Il dj Albertino, il personaggio radiofonico più popolare e amato d’Italia per la prima volta ospite da turista nella città di Matera per ammirare dal vivo gli antichi rioni Sassi. L’occasione arriva in occasione della Deejay Time Reunion, la festa di Capodanno 2016 in programma questa notte al Cromie di Castellaneta. Albertino è stato accolto nel Palazzo degli Abati nel pomeriggio di mercoledì 30 dicembre e dopo una breve passeggiata nei Sassi e una cena al Pettolino in via Ridola ci concede un intervista in esclusiva per SassiLive.
Albertino, per la prima volta sei a Matera. Cosa ne pensi di questa città designata capitale europea della cultura? “Matera è veramente bella, unica. Si fanno migliaia di chilometri per andare in vacanza e non ci si rende conto che abbiamo dei tesori in Italia tutti da scoprire. Se ci fosse il Deejay time dovrei schiacciare per forza il tasto piach sul telecomando interattivo”.
Dopo il grande successo della Deejay Time Reunion in cui hai ritrovato i tuoi grandi amici e colleghi Fargetta, Molella e Prezioso dal 2016 ritorna in onda su Radio Deejay anche la Deejay Parade con Fargetta in consolle e Albertino on the mike. Quando avete deciso che era arrivato il momento di ripartire con questo storico programma radiofonico, il più seguito di sempre ogni sabato assieme agli appuntamenti quotidiani del Deejay Time?
“E’ stato mio fratello (Linus – ndr) ha dirmi che quando c’è Mario in radio io cambio voce. E in effetti Fargetta trasmette positività senza nulla togliere ovviamente a Shorty che resta in regia ogni giorno per Albertino Everyday. Ho ritrovato Fargetta già per gli appuntamento radiofonici e dal vivo della Deejay Time Reunion e quando abbiamo cominciato temevo l’effetto nostalgia invece mi sono reso conto che oggi facciamo un lavoro per le nuove generazioni. E sarà così anche con il ritorno della Deejay Parade nel classico appuntamento del sabato pomeriggio. Una Deejay Parade con una nuova sigla ma che conserverà lo stile che ha portato al successo questa classifica di musica dance”.
In proposito, dopo tanti anni di Deejay Time, una breve parentesi con Sciambola e poi 50 Songs everyday per la prima volta Albertino diventa anche un nome di un programma radiofonico di Radio Deejay: come mai questa scelta?
“Il mio nome è un brand e lo dico senzapeccare di presunzione. Albertino è una garanzia per gli ascoltatori che mi seguono da oltre venti anni”.
Dopo aver ritrovato Claudio Cecchetto alla festa per i 30 anni di Radio Deejay nel tuo programma hai deciso di utilizzare lo storico claim “In poche parole tanta musica” con cui l’emittente si è fatta conoscere dal 1982. Hai chiesto il permesso al tuo talent scout?
“Gli ho scritto dicendo “questo è tuo” e lui mi ha risposto “anche tuo”, quindi mi ha autorizzato con entusiasmo. Io prima di utilizzare qualcosa chiedo sempre il permesso all’autore perchè sono molto rispettoso della proprietà intellettuale. A me disturba ascoltare programmi in cui non fanno altro che fare adesso quello che noi facevamo venti anni fa perchè io ho costruito la mia popolarità su cose apparentemente futili come “piach” ma che in realtà hanno un grande valore per quanto riguarda la comunicazione”
“Tanta radio ma poca televisione e poco cinema, perchè Albertino resta ancorato nel mondo radionico e in quello del clubbing. Perchè non sei diventato popolare con altri mezzi di comunicazione?
“Non è detto che uno che fa radio per forza deve andare in televisione. Io sono contento di quello che ho fatto finora. Cero, in tv qualcosa l’ho anche fatta con il personaggio comico di Marco Ranzani. Per il cinema, ma lo dico scherzando, non sono riuscito a sfondare perchè mi hanno dato ruoli minori…”
18 anni fa ti ho chiesto cosa volevi fare da grande e mi hai risposto “l’intellettuale”, sei riuscito a raggiungere questo obiettivo?
“In realtà la mia risposta all’epoca era legata alla mia esperienza televisiva che mi ha portato su Rai 2 a condurre con l’autore Giuseppe Pontiggia il programma “i fanatici del libro”, ispirato ad una delle frasi che utilizzavo nel deejay time per coinvolgere gli ascoltatori, che definivo i fanatici del ballo”.
Parliamo della tua famiglia, cosa sogna il papà Albertino per le figlie Lucia e Giulia, un successo nel mondo dello spettacolo, della tv o della radio?
“Mi auguro che possano trovare qualcosa che le appassioni ma spero lontano dal mio mondo perchè poi scattano i paragoni e sinceramente non mi farebbe piacere”.
Albertino è credente? “Credo in un Dio ma non nella Chiesa”
Albertino e la politica, dove si colloca il cittadino Alberto Di Molfetta? “Non vedo differenze tra destra e sinistra. Renzi è giovane e vuole cambiare l’Italia ma sta roba degli ottanta euro non mi piace, è triste perchè penso sia un trucchetto. Te ne danno ottanta e poi ne devi pagare di più per altre tasse. In Italia ci sono tanti problemi come la tassazione troppo alta. Un problema che mi ha coinvolto quando ho deciso di portare in Italia un grande evento dance, Sensation. Gli organizzatori lo hanno sospeso proprio a causa di una tassazione altissima. Credo che in Italia la crisi economica ci ha fatto tornare poveri e mi riferisco naturalmente a tante famiglie in difficoltà per i servizi, la sicurezza e la sanità”.
Capodanno a Matera in diretta su Rai Uno, lo avresti immaginato? “Matera merita una grande visibilità anche se penso che la piazza è un po’ piccola per ospitare questo evento televisivo così importante. Sono comunque molto felice per il titolo di capitale europea della cultura 2019 e mi auguro che possa crescere come ha fatto Milano con l’Expo. Adesso la mia città è bella”.
E visto che abbiamo toccato il tema di Matera 2019 per Albertino c’è in regalo la riproduzione del logo in argento in versione spilla gentilmente offerta da Orafo Laboratorio Lisanti in via Passarelli 17 a Matera. Il logo di Matera 2019 sarà consegnato anche a Fargetta, Molella e Prezioso in occasione della festa di Capodanno al Cromie di Castellaneta dove è in programma la Deejay Time Reunion.
Michele Capolupo
La fotogallery relativa all’intervista con il dj Albertino a Matera (foto www.SassiLive.it)
Il logo dell’Orafo Laboratorio Lisanti che ha offerto la spilla in argento al dj Albertino
Biografia di Albertino
Alberto Di Molfetta è nato a Paderno Dugnano, centro dell’hinterland milanese, il 7 agosto 1962. Il suo debutto radiofonico avviene nel 1978 a Radio Music, una piccola emittente dell’hinterland milanese che qualche tempo dopo Claudio Cecchetto trasformerà in Radio Deejay.
Dopo un’esperienza a Radio Milano International accetta la chiamata di Cecchetto e diventa parte della Deejay’s Gang.
A Radio Deejay, alle 14, un giovane Gerry Scotti lo annuncia così: “Vi lascio con Albertino ed il suo Deejay Time”. Il Deejay Time diventa un programma culto della radiofonia italiana grazie ad una conduzione innovativa e ad un linguaggio avanguardista che da vita a neologismi e a personaggi di fantasia che diventano ben presto co-conduttori e parte integrante del radioshow pomeridiano. La playlist è composta di tracce sconosciute che nell’arco di poche settimane diventano delle vere e proprie hit destinate a scalare le classifiche italiane ed europee.
Successivamente conduce la Deejay Parade, la classifica ufficiale di Radio Deejay che, negli anni successivi, conduce anche a Deejay Television in onda su Italia 1. Nel 1994, la sua grande passione per l’hip hop lo porta a creare e a condurre un programma serale chiamato “Venerdì Rappa”, titolo successivamente trasformato in “One-Two One-Two”, spazio in cui promuove l’hip hop italiano dando grande visibilità e popolarità ad artisti del calibro di Articolo31, Sottotono, Neffa, Esa, La Pina.
Grazie all’incredibile popolarità raggiunta, il Deejay Time diventa anche una grande produzione live che Albertino porta in scena nei club, nei palazzetti dello sport e nelle piazze di tutta Italia, insieme ai suoi inseparabili amici Fargetta, Molella e Prezioso. Nel frattempo le compilations Deejay Time e Deejay Parade vendono più di 5 milioni di copie.
Nel corso degli anni Albertino allarga il suo raggio d’azione e diventa volto televisivo, autore di libri e testimonial di campagne pubblicitarie.
Parallelamente a queste attività, Albertino suona da sempre nei migliori club italiani.