Dopo il grande successo nel gennaio scorso all’Auditorium Gervasio è stata la terrazza di Palazzo Lanfranchi ad ospitare la versione estiva del “Concerto grosso per i New Trolls” per la rassegna Matera Festival, a cura dell’ICO Magna Grecia in collaborazione con Basilicata Circuito Musicale.
Nato da un’idea del compositore Luis Enriquez Bacalov, autore delle musiche, lo scopo del progetto fu quello di presentare un “concerto grosso” alla maniera della musica barocca italiana. Assegnare a strumentazione e voci rock, quelle dei New Trolls, che diventarono una cosa sola assieme all’orchestra diretta dall’autore. Un successo senza precedenti. Tre gli album ispirati al progetto originario e pubblicati in momenti diversi (1971, 1976, 2013) dal gruppo musicale di Vittorio De Scalzi, protagonista della serata di apertura della rassegna estiva.
Sul palco, insieme con i suoi musicisti e gli orchestrali dell’ICO Magna Grecia diretti dal maestro Maurizio Lomartire, il leggendario Vittorio De Scalzi, fondatore storico del gruppo che vendette un milione di album grazie a una geniale intuizione di Luis Bacalov.
Il Matera Festival, realizzato con il patrocinio di Fondazione Matera Basilicata 2019, contiene un mese di eventi, con omaggi a Rossini e Mozart, tributi ai Queen, Cocciante e al “Piccolo” dell’indimenticato Paolo Grassi. E, ancora, “Amor Sacro”, “Fra-m-menti” e Farlibe Duo con Sepe al sax.
Durante il concerto non poteva mancare l’omaggio a un grande della musica italiana, Luis Bacalov, Oscar per la colonna sonora dell’ultimo Massimo Troisi, “Il Postino”. Fra i tanti meriti, Bacalov aveva avuto anche quello di rivestire di musica barocca il suono dei New Trolls, gruppo musicale che già tanto aveva dato alla musica leggera italiana a partire dalla metà degli Anni Sessanta, fino ai primi Settanta. Nel pubblico anche Daniel Bacalov, il figlio del noto compositore musicale, ospite per la prima volta nella città dei Sassi.
“Io e i miei compagni di un tempo dobbiamo molto a Bacalov – ricorda De Scalzi, che canta e suona piano e flauto – era stato lui ad avere la geniale intuizione nell’arrangiare “Concerto grosso”, mescolando la musica barocca, quella seria, al rock progressivo: un milione di album venduti! Con i New Trolls realizzammo un secondo disco, ci difendevamo più che bene dagli attacchi della musica pop che incalzava a suon di 45 giri. Prima il rock, poi il pop. Al pop – ricorda De Scalzi – arrivammo obbligati dalla bella vita che ci aveva riservato la popolarità di “Concerto grosso”: pensate come eravamo matti, avevamo guadagnato così tanto da montarci la testa; viaggiavamo su “Ferrari” e “Maserati”, difficile rinunciare a certi capricci; avevamo belle voci, ci facemmo due conti, così incidemmo “Aldebaran” e “New Trolls”, l’album della barchetta, e canzoni come “Quella carezza della sera” e “Che idea”: spopolammo».
“Indimenticabile Luis”nel gennaio scorso all’Auditorium Gervasio aveva registrato subito il sold out e anche la terrazza Lanfranchi, gremita da oltre 300 persone, è risultata insufficiente per un concerto di altissimo livello musicale.
Michele Capolupo
La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)