Uni prima con Torno Sabato e poi con Ballando con le stelle, in cui svolge il doppio ruolo di leader della sua big band, quella che si è esibita anche sul palco di Blues in Town e di co-conduttore in compagnia di Milly Carlucci. Non è la prima volta che Paolo Belli suona in Basilicata e all’esuberante artista emiiano ricordiamo l’affetto per la città di Matera testimoniato da una strofa inserita nella sigla del 2002 scritta per Deejay chiama Italia, noto e apprezzato programma radiofonico condotto da Linus e Nicola Savino. “Ho inserito i Sassi di Matera in quella sigla perchè qualche anno prima ho fatto un concerto nei Sassi e sono rimasto folgorato dall’affetto della gente e dalla bellezza di quel posto. E’ stato un piacere per me inserire quella citazione”. Dalla radio alla tv, sognando il cinema e Paolo Belli confessa un suo desiderio: “Non dovrei dirlo ma è un settore in cui mi piacerebbe lavorare…ma siccome mi ritengo un uomo molto fortunato va benissimo così.” Ma una riflessione è inevitabile. Come mai un artista così popolare come Paolo Belli non trova spazio nei grandi network, tipo Deejay? “Mi dicono che sono troppo popolare ma siccome Totò diceva che per un artista una delle cose più difficili è diventare popolare sono fiero di quello che ho fatto. Poi ringrazia il suo amico Antonio Preziosi, direttore di Radio Uno: “Antonio fa passare i miei successi in una radio importante come Radio Uno e per me è un motivo di orgoglio”. Il dato curioso è che Antonio Preziosi, giornalista, scrittore, esperto di comunicazione e già giornalista parlamentare è un lucano doc che ha maturato le sue prime esperienze in campo giornalistico proprio a Policoro, la sede del Blues in Town. Dallo scorso anno dirige la radio più ascoltata d’Italia e per i lucani è un motivo di orgoglio. “Sono tornato a casa per ascoltare il mio amico Paolo Belli – taglia corto Preziosi, che poi si fermerà nella zona riservata a giornalisti e fotografi per apprezzare a distanza ravvicinata il concerto in compagnia dei suoi tre figli. Poi spazio al concerto di Paoli Belli, definito anche come il nuovo re del funky. Sostenuto da una band strepitosa che si è fatta apprezzare anche nel noto programma di Rai Uno Ballando con le stelle, Paolo Belli si conferma l’uomo giusto al posto giusto per una serata targata Blues in town. I pezzi scelti sono tutti quelli del suo repertorio, con due sole eccezioni, una straniera e una italiana, in cui rende omaggio al grande Celentano intonando Azzurro. Il pubblico lo acclama e si diverte, Paolo Belli si diverte a scherzare con Gabriele Costantini, virtuoso del sassofono. Con lui anche Enzo Proietti al pianoforte, Paolo Varoli alla chitarra “blues”, Mauro Parma alla batteria, Peppe Stefanelli alle percussioni, il lucano Gaetano Puzzutiello al basso, Nicola Bertoncin e Fabio Costanzo alla tromba, Daniele Bocchini e Pierluigi Bastioli ai tromboni, Matteo Pescarolo al sax.
Michele Capolupo
La fotogallery del concerto di Paolo Belli e la sua Big Band (foto www.sassilive.it)
Si è conclusa lunedì 15 agosto l’ottava edizione del Blues in Town festival, tenutosi a Policoro dall’11 al 15 agosto 2011, con ampio successo di pubblico e vasta attenzione da parte degli organi di informazione locali. “Un vero e proprio trionfo- commenta il Presidente dell’Associazione Culturale che da anni patrocina l’evento – in termini di qualità musicale, di interesse e di partecipazione attiva del pubblico”. I numeri parlano da soli: in cinque serate di musica gratuita si sono contati ben 40.000 spettatori, mentre undici sono state le band che si sono avvicendate sul palco del Blues in Town. Tra queste compaiono nomi celeberrimi della musica italiana e internazionale, come Fabio Treves e la sua Treves Blues Band, Stefania Calandra, Bernard Allison, Dede Priest, e la star dello show musicale all’italiana Paolo Belli, accompagnato come di consueto dalla sua Big Band. A loro, la produzione del Blues in Town festival ha deciso di affiancare band non ancora consacrate, ma dal talento promettente: “intendiamo scommettere su queste band emergenti –prosegue Cristian Miccoli- crediamo in loro e nel futuro della musica blues, per questo vogliamo che la vetrina metapontina sia sfruttata per promuovere ed avvalorare i giovani virtuosi e diffondere l’arte della musica blues”.
Ricchissima e quanto mai variegata l’offerta dell’ottava edizione del festival, ha raccolto un successo senza precedenti nella storia della prestigiosa kermesse musicale e nell’intero contesto culturale metapontino.
La felice intuizione di questo festival, scommessa vinta in partenza, è stata quella di rendere il pubblico diretto fruitore dell’evento stesso, attraverso una serie di attività ed iniziative a titolo gratuito che hanno coinvolto il pubblico, trascinandolo direttamente all’interno dell’evento. Un pubblico protagonista, dunque, lo spettatore che diventa attore dello spettacolo, è stato il motto di questa edizione del Blues in Town: a cominciare dalle jam-sessions di fine concerto, spazi serali che sono stati terreno fertile per improvvisate collaborazioni, nonché occasione di unici quanto rari sodalizi musicali tra artisti e giovani spettatori amanti della buona musica. Un’ impresa, questa, resa possibile grazie anche all’istituzione dei seminari musicali gratuiti, laboratori didattici per gli strumenti di tromba, chitarra, batteria, tromba e tecnica vocale, che hanno riscontrato un buon numero di partecipanti.
Sulla stessa scia si è posto il concorso fotografico “Uno scatto di blues”, dedicato ad amatori ed appassionati di fotografia e dell’arte visiva, che hanno fermato su carta stampata le affascinanti atmosfere del festival, lasciando la propria firma nel racconto per immagini dell’ottava edizione del Blues in Town festival.
“Siamo tutti molto soddisfatti di come il pubblico ha ripagato il nostro lavoro- conclude Miccoli- circa dieci mesi di preparazione per cinque serate di grande spettacolo. Con orgoglio sento di ringraziare tutta la squadra de’ La Mela di Odessa, un team di volontari con altissime professionalità che, con non pochi sacrifici, ha pianificato e realizzato una complessa manifestazione qual è il nostro festival. Ci confermiamo, a detta di artisti, pubblico, esperti del settore e organi di stampa, un importante veicolo promozionale per il turismo dell’area jonica e di tutta la regione, a riprova del fatto che una kermesse di altissima caratura come il Blues in Town, possa divenire il cuore di una più ampia operazione di marketing territoriale; Blues in Town infatti è capofila tra gli eventi del programma PIOT/metapontino. E’ doveroso ringraziare quanti hanno creduto nelle potenzialità del Blues in Town, in particolare quegli imprenditori che hanno ritenuto, nonostante i tempi siano economicamente critici, di dover affiancare la nostra organizzazione per promuovere le proprie aziende”.
L’ottava edizione del Blues in Town si è appena conclusa, ma si inizia già a lavorare per la prossima, con lo stesso zelo e con la stessa operosità che da anni contraddistingue l’Associazione promotrice dell’evento.
Concerto esaltante di un vero professionista del palcoscenico,ottimo,eccezionale…..