Venerdì 15 novembre alle 20.30, nella straordinaria cornice degli Ipogei Motta per il Festival Duni è in programma il concerto “Barocco Forever”: l’omaggio a Shakespeare di MaterElettrica con brani del repertorio barocco, moderno e prime assolute eseguite dalla voce di Cristina Zavalloni.
Il Festival Duni e MaterElettrica proseguono anche per la XX edizione della manifestazione lucana la loro collaborazione, connubio fra musica antica e contemporanea che rende unica la programmazione del Festival. Dopo il successo delle “Cinque Stagioni” – concerto che ha unito la musica di Vivaldi con la nuova composizione di Fabrizio Festa –, venerdì 15 novembre alle 20.30, nella straordinaria cornice degli Ipogei Motta, sarà proposto il concerto Barocco Forever.
Protagonista sarà la voce di Cristina Zavalloni, cantante che fin dai suoi esordi ha mostrato un talento davvero straordinario nell’affrontare i repertori più diversi. Il programma allinea, coerentemente con gli intenti del Festival Duni, brani tratti sia dal repertorio barocco, sia da quello moderno, sia composizioni originali composte per l’occasione, presentati in prima esecuzione assoluta. Filo conduttore è l’omaggio a William Shakespeare, arricchito dal confronto con Torquato Tasso.
«Shakespeare – commenta Fabrizio Festa di MaterElettrica – appartiene al novero di quei pochissimi che sono davvero e profondamente patrimonio di tutti, e non solo degli artisti o degli appassionati. Piuttosto che scegliere un filone tra i tanti possibili, abbiamo invece deciso di abbandonarci alla sua luminosa ed imprevedibile pluralità. Quella stessa che troviamo nel suo teatro: una scena d’amore illumina improvvisamente una questione politica, che riverbera per le calli di Venezia piuttosto che nelle corti di Danimarca, per poi perdersi in un’isola fantastica tra maghi e fate».
I brani eseguiti saranno quindi sia ispirati al drammaturgo inglese, come Shakespeare Sonnets per voce e pianoforte di Mario Castelnuovo Tedeschi o composizioni del coevo Hanry Purcell, proposti nella elaborazione elettronica di MaterElettrica.
Prossimo appuntamento con il Festival Duni sarà giovedì 21 novembre alle 20.30 agli Ipogei Motta con Il più bel fiore: protagonista l’arciliuto di Luca Tarantino che eseguirà brani tratti dalla raccolta Il libro di liuto di G.A. Doni.
Di seguito il programma del concerto del 15 novembre:
Nunzia Gargano
Soavissimo Canto per voce e daw
Gianpaolo Cassano
Chiudi, Deh, Chiudi al canto per voce e theremin
Mario Castelnuovo Tedesco
dai Shakespeare Sonnets per voce e pianoforte n. 60 “Like as the waves”
Elaborazione elettronica di Gianpaolo Cassano
Henry Purcell
da Timon of Athens
“Love in their little veins inspire”
Elaborazione elettronica di Nunzia Gargano
“Hark, how the songsters of the grove”
Elaborazione elettronica di Giuseppe Ranoia
Mario Castelnuovo Tedesco
dai Shakespeare Sonnets per voce e pianoforte
n. 57 “Being your slave”
Elaborazione elettronica di Costantino Temerario
Henry Purcell
da Timon of Athens
“Return, revolting rebels”
Elaborazione elettronica di Antonio Colangelo
“The cares of lovers”
Elaborazione elettronica di Costantino Temerario
Antonio Colangelo
Nor Grief Nor Pain per voce e daw
Fabrizio Festa
Ecco mormorar l’onde per voce ed ensemble
(sala 3)
Ideazione, testo e drammaturgia
Fabrizio Festa, Giuseppe Ranoia,
Simona Spinella, Francesco Trippitelli
Voce Cristina Zavalloni
MaterElettrica Ensemble
Theremin Gianpaolo Cassano
Sintetizzatori Nunzia Gargano
Chitarre elettriche e daw Tommaso Colafiglio,
Costantino Temerario
Basso elettrico Paolo Clemente
Direzione Fabrizio Festa
Realizzazione e montaggio video
Kiana Tajammol
Direttore di produzione Giuseppe Ranoia
Le composizioni di Gianpaolo Cassano,
Antonio Colangelo, Fabrizio Festa e
Nunzia Gargano sono in
prima esecuzione assoluta
Nuova produzione di MaterElettrica
su commissione del Festival Duni 2019
MaterElettrica È un collettivo nato all’interno della Scuola di Musica Elettronica e Applicata del Conservatorio “Duni” di Matera – Dipartimento Nuove Tecnologie e Linguaggi, e si dedica alla ricerca in ambito elettroacustico, alla performance e al design (Music e Sound Design) nei diversi settori legati alla produzione artistica e all’applicativo sonoro industriale. La diversificazione delle attività ha permesso a MaterElettrica di sviluppare da un lato un’articolata attività in settori che vanno del Music Design alla sonorizzazione performativa alla progettazione e realizzazione d’installazioni multimediali, dall’altro nel contesto della programmazione ed elaborazione di soluzioni digitali per le diverse esigenze, sia artistiche sia applicative, legate alla composizione musicale ed alla sonorizzazione. MaterElettrica è attivo tanto come ensemble, tanto come collettivo di produzione e ricerca in un fecondo intersecarsi tra arte e tecnologia. Ha realizzato produzioni per: L’Altro Suono Festival (Modena), Lugo Opera Festival, Cantiere Internazionale d’Arte di Montepulciano, Festival Pergolesi Spontini (Jesi), Festival di Spoleto – Musica da Casa Menotti, SpazioMusica Festival (Cagliari), Pinacoteca Nazionale (Ferrara), Mysterium Festival (Taranto), Festival Duni (Matera), MUSMA Museo della Scultura Contemporanea (Matera), Rupextre Festival Matera, Polo Museale della Basilicata, Al Jalil – Centro Studi di Yoga e Meditazione, VisitMatera. Ha collaborato e collabora con: CDM Centro di Musica Contemporanea (Milano), D.E.R. Documentaristi dell’Emilia Romagna, Politecnico di Bari-SisInfLab, DAR Dipartimento delle Arti – Università di Bologna, Saul Saguatti – Basmati, Ethnos Film, Sonne Film, Minerva Scienza. www.materelettrica.it
Cristina Zavalloni dice di sé: «Volevo fare la danzatrice ma alla musica non avrei mai rinunciato: canto da sempre, da quando era piccola. Che si tratti di scrivere per i miei gruppi di jazz, di interpretare un’opera di Britten o di Monteverdi, di cantare in una grande sala o in un piccolo club, di dare vita a nuovi ruoli come Anaïs Nin, Sor Juana o gli altri scritti per me dal compositore Louis Andriessen, mi avvicino sempre alla musica con rispetto. In tanti anni, ho imparato a muovermi in mondi musicali apparentemente lontani tra loro e se mi chiedono come si faccia a passare dal jazz alla lirica, rispondo che “è un problema di orari di prove, mai di musica”. Adoro il Novecento storico, repertorio che esploro da anni in duo con Andrea Rebaudengo e ora anche con Gabriele Mirabassi e Danusha Waskiewicz. Brani come le Folk Songs di Berio, il Pierrot Lunaire di Schoenberg, La Voix Humaine di Poulenc sono diventati parte di me. E quando suono con il mio quartetto Special Dish o sono ospite dei gruppi di Uri Caine o Paolo Fresu, sento di tornare a casa. Mi considero una cantante di jazz perché il jazz è stato il primo amore: ho imparato dalle voci di Sarah Vaughan, Joni Mitchell, Cassandra Wilson e di molte altre. Poi è arrivata la scoperta di Cathy Berberian e del repertorio moderno. Questo mi ha portata a collaborare con meravigliosi compositori nel mondo della musica classica contemporanea. Cantare, scrivere e comporre hanno un valore ugualmente grande nella mia vita. Quando ne ho la possibilità, mi diverto a indossare i panni del divulgatore culturale: è così che sono nate le Effemeridi Musicali, pillole televisive andate in onda su RAI3».