Pasquale Di Pede presenta il suo nuovo cd “E se ne vanno i giorni che vengono”. Curiosa la sua presentazione: “Il mio contributo alla crisi. Rimettere in moto l’economia e la passione civile anche attraverso un progetto musicale. Al mio cd hanno collaborato 40 artisti”.
Le canzoni di Pasquale Di Pede
“Una canzone lunga Trent’anni” suddivisa in mini-storie. Quelle amorose, quelle di vita familiare oppure di impegno sociale: sono i temi che il menestrello Pasquale Di Pede tratta nelle sue canzoni. Le quindici tracce che compongono il cd sono le pagine del diario di un giovane uomo con l’orecchio teso verso tematiche sociali importanti come la dignità del lavoro spesso strozzata, l’ambiguità dei Call-center, la pace, la lotta alle ingiustizie o l´usurpazione dei diritti, la prevaricazione del potere e la mafia. Il suo testo “Scanzascorie” trae spunto dalle vicende di Scanzano (2003) dove al “Cavaliere che voleva farci coltivare le scorie” contrappone i frutti della sua terra: pomodori e cicorie, caroselli e cipolle.
Il “menestrello materano rustico e simpatico” (definizione di Beniamino Placido – paginone centrale di Repubblica – anno 1975) sembra un alieno sbarcato dal pianeta “Papalla”. Calmo, sornione, armonioso, mai incavolato, si propone timido e indagatore, pronto a fare amicizia con chiunque. Ha orecchie sempre tese per ascoltare la tua storia che poi sarà la tua e la sua canzone.
Le musiche e gli arrangiamenti sono curati dal maestro Felice Lucio Lionetti.
Alla realizzazione hanno contributo una quarantina di musicisti. La voce solista è di Valentina Pinto. Il cd è stato registrato a Matera nello studio Labsonic di Fancesco Altieri dal 2010 al 2012. Design e copertina Pino Oliva.
Foto Pino Schiuma e Roberto Linzalone
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