“Dante – i Canti della Terra”. Dopo due rinvii per emergenza Covid questa sera il Matera Festival ha potuto finalmente presentare l’appuntamento dedicato al Sommo Poeta nella location estiva di Avino 1894.
Una rassegna così ricca di eventi non poteva non dedicare massima attenzione al Sommo Poeta del quale ricorrono i settecento anni dalla sua morte.
A dirigere l’Orchestra della Magna Grecia, il Maestro Roberto Molinelli, cui è stato commissionato un progetto partito dalla tradizione e dall’importanza dei canti sardi “a tenore” fino ad arrivare ai giorni nostri, passando dal pop al rock.
La Sardegna è stata ben rappresentata questa sera dal nuorese Alessandro Catte (voce) e dai Tenores di Bitti “Mialinu Pira” (dedicato al noto scrittore sardo), una delle formazioni più popolari del “canto a tenore”. Nato dall’imitazione delle voci della natura, a Matera i musicisti hanno ricordato che i suoni gutturali sono quelli che fanno il verso a mucca, pecora e uccellini, questo stile vocale è stato inserito dall’Unesco tra i patrimoni dell’Umanità.
Roberto Molinelli ha proposto l’Italian Opera Promenade e una Commediterranea Suite con “Oro e argento fine, cocco e biacca, ciò che non more, l’aiuola che ci fa tanto feroci, i Tenores di Bitti “Mialinu Pira” hanno presentato “Oche ‘e notte”, Alessandro Catte ha interpretato “Umbra che a tie”, i Tenores di Bitti “Mialinu Pira” hanno proposto “Ballu lestru”, Alessandro Catte ha concluso con Frore Galanu mentre per il bis i Tenores di Bitti “Mialinu Pira”hanno riproposto al pubblico “Oche ‘e notte”.
Michele Capolupo.
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La fotogallery del concerto (foto www.SassiLive.it)