In serata sarà lo special guest all’Auditorium per lo spettacolo musicale “‘O Sole mio. Tributo alla canzone napoletana” con un esclusivo ricordo di Domenico Modugno accompagnato dall’Orchestra della Magna Grecia. Ma prima di salire sul palco Beppe Fiorello ha risposto alle domande dei giornalisti in una conferenza stampa a Casa Diva, a pochi metri dal contenitore musicale che ospita lo show.
Si può dire che Beppe Modugno è entrato a far parte della tua vita? “In qualche modo si, mi sento legato a quel grande artista che è stato Domenico Modugno e questo legame è dipeso dal fatto di aver raccontato la sua storia attraverso la finzione cinematografica e poi perchè mi lego a Modugno tramite la mia vita, la mia origine, la mia storia. Mio padre mi cresce con il mito di Modugno e poi il destino ha voluto che fossi l’interprete nella fiction. Quindi questo intreccio di emozioni, di ricordi, di persone e di personaggi mi lega a lui e poi le canzoni, io sono stato sempre un ascoltatore delle canzoni di Modugno e sono un suo fans, della sua musica, dei suoi racconti e di quello che lui ha scritto e ha cantato”.
In questo evento cosa accade? “Io sono ospite di questo evento musicale, racconto parte di questa storia e accenno le canzoni di Modugno che hanno a che fare con il Modugno napoletano, perchè questa serata è un tributo alla canzone napoletana, perchè Modugno è stato formato dalla musica napoletana e dalla canzone napoletana. Ricordo “Resta cummè”, “Tu si na cosa grande”, “Strada ‘nfosa” e molte altre come “Io mammeta e tu” e sono qui per ricordare alcuni brani di queste canzoni. In questo spettacolo c’è una narrazione, c’è un racconto della musica napoletana e poi spero di far parte di una serata piacevole”.
Sei partito dalla radio e sei diventato un personaggio pubblico con le fiction di successo in televisione e poi sei approdato al teatro come cantante. Dove ti trovi più a tuo agio? “La radio è stato un passaggio della mia vita, breve ma bello, interessante, importante, Radio Capital, Radio Deejay. Ma io non sono un cantante, mi diverto a cantare come molti italiani ma non sono un professionista e mi diverto a giocare con la musica, Modugno e altro. Poi è arrivato il cinema e questa adesso è la mia vita. Il cinema, la televisione, il teatro e quello che riguarda la narrazione di una storia”.
Matera l’hai vista di sfuggita una sera dello scorso anno arrivando da Ginosa con il tuo collega Pierfrancesco Favino dove giravi il film “Chi m’ha visto che è uscito qualche settimana fa e ha riscosso un grande successo, come l’hai ritrovata oggi pomeriggio visto che hai potuto fare una passeggiata nei Sassi? “Nel pomeriggio l’ho vista e c’era una bella giornata. Matera è uno spettacolo della natura, non ha bisogno del mio giudizio o della mia critica o della mia osservazione. Matera parla da sola da troppi anni, è sotto gli occhi di tutti la bellezza, l’aspetto non solo fisico del luogo geografico ma anche quello culturale. E’ diventata una città importante ed è di esempio a quelle città pugliesi limitrofe e per quelle gravine pugliese che soffrono l’ombra di Matera, Ginosa è una di quelle, perchè potrebbe essere una piccola Matera visto che ha una bellissima Gravina che dovrebbe essere ripristinata, ristrutturata, messa sotto protezione non solo dalla Protezione Civile perchè nel 2012 ha subito un’alluvione devastante e l’ha distrutta e ci sono state delle persone che hanno perso la vita, ma perchè fa parte di quelle gravine pugliesi che vanno recuperate. Alcune sono dimenticate. Speriamo che ci siano altre realtà come Matera che possano nascere, farebbero bene a Matera stessa e allargherebbero ancora di più la visione della Basilicata/Puglia perchè voi siete sempre al confine e vi sento cugini dei pugliesi. Matera intanto parla da sola e ci auguriamo che vada ancora più in alto”.
Il tuo progetto futuro e un sogno nel cassetto per quanto riguarda la carriera artistica: “Il progetto futuro c’è. A febbraio su Rai Uno vedrete un film che racconta la storia di Riace, un piccolo paese della Calabria in cui sono successe cose molto belle e quindi racconterò una Calabria inedita, una Calabria che ce la fa, che non è fatta solo di ‘Ndrangheta, ma bella, bellissima. I sogni sono tanti e se apro il cassetto esce fuori di tutto e perderemmo un’ora. Per il momento lasciamoli nel cassetto i sogni perchè ne ho già realizzati abbastanza”.
Michele Capolupo
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
Concerto “‘O Sole mio. Tributo alla canzone napoletana” a Matera con Beppe Fiorello e l’Orchestra della Magna Grecia, la scheda dello spettacolo
Metti una sera a teatro con la canzone napoletana, l’omaggio a ‘O Sole mio’, il ricordo di Domenico Modugno, in una esibizione dal vivo con l’Orchestra della Magna Grecia, la voce solista di Gianni Conte e un grande ospite d’onore: Beppe Fiorello. C’è grande attesa per il concerto di inaugurazione della stagione Matera in Musica dell’Orchestra Ico, in programma lunedì 27 novembre (ore 21) all’Auditorium Gervasio di Matera. Lo spettacolo “O’ sole mio. Tributo alla canzone napoletana” ricorda il centenario della scomparsa del compositore Eduardo Di Capua, a cui Giovanni Capurro, giornalista e redattore delle pagine culturali del quotidiano Roma di Napoli, nel 1898 affidò la composizione musicale di “O sole mio”, probabilmente la canzone italiana più conosciuta al mondo. La musica sembra sia stata ispirata da una splendida alba sul mar Nero e, soprattutto, dalla nobil donna oleggese Anna Maria Vignati-Mazza detta “Nina”, sposa del Senatore Giorgio Arcoleo e vincitrice a Napoli del primo concorso di bellezza della città partenopea. La serata vedrà protagoniste le canzoni napoletane cantate da Gianni Conte sulle note dell’Orchestra della Magna Grecia diretta da Roberto Molinelli. Un evento speciale arricchito dalla presenza di Beppe Fiorello, che porterà in scena, dopo essere stato protagonista della fiction “Volare”, i successi del suo spettacolo “Penso che un sogno così…”, fortunato tour teatrale ispirato alla vita e alle canzoni di Domenico Modugno e scritto dallo stesso attore e produttore catanese insieme a Vittorio Moroni. Nel corso della serata, con la collaborazione di Daniele Bonaviri e Fabrizio Palma, saranno eseguite alcune tra le più belle canzoni di Modugno rigorosamente dal vivo. Proprio Modugno, nel corso della sua carriera, ha scritto e interpretato numerose canzoni napoletane, alcune delle quali sono entrate a pieno diritto nel novero dei classici della canzone partenopea, tra cui Resta cu’mme e Tu si ‘na cosa grande. Un appuntamento imperdibile per tutti gli appassionati della musica italiana e del teatro.