Conferenza stampa prima dell’ultimo concerto dei Modena City Ramblers nel Materadio Village per tracciare un bilancio della nona edizione di Materadio, la festa di Rai Radio 3. All’incontro con i giornalisti hanno partecipato il direttore di Rai Radio 3, Marino Sinibaldi, il presidente e il direttore della Fondazione Matera-Basilicata 2019, Salvatore Adduce e Paolo Verri e il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri.
Sindaco De Ruggieri: “Si chiude un’edizione straordinaria di Materadio, quella dell’anno di Matera capital europea della cultura. Chi poteva immaginare 40 anni fa di ritrovarci questa mattina in una domenica di settembre con tutti questi visitatori pronti a scoprire la cultura della nostra città. Ai miei concittadini dico di ritrovare il senso dell’unità e del riscatto oltre che ad essere orgogliosi di essere materani”.
Marino Sinibaldi, direttore Rai Radio 3: “E’ stata un’edizione fatale perchè è quella che ha accompagnato l’anno di Matera capitale europea della cultura e quindi ha avuto un tono, uno spirito diverso. La festa è cresciuta con la città. Materadio era un evento eccezionale per Matera, ora è diventato un evento normale, perchè sta dentro tante cose che accadono e sono accadute. Quindi il primo elemento è sentirci parte di un processo che quest’anno è giunto a compimento. E’ poi c’è l’elemento della partecipazione nostra e della città, che è stata molto vicina a Materadio, il pubblico non è mancato. Abbiamo anche cercato di porre un punto di vista diverso, meridionale, che forse mancava nel modo in cui Matera ha vissuto tutto questo processo di candidatura. Ci sembra di aver contribuito ad aver allargato il pensiero, il modo in cui la città vive se stessa”.
Ci sarà la decima edizione di Materadio nel 2020? “Non lo so se ci sarà una decima edizione. Io penso che debba esserci molta attenzione a Matera sia per accompagnarla ancora e per evitare che alla illusione e al sogno succeda la delusione come è accaduto molte volte nella storia del Sud, sia per sorvegliare Matera, per vedere che tutto questo non sia come qualcuno temeva una bolla incantata che a un certo punto scoppierà, bisogna trovare quindi trovare le forme per accompagnare e sorvegliare Matera in questo interessante passaggio”.
Paolo Verri, direttore Fondazione Matera-Basilicata 2019: “Voglio riassumere questa edizione con quattro parole: “La prima parola è “Co-produzione”, perchè Matera anche con Materadio ha dimostrato di essere il luogo delle co-produzioni. La seconda parola è “allargamento”, perchè la città deve allargarsi ad altri siti e non concentrare tutti gli spettacoli e gli eventi culturali nel centro della città o dei Sassi, che è il luogo più fragile. Ecco perchè dico al sindaco di Matera che Cava del Sole non va considerato come un luogo per i concerti ma un un nuovo villaggio culturale di Matera che sia aperto tutti i giorni dalle 9 a mezzanotte. Per farlo occorre chiudere al traffico il tratto della statale 7 che viene chiuso solo quando ci sono i grandi eventi come è accaduto quest’anno. La terza parola è “network”, perchè Matera ha dimostrato che si possono fare le cose con network già esistenti e Radio 3 è stato un partner straordinario da questo punto di vista. Il prossimo anno possiamo pensare di portare a Matera il network delle radio europee e internazionali. La quarta parola è “inclusione”, perchè l’immigrazione non è un punto di debolezza ma un punto di forza, un fattore competitivo per lo sviluppo dell’Europa”.
Salvatore Adduce, presidente Fondazione Matera-Basilicata 2019: “Ringrazio Marino Sinibaldi perchè nove anni fa ha accettato la sfida di portare a Matera un format che lui stesso ha intitolato “Materadio”. Credo che questo evento ha saputo interpretare i cinque temi del dossier di Matera 2019. Possiamo dire che non ci ferma più nessuno. Matera 2019 ha fatto partire un’onda che non si ferma più”.
Michele Capolupo
Si è chiusa da una gremita Piazza San Francesco con i ritmi travolgenti dei Modena City Ramblers, mescolati insieme a quelli dei musicisti irlandesi provenienti dal festival Traidphicnic di Galway, che sarà Capitale europea della cultura nel 2020, la nona edizione di Materadio, la festa di Radio 3 coprodotta dalla Fondazione Matera Basilicata 2019. Un’edizione speciale, come è stato sottolineato nel corso della conferenza stampa di chiusura presso il Materadio Village, quella dell’anno in cui Matera è Capitale Europea della Cultura, con numeri che via via sono andati sempre crescendo, tale da rendere necessaria l’individuazione di nuovi spazi per ospitare il grande pubblico. Circa 8000 le persone che hanno assistito ai due concerti serali alla Cava del Sole, quello del jazzista Jan Garbarek, accompagnato dal percussionista indiano Trilok Gurtu, e quello dell’Orchestra popolare La Notte della Taranta, che ha fatto ballare il pubblico già dal mattino con i laboratori di pizzica nelle piazze del centro città. 140 i volontari coinvolti nei servizi di accoglienza e informazione al pubblico, tre dei quali arrivati da altre capitali europee della cultura: Plovdiv 2019, Galway e Rijeka 2020. Oltre 100 gli appuntamenti in programma nel corso del weekend , fra le trasmissioni live di Radio 3 e le mostre, performance e altre iniziative del cartellone ufficiale di Matera 2019. “Una edizione bellissima ma al contempo difficile, non scontata data la sua complessità – ha spiegato Paolo Verri, Direttore della Fondazione Matera Basilicata 2019 – in un anno che ci ha visti tutti concentrati nell’ organizzazione generale del calendario di Matera 2019”. Eppure un’altra edizione riuscita benissimo.
“Materadio, grazie al lavoro fatto congiuntamente dalla Fondazionee da Radio 3, nella persona del suo direttore, Marino Sinibaldi, che ne è l’artefice e pioniere, è stata un seme genetico – ha detto il sindaco di Matera, Raffaello De Ruggieri – un elemento distintivo ed “eretico” che ha dato stimoli alla città, riuscendo ad essere un collante sociale e al contempo a esprimere il gusto non banale e conformista di Matera. Questa squadra, superando scogli e divisioni, è riuscita a sintetizzare i valori di una vera Capitale Europea della Cultura”.
“Materadio è la radice del percorso di Matera 2019 – ha spiegato ancora Paolo Verri – e già nel nome (Matera+radio) racchiude in sé uno dei suoi valori, ovvero la collaborazione. Matera è diventata infatti il luogo delle co-creazioni e delle co-produzioni. Un altro tema che è emerso in questa edizione di Materadio, è quello dell’allargamento della città. Dalle prime edizioni in cui Materadio si svolgeva fra Casa Cava e Piazza San Pietro Barisano, ci siamo dovuti spostare a mano mano in piazze più larghe, fino ad arrivare alla Cava del Sole. E ci siamo resi conto che questo luogo è una scommessa vinta: la Cava del Sole non deve essere solo un posto per concerti, ma come abbiamo visto sia con Materadio che con l’Open Sound Festival, è un luogo che può ospitare interi festival, un luogo che può rimanere sempre animato con mostre, laboratori, performance live ecc. Terzo elemento che la partnership con Radio3 ci ha insegnato è quello del network, dell’apertura alle relazioni. A questo si lega anche il tema dell’inclusione. Questa edizione di Materadio dedicata ai Sud, ci ha consentito infatti di riflettere sul tema dell’immigrazione, e di quanto questa debba essere considerata un punto di forza, un fattore di sviluppo per l’Europa”.
“L’edizione 2019 di Materadio è l’occasione per fare un bilancio – ha sottolineato Marino Sinibaldi, direttore di Radio3 -. Nei primi anni era una scommessa, un’eccezione, un’eresia. Poi è diventa un lievito per qualcosa di più grande. Questa edizione chiude un ciclo, avendo raggiunto il suo obiettivo. Quello che però ci sta a cuore è che tutto questo straordinario percorso non venga disperso, che questo Sud non debba vivere nuovamente il dramma della delusione. Per questo occorre lavorare per fronteggiare il fenomeno che porta le menti migliori e più giovani di questa terra, che si sono impegnate su diversi fronti in questi anni, ad andare via. Nei prossimi anni vogliamo continuare a raccontare cosa avviene a Matera, e perciò continueremo a sorvegliarla. Su questa linea si sono mosse e continueranno a muoversi fino a dicembre, le Lezioni materane, appuntamenti mensili che con cui abbiamo portato in città esperti di diversi settori, per guardare al mondo da Sud. In uno dei prossimi appuntamenti porteremo dei detenuti che hanno seguito dei laboratori su Matera come modello di riscatto. E’ così infatti che Matera viene vista da tutti”.
Salvatore Adduce, presidente della Fondazione Matera Basilicata 2019, ha ricordato il primo incontro con Sinibaldi, nel 2010, quando gli è stato chiesto di portare a Matera una festa simile a quella che si faceva a Cervia. “In quel momento, anche se non sapevamo cosa sarebbe successo – ha detto Adduce – stavamo pensando al futuro. Radio 3 è stata capace, pur nella sua neutralità rispetto alla competizione fra le città candidate al titolo di Capitale Europea della Cultura – di interpretare negli anni i temi del dossier di Matera 2019, aiutandoci a costruire le cose, prima di tutto pensandole. Matera 2019 rappresenta in questo senso, un esempio di piattaforma, un luogo in cui ci si scambia competenze e professionalità. Ciò che abbiamo innescato tutti insieme, mettendo da parte le divergenze, è un’onda che non potrà fermarsi”.
La fotogallery della conferenza stampa (foto www.SassiLive.it)
(foto www.SassiLive.it)