Nel nuovo continente, precisamente a New York, a cavallo tra fine settembre e la prima decade di ottobre, si è svolto l’Italian Jazz Days, importante festival di musica Jazz. In questa manifestazione, svoltasi in onore del Culumbus Day, alcuni musicisti italiani hanno affiancato colleghi americani di origine italiana in una serie di concerti.
Dalla Basilicata sono stati chiamati a partecipare Giuseppe Venezia e Attilio Troiano, rispettivamente contrabbasista e trombettista, entrambi direttori artistici del Basilijazz, presentato nella “grande mela” come una delle eccellenze italiane.
“È stata una bellissima esperienza – ha commentato Venezia – perché ci ha permesso di confrontarci con musicisti di grande livello come Pete Malinverni, Randy Napoleon e Dominik Farinacci ed è stata una vetrina molto importante oltre che per noi, anche per il Basilijazz, riconosciuto come forma d’arte musicale in Italia, che ha come scopo principale di diffondere questa cultura nel Meridione, avvalendosi della presenza di musicisti di livello mondiale”.
I due lucani hanno il desiderio di far crescere musicalmente il proprio territorio, cercando di rendere il Basilijazz e in generale la Basilicata un punto di riferimento per il jazz. Fondamentale per questo è stato il prolungarsi della loro permanenza a New York ben oltre all’ Italian Jazz Days.
“Siamo rimasti in America per circa un mese – ha spiegato il contrabbassista – continuando ad esibirci al fianco di artisti internazionali. In queste occasioni abbiamo avuto modo di osservare un mondo molto lontano dal nostro, al quale noi ci riferiamo, sperando di far crescere la nostra terra da questo punto di vista. Non abbiamo l’ambizione di arrivare a quei livelli, ma avvicinarci il più possibile. Proprio da questa esigenza è nata l’idea di costituire un progetto: la Basilijazz Big Band, un’idea in cantiere da tempo, che questa esperienza ha concretizzato. Vorremmo formare un’orchestra giovanile lucana, che abbia lo scopo di favorire la crescita e lo sviluppo dei musicisti locali, che saranno affiancati da grandi nomi della cultura jazz americana. Vorremmo aggiungere alla band degli special guest per ogni strumento, inizialmente per quanto riguarda i fiati”.
A dirigere l’orchestra sarà Attilio Troiano, compositore e arrangiatore per big band, riconosciuto in tutto il mondo con un curriculum pieno di esperienze, il quale ne dirige da tempo una sua personale, piena di stelle del jazz americano, tra cui …al basso, … al contrabbasso, … al pianoforte, … alla tromba.
“La band eseguirà brani originali o standard con arrangiamenti originali – ha concluso Venezia – questo è importante perché i musicisti si troveranno ad affrontare brani scritti appositamente per questa orchestra. Ed è una cosa molto importante e molto bella”.
Dic 05