La giornata di mercoledì 10 marzo segna la fine di un’epoca per chi ascoltava musica prima della rivoluzione digitale e di internet. E’ morto questa mattina all’età di 94 anni anni, l’ingegnere olandese Lou Ottens, rivoluzionario inventore negli anni ’60 delle musicassette di cui sono stati vendute più di 100 miliardi di esemplari. In Italia le musicassette sono diventate uno strumento fondamentale per ascoltare i dischi o per registrare programmi radiofonici quando non esisteva la tecnologia digitale e non si parlava di file mp3.
E in Italia il Deejay Time, lo storico programma del pomeriggio di Radio Deejay condotto da Albertino e farcito con i mix di Fargetta, Molella e Prezioso, ha sicuramente contribuito alla diffusione di questo prodotto grazie alla community che si è creata spontaneamente tra i fedelissimi ascoltatori di questo programma cult di musica dance, oltre 5 milioni di appassionati.
Stiamo parlando degli “Amici della cassettina”, nome con cui Albertino ha ribattezzato tutti coloro che dalle 2 alle 4 del pomeriggio erano pronti a inserire in un “mangianastri” o “mangiacassette” come si diceva una volta, una “cassettina” da 60, 90 o 120 minuti. E tra questi c’era anche il sottoscritto.
Un modo per riascoltare il Deejay Time in qualsiasi momento della giornata, quando negli anni 90 non c’era internet e nessuno poteva immaginare l’arrivo del Podcast.
Con la scomparsa di Lou Ottens se ne va un pezzo di storia della musica, quella legata inevitabilmente alla radio, quella che si poteva riascoltare proprio grazie alla sua invenzione.
E questa volta lo storico jingle della sciura dei Datura è dedicato proprio a Lou Ottens, ovviamente in versione personalizzata: “Un saludo (pronunciato con la d – ndr) dagli amici della cassettina”.
Michele Capolupo
Di seguito una biografia di Lou Ottens
È morto a 94 anni l’ingegnere olandese Lou Ottens, rivoluzionario inventore negli anni ’60 delle musicassette di cui sono stati vendute più di 100 miliardi di esemplari. Secondo i media olandesi che annunciano la notizia, Ottens è morto nella sua casa di Duizel sabato. Grazie a lui la musica è diventata più democratica e alla portata di tutti e soprattutto è uscita dalle case potendo essere trasportata in una magica «scatoletta» di plastica che poteva entrare nella tasca di una giacca. In seguito come direttore tecnico della Philips a fine anni ’70, Ottens prese parte anche allo sviluppo del compact disc.
Nato nel 1926, Ottens cominciò la sua carriera costruendo una radio per la sua famiglia durante la seconda guerra mondiale con una speciale antenna direzionale che poteva concentrarsi sui segnali radio nonostante i tentativi di «disturbo» dei nazisti. In seguito fu messo a capo dello sviluppo di nuovi prodotti ad Hasselt, in Belgio, per la Philips. E lì prima ebbe l’idea di un registratore portatile, poi delle musicassette che decollarono rapidamente sin dall’inizio. Presentate come prototipo alla fiera della radio di Berlino e lanciate a livello internazionale grazie a un accordo con la Sony, erano la risposta di Ottens ai grandi nastri a bobina.
Questi ultimi fornivano un suono di alta qualità ma erano oggettivamente più ingombranti e costosi. «Lou voleva che la musica fosse portatile e accessibile» spiega il regista di documentari Zack Taylor, che ha trascorso molto tempo con Ottens per il suo film «Cassette: A Documentary Mixtape», come riporta la Npr. E in seguito – spiega ancora – «ha spinto perché Philips concedesse in licenza questo nuovo formato ad altri produttori gratuitamente, aprendo la strada affinché le cassette diventassero uno standard mondiale».
Per la sua invenzione Ottens utilizzò un blocco di legno abbastanza piccolo e sottile da stare in tasca come obiettivo per quello che dovrebbe essere il futuro della registrazione e della riproduzione su nastro. Ma, nonostante gli anni e i passi da gigante fatti dalla tecnologia musicale, le audiocassette continuano a mantenere un fascino molto forte perché rimangono, come nessun altro mezzo, convenienti e personali e perché probabilmente ci fanno tornare indietro nel tempo. Possono contenere qualsiasi cosa, da una scaletta attentamente sequenziata di registrazioni rare a canzoncine e risate di bambini e adulti. Proprio lo scorso anno molti artisti, da Lady Gaga a Ozzy Osbourne, da Selena Gomez ai Gorillaz, hanno venduto la loro musica incisa su musicassette.