Si sono svolte in mattinata a Casa Cava le prove del concerto che il Collettivo Onyx diretto da Joe Johnson e il celebre trombettista Paolo Fresu eseguiranno giovedì 26 settembre dalle ore 21 in piazza San Francesco a Materae nell’ambito del progetto di Matera Capitale Europea della Cultura 2019 “Suoni del futuro remoto” coprodotto da Onyx Jazz Club e Fondazione Matera Basilicata 2019. L’ingresso è libero. In caso di pioggia il concerto di Paolo Fresu, Collettivo Onyx, Rino Locantore e Massimo Ottoni si terrà all’Auditorium.
All’incontro con i giornalisti hanno partecipato Gigi Esposito per l’Onyx Jazz Club, Chiara Rizzi dell’Università di Basilicata, Ariane Bieou manager culturale della Fondazione Matera-Basilicata 2019 e Marta Ragozzino direttrice del Polo museale.
Il concerto con Paolo Fresu e Jo Johnson con i musicisti di “Suoni del futuro remoto” porterà alla registrazione di un long playing in vinile, tornato di moda. Alla performance parteciperanno anche i giovani che hanno lavorato al progetto di mappatura dei suoni urbani.
Un evento che trasformerà in musica il vero patrimonio di Matera: i suoi suoni naturali.
E a raccontare questo progetto sono state anche le parole di un artista di fama mondiale che al territorio ha sempre legato la sua carriera, Paolo Fresu. Alla conferenza stampa di presentazione il trombettista sardo Paolo Fresu ha dichiarato: “Sono arrivato a Matera per la prima nel 1986 e ho collaborato tante volte con Onyx. Nel tempo la città e la sua realtà si sono modificate e tante volte abbiamo sonorizzato i suoni cittadini e per questo credo che questo momento sia il punto di arrivo di un percorso iniziato molti anni fa e che va oltre questo anno di manifestazioni culturali. E’ questo il valore aggiunto per leggere il successo di questo anno.
Essere parte di questo progetto per me è importante, conosco bene questi suoni che raccontano il passato e il presente, con la cultura portata avanti con serietà. E’ significativo che questo progetto sia fatto con i giovani e con l’Università, è il miglior modo per mettere insieme tutte queste professionalità e per lanciare un messaggio ai ragazzi, per renderli partecipi di una comunità”.
E’ stato presentato oggi, infatti, nel corso delle prove di Fresu, del Collettivo Onyx diretto da Joe Johnson e di Rino Locantore, il concerto in programma il 26 settembre alle 20,30 in piazza San Francesco (ingresso libero) e che rientra nell’ambito del cartellone di Suoni del Futuro Remoto, progetto di di Matera Capitale europea della cultura del 2019, co prodotto da Onyx Jazz club e da Fondazione Matera Basilicata 2019.
Il concerto rappresenta il punto centrale di una ricerca svolta dagli studenti della Facoltà di Architettura dell’Università della Basilicata coordinati dalle professoresse Silvana Khutz e Chiara Rizzi, che hanno registrato i suoni naturali della città, dalla festa patronale alle botteghe artigiane, alle chiese, alla vita quotidiana, affidando poi il materiale al compositore americano Joe Johnson che ne ha fatto una partitura musicale.
“Il percorso iniziato più di due anni fa – ha ricordato il presidente di Onyx Jazz club, Gigi Esposito – ha portato al coinvolgimento di molti musicisti e alla presenza di Paolo Fresu che con la nostra associazione ha un rapporto di lunga data. Riusciamo a raccontare storie, a descrivere il territorio attraverso la nostra passione, la musica jazz”.
Paolo Mele,project manager di Fondazione Matera-Basilicata 2019 ha ricordato: “Siamo alla settimana di massima visibilità per questo progetto che continuerà con altre iniziative tra cui la pubblicazione del vinile che verrà registrato proprio durante il concerto di giovedì 26 settembre a Matera. Il progetto sta dimostrando di meritare la continuità sia dalla Fondazione che attraverso forme che garantiscano visibilità a iniziative di qualità. La straordinaria mappatura della città nata da Suoni del Futuro Remoto mi ha affascinato e per questo spero venga reinterpretata da molti artisti”.
Gianni Vancheri, musicista del Collettivo Onyx ha annunciato: “Si tratta di partiture originali musicate da Joe Johnson, che si occuperà anche della parte elettronica della composizione, che uniscono la parte moderna provenienti dalle influenze americano a quelle materane. Questo mix darà luogo a queste produzioni molto interessanti dal punto di vista armonico”.
Alla collaborazione degli studenti dell’Università e al loro valore ha fatto riferimento Silvana Khutz: “Gli studenti hanno realizzato alcune installazioni che si possono seguire partendo dal Campus Universitario in via Castello fino al Palombaro di via Purgatorio Vecchio, all’ingresso del cinema comunale e a Casa Cava. Pe noi si è trattato di un bellissimo esperimento perchè i ragazzi non hanno guadagnato nemmeno un voto ma hanno svolto lavoro di squadra, presa in carico delle attività in prima persona”.
Per Chiara Rizzi, sempre dell’Università della Basilicata: “L’incontro con Onyx è stato importante per aprire ad una nuova lettura della città, questa volta composta dai suoni, comprendendo ciò che Matera ci dice, raccontandoci le trasformazioni in atto. Il percorso è iniziato un anno fa con un bando che ha coinvolto a fasi alterne più di 20 ragazzi”.
Ariane Bieou, manager culturale della Fondazione Matera Basilicata 2019: “Suoni del Futuro Remoto rappresenta un progetto completo. Partendo dalle radici di Matera e del territorio si è riusciti a ricomporre una musica che fa suonare la città, riuscendo a reinterpretare il patrimonio storico dei suoni della città, creando eventi che possano viaggiare nel resto d’Europa”.
I prossimi appuntamenti:
Martedì 24 settembre ore 20,30 – Terrazza Lanfranchi “Concerto in solo” (ingresso con Passaporto per Matera 2019 e prenotazione, evento già sold out, lista d’attesa un’ora prima dell’evento )
Mercoledì 25 settembre ore 17-19-21 – Palombaro del Caveoso, via Purgatorio 12 – Hilde Marie Holsen ore (ingresso con Passaporto Matera 2019 e prenotazione, lista d’attesa un’ora prima dell’inizio del concerto)
Giovedì 26 settembre ore 20,30 – Piazza S. Francesco – Paolo Fresu, videoartist Massimo Ottoni, Collettivo Onyx (ingresso libero)
MATERA RACCONTATA DALLE INSTALLAZIONI DI SUONI DEL FUTURO REMOTO
Sei installazioni che parlano alla città di Matera e ai visitatori, accompagnandoli in luoghi come il nuovo Campus universitario, il vecchio palombaro di raccolta delle acque, patrimoni unici come Casa Cava e il cinema Guerrieri, recentemente riaperto.
Sono le idee progettuali nate dal lavoro di sounscaping degli studenti di UniBanda, della Facoltà di architettura dell’Università della Basilicata, coordinati dalle professoresse Silvana Kuhtz e Chiara Rizzi. Tutti i lavori sono visitabili con guida degli stessi studenti .
Si tratta di:
Metamatera: (Campus universitario di via Castello fino al 26 settembre dalle 8 alle 20)
Tutto ti parla: (Campus universitario di via Castello fino al 26 settembre,solo mercoledì e giovedì dalle 16 alle 18)
Incontri sonori: (Campus universitario di via Castello fino al 26 settembre dalle 8 alle 20)
Il palombaro vive: (via Purgatorio Vecchio fino al 27 settembre dalle ore 10 alle 13 e dalle 14 alle 19)
Cosa resta del vicinato(?): (Cinema Guerrieri – piazza Vittorio veneto fino al 27 settembre dalle 18 alle 23)
La forma del suono:(Casa Cava fino al 27 settembre dalle 10 alle 13 e dalle 15 alle 18,30)
Chi sono i ragazzi di UniBanda: Federica Benedetto, Maria Cristallo, Donato Miglionico, Giovanni Ostuni, Giuseppe Solazzo, Margherita Tursone, Joseph Burton e Zoé Marilier