Il Deejay Time non morirà mai, recitava così uno striscione posizionato sotto via Massena 2 a Milano, la casa di Radio Deejay, dove è andato in onda il programma che ha fatto la storia della musica dance e della radio in Italia.
Dallo storico “piach!” al più moderno “Iluminaaa!”, dalla cassettina al file mp3.
C’erano allora Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso e ci sono ancora oggi.
Un format, quello del Deejay Time che negli anni Novanta ha portato la discoteca in radio e la radio in discoteca.
Merito di Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso, quattro dj ammirati come delle rock star dagli “Ultras” di Radio Deejay.
Questa sera al Forum di Milano questi formidabili dj hanno celebrato i 40 anni dall’avvio del programma iconico di Radio Deejay con il Deejay Time celebration, anche questo sold out, come accadeva negli anni Novanta, tra cui anche una festa di Capodanno trasmessa su Italia Uno per festeggiare l’arrivo del 1996.
Con una differenza rispetto al passato: questa volta gli “amici della cassettina” sono arrivati anche in compagnia dei propri figli per ballare tutti insieme i successi del Deejay Time.
E per rendere ancora più speciale la celebrazione del Deejay Time il dj set di Albertino, Fargetta, Molella e Prezioso è stato impreziosito da alcune incursioni a sorpresa di artisti che sono diventati grandi anche grazie al Deejay Time: gli Articolo 31 per Albertino, che li ha scoperti e lanciati nel 1993 con “Tocca qui”, Max Pezzali (ex 883, un altro marchio di fabbrica della Deejay’s gang guidata all’epoca da Claudio Cecchetto), che ha cantato live la versione remix di “Nella notte” prodotta da Molella e “Gli anni” personalizzando anche una strofa per i mitici protagonisti del Deejay Time, Alexia con le sue hit dance memorabili e The Kolors con Italodisco durante il dj set di Fargetta.
Dopo la sigla galattica tra immagini e campioni di hit che hanno fatto la storia del Deejay Time negli anni Novata arriva la prima sorpresa: la telefonata di Marco Ranzani di Cantù, il personaggio con la voce di Albertino in onda su Radio Deejay all’interno di Ciao Belli e promosso anche in tv a Zelig. Nasce così un dialogo divertentissimo tra Albertino e il suo “alterego” super-milionario.
Ma le sorprese sono arrivate anche nel corso dell’evento con i video-messaggi registrati da grandi amici di Radio Deejay ed in particolare di Albertino ovvero Gerry Scotti e Antonio Albanese nei panni di uno dei personaggi più amati ai tempi di Mai dire gol, Epifanio e Amedeo Sebastiani in arte Amadeus, che prima di diventare il “Belzebù” di Sanremo (cit. Fiorello) era uno dei talent di Radio Deejay.
A gremire il 3 febbraio 2024 il tempo milanese della musica dal vivo oltre 12 mila “amici della cassettina” e “amici del quadernetto”. Perché durante la settimana, dal lunedì al venerdì, dalle 2 alle 4 di pomeriggio, si registravano sulle cassettine le puntate del Deejay Time e il sabato alle 2 del pomeriggio si annotavano su un quadernetto le 20 posizioni della Deejay Parade, che era una sorta di best of delle puntate del Deejay Time della settimana.
Albertino nel Deejay Time ha avuto l’intuizione di assorbire in radio il linguaggio dei giovani creando tormentoni e personaggi di fantasia: tra i tanti ricordiamo l’omino nel tombino e poi sua figlia, la bambina nel tombino, interpretata dalla voce inconfondibile di sua nipote Arianna, la sciura dei Datura, il calabrese “Real Turillo” e una serie di jingles, campioni ed effetti prodotti da Giorgio Prezioso con le voci degli artisti che erano selezionati per far parte della programmazione musicale del Deejay Time. E poi le sequenze mixate di Fargetta e Molella, il disco Prezioso. Un programma che ha anticipato anche i social creando una community con il telecomando interattivo virtuale che consentiva agli ascoltatori di schiacciare “piach”, 20 anni prima della community social che si è formata su Facebook grazie a Mark Zuckerberg.
All’epoca del Deejay Time che spopolava negli anni Novanta il piach era diventato il suono che certificava il successo di un brano dance lanciato da Albertino. Uno degli ascoltatori, l’ingegnere Celestino Sale, era riuscito a farlo diventare anche un ambito gadget, creando uno spara-jingles del Deejay Time in miniatura: si poteva riceverlo in omaggio aprendo un conto concorrente bancario in un istituto di credito convenzionato oppure vincendo il premio fedeltà su Radio Deejay.
Ecco perché questa sera il “Deejay Time Radio Celebration” è stato un fantastico tuffo nel passato, con gli stessi protagonisti e le stesse due ore di musica irresistibile, ingredienti che hanno generato un programma diventato simbolo di intere generazioni negli anni ’90 (soprattutto i cosiddetti “Amici della cassettina”).
Merito di una conduzione innovativa, di adrenaliniche sequenze mixate e di un linguaggio avanguardista con un uso virtuoso di campionatori, il Deejay Time ha creato negli anni un format vincente che ha portato prima la discoteca in radio e poi la radio in discoteca e ha lanciato tantissime hit in Italia e non solo.
Uno show esclusivo che ha trasportato il Forum di Miilano direttamente dove tutto è iniziato, in quei mitici anni ’90 che hanno visto esplodere il fenomeno della musica elettronica.
Un viaggio audiovisivo grazie alle creazioni visual di Van Orto Design proiettato al futuro con le più grandi hit da dancefloor italiane e internazionali.
Un evento pazzesco da tutti i punti di vista, anche per il video-messaggio di “Massimo er Gladiatore”, il dj di “Radio Cassa Dritta” che suona solo musica tecno sulla frequenza 108.7, pronto ad introdurre il suo “collega e concittadino” Giorgio Prezioso, un evento in cui non è mancata qualche lacrima di commozione per tutti gli amici della cassettina che hanno vissuto gli anni d’oro del Deejay Time. Perchè il Deejay Time non morirà mai.
Michele Capolupo
I video del Deejay Time Celebration (SassiLive TV)
La fotogallery di Deejay Time celebration (foto www.SassiLive.it)