Cava del Sole David Sassoli di Matera, Pio Abiusi (Associazione Ambiente e Legalità): “Linee programmatiche estive scritte sulla sabbia”. Di seguito la nota integrale.
Dopo la cerimonia di chiusura dell’anno europeo della cultura , la Fondazione Matera Basilicata 2019 si è dedicata a mettere ordine tra le rilevanze contabili per poter rendicontare; il Direttore Verri esaurito il suo mandato e venuto a scadenza il contratto a fine Aprile 2020 è stato sostituito da Rossella Tarantino con un incarico ad interim, oggi la Tarantino non è più in forze alla fondazione. Ad essa è succeduto Giovanni Oliva nominato Direttore generale nel giugno del 2021 e sostituito non senza polemiche in questi giorni da Giovanni Padula originario materano e residente a Milano per motivi di lavoro.
Sul finire dell’estate del 2020, chiuso il Bilancio consuntivo della Fondazione relativo al 2019 anche Adduce si dimise da Presidente e solo nei giorni scorsi è stato nominato il Presidente che è il Sindaco di Matera .
Nel 2022 la Regione Basilicata ha previsto un rifinanziamento di 350 mila Euro ed il Comune di Matera lo ha fatto con 80 mila euro perchè, nel frattempo, le bocche da sfamare sono aumentate.
La sezione di Controllo della Corte dei Conti di Basilicata con sua delibera del Dicembre 2020 relazionò su “Matera – capitale europea della cultura 2019” .
La relazione approvata ebbe cura di:
-accertare l’esistenza di criticità nella utilizzazione dello strumento della “fondazione di partecipazione” per la gestione degli eventi connessi alla nomina di Matera a capitale della cultura 2019 nonché dei finanziamenti pubblici ad essa assegnati, riconducibili anche alla natura atipica dello strumento organizzativo;
-riscontrare, in particolare, la mancanza di un puntuale controllo esterno sull’attività della fondazione, sulla gestione dei fondi, sul costo del personale dirigenziale e dei contratti dalla stessa stipulati anche con riferimento alle assunzioni effettuate;
-ritenere acclarata la deficitarietà del sistema di accertamento e riscossione della tassa di soggiorno dovuta al Comune d Matera a causa del perdurante mancato approntamento da parte dell’ente e, segnatamente, dell’Ufficio tributi di un sistema telematico diretto di rilevazione dei soggetti obbligati al pagamento e al tempestivo riversamento della tassa versata.
Tralasciando il terzo punto, quello relativo alla tassa di soggiorno e sul quale la Sezione si è intrattenuta per oltre la metà del rapporto, evidenziamo gli altri due.
La Sezione di Controllo ha evidenziato le criticità relative alla gestione ed al controllo delle risorse pubbliche affidate ad una Fondazione. Nel caso di specie esse sono ammontate a circa cinquanta milioni di euro , di poco inferiori a quanto preventivato nel dossier di presentazione della candidatura. lo Stato ha erogato il triplo di quanto preventivato ( oltre trentatre milioni di euro) mentre la Regione meno della metà (undici milioni) , il Comune si è attenuto alle previsioni ( oltre cinque milioni di euro). Lo Stato si era impegnato per 11 milioni di €, la Regione per 25 mentre la Provincia di Matera per 2 Milioni, La Camera di Commercio ed Unibas per 1 ciascuno, questi ultimi si sono resi irrintracciabili. L’apporto di capitale dei Privati è stato pressochè inconsistente.
La fondazione è un modello di organizzazione “atipico” di amministrazione pubblica, certamente più agile e versatile ma anche con maglie di controllo più lasche, anche le assunzioni di personale a tempo indeterminato è risultato non convincente visto che la durata in vita della fondazione è fino al 31 Dicembre 2022 .
Sono risultati assunti a tempo indeterminato sei dipendenti, di cui due con la qualifica dirigenziale, una poi si è licenziata ma ultimamente è stato assunto un nuovo Direttore Generale. Una volta giunti al Dicembre 2022, data della preventivata chiusura della struttura cosa accadrà?
Quanto detto è il quadro della situazione aggiornato ad oggi.
Oggi quali sono le incombenze proprie della Fondazione nata per gestire gli eventi di “Matera – capitale europea della cultura 2019” ?
In questi giorni il Comune di Matera si è inventato una sorta di cassa integrazione stipulando apposito accordo di Programma per gli “Eventi in Città” ma per il resto c’è ben poco da fare se non la rendicontazione relativa all’allestimento temporaneo della Cava del Sole.
Il Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo- MIBACT- oggi Ministero della Cultura-MiC- nell’ambito del Programma Operativo Complementare di azione e coesione al PON Cultura e Sviluppo 2014-2020 approvò l’Allestimento della Cava del Sole per lo svolgimento di attività performative e artistiche per un importo pari 5 Milioni di €; venne approvato e sottoscritto un disciplinare che regolava i rapporti tra il Segretariato Generale del Ministero ed il Comune di Matera finalizzato alla realizzazione dell’intervento. La spesa finanziata si dovrà sostenere e rendicontare entro il 31 Dicembre 2023. Il Comune di Matera, beneficiario dell’intervento concesse con un disciplinare che regolava i rapporti la realizzazione dell’Allestimento alla Fondazione Matera Basilicata 2019, ad essa venne concessa in comodato gratuito l’immobile denominato “Cava del Sole” per la realizzazione e la gestione dell’opera.
Il comodato d’uso gratuito ha previsto l’utilizzo del manufatto da parte della Fondazione fino al 31-12-22, data di cessazione della Fondazione stessa ed entro tale data il manufatto dovrà essere smontato e rimontato in un luogo indicato del Comune.
Dei 5 Milioni trasferiti alla Fondazione sono stati spesi € 647.038,51 per i lavori propedeutici e cioè le infrastrutture, i lavori furono aggiudicati alla ditta “Costruzioni Favullo”.
Lo studio EGA si è, invece, aggiudicato la gara per l’allestimento e lo svolgimento delle attività performative e artistiche per una durata di 48 mesi ed ha avuto un contributo a fondo perduto pari 2 .953.216,98 oltre IVA.
La scadenza del contratto tra la Fondazione e lo studio EGA è il 30 Agosto 2022,quindi dal 1° Settembre la Fondazione potrà iniziare le operazioni di smontaggio e rimontaggio del manufatto in un luogo indicato dal Comune di Matera ultimando l’operazione entro il 31 Dicembre 2022, per procedere alle operazioni utilizzerà le rimanenti risorse dei 5 Milioni di €. e che sono pari ad oltre 1 Milione di €. La rendicontazione avverrà al MIC dal Comune di Matera entro il 31/12/2023.
Questo è quanto per le relazioni tra : -EGA, la società che ha curato lo svolgimento delle attività performative e artistiche per 48 mesi,- la Fondazione Matera Basilicata 2019 che ha avuto in comodato gratuito la “Cava del Sole”,- Il Comune di Matera titolare dell’immobile ed -il MIC che ha concesso il finanziamento di 5 milioni di € per l’Allestimento della Cava del Sole.
Per completezza di esposizione giova ricordare che l’allestimento è amovibile e provvisorio così come fu ribadito in Conferenza dei Servizi Istruttoria indetta dal Comune di Matera in data 16/11/2017 mentre la conferenza dei Servizi Decisoria si concluse il 27 Febbraio 2018 con il parere favorevole degli intervenuti e le prescrizioni da parte dell’Ufficio di Compatibilità Ambientale della Regione Basilicata indicate nella VINCA rilasciata il successivo 13 Marzo 2018.
Le prescrizioni previste nell’atto amministrativo rilasciato del predetto ufficio sono state in buona parte disattese ed il previsto piano di monitoraggio che era parte fondamentale dello Studio di Incidenza Ambientale non è stato attuato per la fase di esercizio da parte della società EGA a partire dal 15 Ottobre 2019; crediamo, inoltre, che buona parte delle prescrizioni non siano stata rispettate e siano emerse altre irregolarità previste nel contratto a suo tempo sottoscritto, per brevità non si elencano mentre verranno segnalate alle autorità deputate alla vigilanza.
Per concludere evidenziamo che le “Linee guida nazionali per la Valutazione di incidenza – direttiva 92/43/CEE «Habitat» art. 6, paragrafi 3 e 4” recepite dalla Regione Basilicata prevedono che la validità temporale del parere di Valutazione di Incidenza è di 5 anni, decorso tale termine l’autorizzazione è da considerarsi NULLA pertanto, eventualmente, la pratica è da rifare ex-novo e non potrà non tenersi conto di quanto NON è stato ottemperato.