Si è spento questa mattina all’età di 83 anni Raoul Casadei. Era ricoverato all’ospedale Maurizio Bufalini di Cesena per Coronavirus.
Il “re del liscio” si era contagiato insieme ad alcuni parenti che si trovano in quarantena fiduciaria a Villamarina di Cesenatico.
Dopo il ricovero del 2 marzo scorso le sue condizioni si sono aggravate progressivamente.
Venti anni fa Raul Casadei scopriva le bellezze dei Sassi di Matera. Lo ricordiamo in una serata ospite di Ninuccio Festa, il materano che da 48 anni porta avanti la tradizione della crapiata che si rinnova negli antichi rioni materani l’1 agosto.
Una serata in cui Raul Casadei ha naturalmente deliziato tutti i presenti con alcune delle sue canzoni memorabili, tra cui la memorabile “Romagna mia”.
Il 16 giugno 2018 l’associazione Maria Santissima della Bruna aveva organizzato in piazza Vittorio Veneto il concerto con suo figlio Mirko e l’Orchestra Casadei e la piazza si era trasformata in una grande balera per divertirsi con i successi di papà Raul.
Michele Capolupo
Casadei è sinonimo di liscio, il tipo ballo da balera romagnola conosciuto in tutto il mondo: da generazioni i Casadei fanno ballare milioni di italiani e stranieri. Nato nel ’37 proprio nel giorno di Ferragosto, Raoul, diplomato alle magistrali e per diciassette anni maestro elementare, fu accolto da ragazzo nell’orchestra di famiglia fondata dalla zio Secondo Casadei nel 1928.
Dalla fine degli anni ’50 inizia a partecipare agli spettacoli e la band diventa Orchestra Secondo e Raoul Casadei. Liscio a tutto spiano: nei momenti di massimo splendore l’orchestra si esibisce anche 365 volte all’anno. Nel 1954 Secondo compone lo storico brano Romagna mia, divenuto un inno internazionale.
Nel ’71 alla morte di Secondo, Raoul diviene il leader della formazione e nel ’73 incide uno dei pezzi più celebri, Ciao mare. Negli anni seguenti nascono altri successi: Simpatia, La mazurka di periferia, Romagna e Sangiovese, Romagna Capitale. L’Orchestra esordisce anche al Festival di Sanremo nel 1974.
Raoul si ritira dal palcoscenico all’inizio degli anni Ottanta, continuando a gestire quella che era ormai diventata un’industria del liscio. Dal 2001 l’Orchestra è guidata dal figlio Mirko.
Nel 1996 partecipa al Festival di Sanremo fuori gara con Elio e le Storie Tese e La Terra dei Cachi.
Nel 1998 mette insieme tutte le musiche del mondo in un’unica manifestazione, realizzata prima a Riccione, poi a Rimini: il festival Balamondo fa accorrere oltre 200 mila persone, che vedono anche Gloria Gaynor cantare Romagna Mia
Sposato da oltre cinquant’anni con Pina, maestra napoletana conosciuta in Puglia durante gli anni di insegnamento scolastico, Raoul lascia anche i tre figli Carolina, Mirna e Mirko, diventato nonno nel 2013 a soli 40 anni rendendo Raoul e Pina bisnonni.
Raoul, che per la paura di volare non aveva mai partecipato a tournée estere, vinse la sua fobia nel 2006 per prender parte all’Isola dei famosi.
La “tribù” dei Casadei vive nei pressi di Cesenatico nella fattoria creata da Raoul, chiamata il Recinto, ricca di coltivazioni, allevamenti di animali e un giardino di limoni che il patriarca curava di persona.