Lunedì 21 agosto 2023 alle ore 21,15 alla Conchiglia di Venere di Casaletto Spartano(SA), continua il Festival Internazionale della Chitarra di Lagonegro, dopo la serata di apertura di ieri sera al Teatro Iris di Lagonegro (PZ). La seconda serata vede sul palco un duo tutto lucano, formato dai musicisti Marcello De Carolis alla chitarra battente e Luca Fabrizio alla chitarra.
Il duo Cordaminazioni nasce nel 2015 da un’idea di questi due giovani maestri, entrambi concertisti e didatti diplomati in chitarra classica e appassionati di strumenti a corda in generale.
Il duo svolge attività concertistica e si è esibito in numerosi festival, ha ottenuto il primo premio assoluto al XV Concorso Internazionale città di Paola. Nel 2017 esce il loro primo disco, Cordaminazioni, frutto di registrazioni effettuate durante i loro concerti. Il duo- come spiega il Presidente dell’Associazione Amici della Musica del Lagonegrese, Pietro Cantisani, “ci farà ascoltare anche una composizione scritta appositamente per loro dal nostro amico e maestro Angelo Gilardino, che nel 2017 gli dedicò Albero Solitario – ricordo della grande pittrice lucana Maria Padula, per chitarra classica e chitarra battente. Una scelta precisa della nostra direzione artistica per rafforzare sempre più il legame tra quello che facciamo e la grande eredità culturale del maestro Gilardino, che con Pino Racioppi diede inizio al nostro Festival”. L’idea dei maestri De Carolis e Fabrizio, nasce dal presupposto che gli strumenti a corda, tutti accomunati dalla stessa origine, si sono adattati nel corso dei secoli a diverse connotazioni storiche e geografiche; forme, materiali costruttivi, accordature, sono intimamente legati ai popoli, prassi esecutive e risorse naturali proprie dei vari paesi che ne hanno adottato l’idea costruttiva di fondo adattandola a tali esigenze. Chitarra, Chitarra Battente, Charango, Mandola, alcuni degli strumenti proposti, sono immagine sonora di storie, popoli e culture diversi, ed evocano mondi, che seppur lontani sono accomunati dalla consapevolezza della potenza evocativa della musica; musica di strada o dei salotti, dei monti o dei mari, dei bianchi o dei neri, dicotomie lontane unite da un filo sottile, anzi, fili sottili: le corde.